Depressione e marijuana light: la cannabis può contrastare i sintomi della depressione?

depressione e marijuana

Modificato il: 20/11/2024

Scopri come la marijuana può contrastare i sintomi della depressione.


Soffri di depressione oppure un tuo caro soffre di questa patologia? Scopri, leggendo i prossimi paragrafi, di che cosa si tratta nello specifico e se sia possibile contrastarla con la marijuana legale.

Che cos’è la depressione e qual è la sua incidenza?

Se si parla di depressione, molto spesso i numeri possono essere disarmanti.

In Italia, ad esempio, uno studio congiunto della AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa ha messo in evidenza come circa 11 milioni di persone assumono quotidianamente farmaci antidepressivi.

Se si considerano i soggetti affetti dal Disturbo Depressivo Maggiore, nel 2018 il 20% della popolazione ha affermato di soffrirne. 

La depressione o MDD (Major Depressive Disorder), descritto e classificato per la prima volta dalla America Psychiatric Association nel 1980, può provocare anche forme serie di invalidità. La sua diffusione negli ultimi anni lo hanno portato, infatti, ad essere la seconda causa di invalidità dopo le malattie cardiovascolari.

Come si cura la depressione

Solitamente la cura della depressione prevede da un lato l’assunzione di antidepressivi naturali o farmaci antidepressivi e dall’altra il ricorso a sedute di psicoterapia.

Si ricorre alla cura farmacologica specialmente nei casi in cui i sintomi della depressione sono sufficientemente forti da indurre il paziente in atteggiamenti auto-lesionisti o comunque dannosi per altre persone.

Nella salvaguardia della sua vita e di quella degli altri, i farmaci contro la depressione vanno ad agire attivamente sui principali neurotrasmettitori monoamine, come la seratonina, la norepinefrina e la dopamina, naturalmente presenti nel cervello e connessi alle sensazioni di benessere.

Le controindicazioni della cura farmacologica sono molto gravi. In generale gli effetti collaterali possono comprendere insonnia, agitazione, mal di testa, nausea e disturbi sessuali.

Se in combinazione con altri farmaci (specialmente con quelli a base di triptano), quelli contro la depressione potrebbero causare la sindrome serotoninergica.

I sintomi di questa sindrome sono allucinazioni, temperatura corporea elevata, brusche alterazioni della pressione sanguigna.

Il crescente convincimento riguardante l’inadeguatezza dei farmaci contro la depressione rispetto ai loro rischi derivò da uno studio condotto nel 2004 dalla Food and Drug Administration (FDA).

Tale ricerca dimostra che, su un campione di 4.400 tra bambini e adolescenti che assumevano antidepressivi, il 4% di loro aveva pensieri suicidi o aveva tentato di togliersi la vita. Tra i pazienti che ricorrevano al placebo la percentuale si fermava al 2%.

Ma come contrastare la depressione evitando queste controindicazioni pericolosissime?

Leggi anche: CBD e melatonina: a cosa servono e cosa succede se vengono assunti insieme?

Come funziona il CBD: il sistema endocannabinoide

Il CBD, o cannabidiolo, instaura una relazione particolare con il sistema endocannabinoide, una rete complessa di recettori presenti nel corpo umano. Questo sistema regola una varietà di funzioni fisiologiche, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio interno, noto come omeostasi. Il CBD è uno dei composti chiave della cannabis e, insieme al suo interplay con il sistema endocannabinoide, è stato oggetto di ricerche approfondite. Si ritiene che l’olio di CBD possa influenzare positivamente il tono dell’umore, contribuendo a mitigare sintomi di ansia e depressione.

Gli effetti del CBD, soprattutto sotto forma di olio CBD, per la depressione potrebbero derivare dalla sua capacità di interagire con i recettori serotoninergici, un aspetto cruciale nel trattamento della condizione. Questo composto può anche influire sul livello di dolore, agendo in modo naturale e offrendo vantaggi per la salute mentale. Mentre le ricerche continuano a esplorare il vasto campo di applicazioni del CBD, è essenziale sottolineare che il suo utilizzo dovrebbe avvenire sotto la supervisione di professionisti della salute. Comprendere il modo in cui il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide fornisce una base solida per esplorare i benefici potenziali di questo principio attivo in diverse attività quotidiane e nel sostegno alla salute generale.

CBD & depressione: cure naturali, tra marijuana light e l’olio di CBD

Le proprietà terapeutiche della marijuana light non smettono mai di stupire e sono per lo più legate al cannabinoide miracoloso: il CBD, o cannabidiolo.

olio cbd e depressione

In particolar modo, sia il British Journal of Pharmacology sia l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno messo in evidenza il legame tra il CBD e la ricezione della dopamina.

La dopamina è un neurotrasmettitore collegato all’euforia, al senso di ricompensa e alla creatività.

Parimenti il Neurochemical Research nel 2005 ha pubblicato uno studio che spiega su come il CBD agisca come ricettore parziale 5-HT1a. Il CBD risulta dunque implicato nella neurotrasmissione della serotonina, fondamentale nella regolazione delle sensazioni di ansia e panico e direttamente coinvolto nella cura della depressione.

Questi studi hanno messo in evidenza il fatto che la marijuana, specialmente quella light, ad alto quantitativo di CBD e con concentrazioni di THC contenute entro un massimo dello 0,6%, sia un efficace rimedio alla depressione.

Non solo, infatti, è un eccellente ansiolitico, ma va a svolgere una funzione regolamentatrice sui neurotrasmettitori implicati nel MDD.

