Modificato il: 03/07/2023
Cosa significa il termine “psicotropo” o “psicomimetico” e perché il CBD non si può definire in questo modo
Significato del termine psicotropo e utilizzo in campo medico e farmacologico
L’aggettivo psicotropo, sinonimo di psicomimetico, indica una sostanza capace di agire sulle funzioni psichiche. Questo termine viene utilizzato in medicina e in farmacologia per descrivere sostanze droganti come ad esempio la cannabis, gli oppiacei e i loro principi attivi, ma anche per parlare di farmaci che alterano la psiche, come gli psicofarmaci.
Tale aggettivo non può essere però applicato alla canapa light e al suo principale cannabinoide (il CBD) per un motivo per preciso: l’erba light non contiene THC o, meglio, ne contiene percentuali davvero ininfluenti per la nostra psiche.
Il THC dell’erba legale è infatti inferiore allo 0,2% (con percentuali tollerate fino allo 0,5%), mentre il CBD è presente in elevate percentuali nei fiori di canapa legale.
Che cos’è il THC e perché è classificato come sostanza psicoattiva?
Il THC, acronimo di Tetraidrocannabinolo, è il principio attivo psicotropo (ovvero psicoattivo, psicomimetico) della cannabis. Si tratta di una sostanza che, una volta assunta, si lega ai recettori cannabinoidi alterando la nostra psiche. Nello specifico, ecco quali effetti si possono riscontrare in seguito all’assunzione di marijuana ad alto contenuto di THC:
- alterazione dell’umore: tendenzialmente si riscontra uno stato di estrema euforia (specialmente per quanto riguarda la canapa Sativa) seguito da estremo rilassamento;
- aumento della concentrazione, della creatività e dell’attività cerebrale;
- alterazione del tempo e dello spazio;
- effetti allucinogeni molto blandi;
- alterazione dei sensi. In particolare, è possibile riscontrare un aumento del senso dell’olfatto;
- effetti collaterali come ansia, depressione e disturbi del sonno.
È inoltre possibile riscontrare diversi effetti a livello fisico come la fame chimica e anche fiacchezza muscolare e secchezza delle fauci. Il forte rilassamento muscolare è però dato in particolare dal CBD, mentre la sensazione di bocca secca è data da un cannabinoide meno conosciuto chiamato anandamide (AEA).
L’assunzione di erba light, di hashish legale o di olio CBD non dà assolutamente gli stessi effetti dell’uso di marijuana ad alto THC.
Nella cannabis legale, infatti, il THC è presente in esigue quantità e il suo effetto è ulteriormente contenuto dal CBD. Poi, come ti abbiamo anticipato, l’hashish legale e l’olio CBD presentano esclusivamente cannabidiolo.
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Perché il CBD non si può definire come “sostanza psicotropa”?
Il CBD, acronimo di cannabidiolo, stimola i recettori cannabinoidi del nostro organismo, chiamati CB1 e CB2, in maniera completamente diversa dal THC. In seguito all’assunzione di CBD si riscontrano solamente effetti fisici, dunque questo principio attivo della cannabis non è una sostanza psicotropa.
Ti stai chiedendo quali sono gli effetti del CBD? Eccoli di seguito elencati:
- antinfiammatorio;
- antidolorifico;
- antiemetico;
- antinausea;
- anticonvulsivante;
- spasmolitico;
- antiossidante;
- ipotensivo;
- rilassante.
Inoltre la sua azione è capace di modulare gli effetti del THC, dunque è possibile considerare il CBD come un antipsicotico.
Gli effetti collaterali del CBD sono molto blandi: in particolare si può riscontrare sonnolenza e affaticamento muscolare dato dal rilassamento. Questi effetti sono in realtà positivi per molte persone, specialmente per chi, con l’assunzione di cannabidiolo, riesce a combattere l’insonnia e la rigidità muscolare.
Come avrai notato, nessuno degli effetti del CBD riguarda la psiche, tanto che la comunità scientifica lo ritiene un potenziale coadiuvante per combattere numerose problematiche e sintomatologie. Gli studi sono ancora in corso d’opera e, per il momento, svolti solamente sulle cavie e sui topi da laboratorio, ma ci sono ottime speranze sulla futura applicazione del CBD in campo medico.
Non abbiamo ancora parlato di dove si trovino i cannabinoidi THC e CBD della cannabis… Scoprilo nel seguente paragrafo!
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THC