L’uso di CBD per la gestione della depressione potrebbe contribuire a migliorare l’umore e a supportare il sistema nervoso centrale attraverso i suoi effetti positivi sul benessere mentale.

Contrariamente ai farmaci contro la depressione, inoltre, la marijuana non è caratterizzata da effetti collaterali così rischiosi. Secchezza delle fauci e sonnolenza, infatti, sono  gli esclusivi “disturbi” che si associano al consumo di CBD.

Per quanto riguarda, invece, la reazione del CBD ai principi attivi contenuti in altri farmaci, risulta sempre e comunque opportuno consultare il medico curante.

Infatti i metaboliti contenuti nella cannabis light, in particolar modo il CBD e il THC, inibiscono l’efficacia dei farmaci che si legano ai medesimi neurotrasmettitori.

Gli studi sul CBD però evidenziano come il consumo di erba light non vada a contrasto degli effetti del paracetamolo. Leggi il seguente articolo per saperne di più: “Tachipirina e marijuana: è possibile assumerle contemporaneamente?“.

Altri vantaggi del CBD per la cura della depressione

Un altro grande vantaggio di impiegare marijuana per curare casi di depressione consiste nel fatto che questa ha un’efficace azione su quasi tutte le principali cause di un Disturbo Depressivo Maggiore.

In quanto efficace ansiolitico e cura contro l’insonnia, infatti, la marijuana legale riesce a far ritrovare a chi la consuma un senso di pace e tranquillità anche se affetto dalle peggiori forme di nervosismo e ansia.

Non essendovi concentrazioni elevate di THC, inoltre, gli effetti psicotici sono del tutto annullati. Si evitando dunque le classiche controindicazioni legate allo “sballo” che colpiscono le persone più fragili psicologicamente, quali attacchi di panico e ipocondria accentuata.

In Italia acquistare cannabis legale e olio CBD Sensitiva completamente naturali e di provenienza accertata è possibile e chiunque può farlo raggiunta la maggiore età. In tal modo si può assumere un prodotto privo di composti chimici o sintetici, che non provochi danni alla salute e che, cosa assolutamente fondamentale, non sia caratterizzato da effetti collaterali.

Chiunque assuma farmaci antidepressivi, invece, deve essere costantemente monitorato per essere completamente certo che i medicinali non causino propensioni suicide o altri disturbi potenzialmente letali.

CBD full spectrum: un alleato contro la depressione

Il CBD full spectrum (che si trova nell’olio CBD) è un tipo di estratto di CBD ricco di cannabinoidi, terpeni e altri composti che sono naturalmente presenti nella pianta di cannabis. Questo tipo di estratto viene ottenuto tramite un processo di estrazione che conserva tutti i composti della pianta, inclusi il CBD, il THC (nei limiti consentiti dalla legge), altri cannabinoidi come il CBG, nonchè terpeni e flavonoidi.

Si ritiene che l’effetto combinato di tutti questi composti produca un effetto sinergico, noto come “effetto entourage“, che potrebbe offrire benefici più ampi rispetto all’isolamento del solo CBD.

CBD e attacchi di panico: come gestirli?

Nel contesto della gestione degli attacchi di panico, il CBD emerge come un possibile alleato grazie alle sue proprietà ansiolitiche e antinfiammatorie. Il cannabidiolo (CBD), estratto dalla pianta di cannabis, ha suscitato l’interesse della comunità scientifica per la sua capacità potenziale di influenzare positivamente il sistema nervoso, mitigando sintomi di ansia e depressione.

L’olio di CBD, spesso utilizzato come supplemento, potrebbe essere considerato un valido supporto nel combattere la depressione e alleviare sintomi di stress. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che l’efficacia del CBD può variare da persona a persona, e l’uso dovrebbe essere attentamente monitorato. Alcuni studi indicano che il CBD potrebbe interagire con i recettori del sistema endocannabinoide, regolando il tono dell’umore e contribuendo al miglioramento generale della salute mentale.

Mentre i vantaggi del CBD per la salute mentale sono ancora oggetto di ricerche approfondite, le persone che considerano l’utilizzo di CBD come parte del loro trattamento dovrebbero discutere attentamente con i professionisti della salute per valutare rischi e benefici specifici al loro caso.

Leggi anche: 7 calmanti naturali davvero efficaci per combattere l’ansia e lo stress

Conclusione

In conclusione, esplorare il ruolo della cannabis, in particolare del CBD, nel contrastare i sintomi della depressione è un tema intrigante che continua a suscitare l’interesse della comunità scientifica e del pubblico. I numerosi studi sull’uso della marijuana light e dell’olio di CBD evidenziano una varietà di effetti positivi sulla condizione di chi affronta la depressione.

Dai potenziali benefici per il sonno alla gestione dello stress, la cannabis offre una prospettiva unica per coloro che cercano approcci alternativi. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che la ricerca è ancora in corso, e la cannabis non dovrebbe sostituire i trattamenti convenzionali o essere utilizzata senza la supervisione di professionisti della salute.

La varietà di studi e l’ampia gamma di applicazioni del CBD e di altri cannabinoidi suggeriscono che la cannabis potrebbe rappresentare un complemento significativo nelle strategie di gestione della depressione. Nel valutare l’uso della cannabis, è cruciale considerare fattori come il tipo di prodotto, la concentrazione di CBD e THC, nonché la risposta individuale.

In definitiva, la ricerca continua a delineare il potenziale della cannabis come alleato nella lotta contro la depressione, fornendo un nuovo punto di vista, nuove prospettive e promuovendo una comprensione più approfondita di come la pianta possa influenzare positivamente la salute mentale.

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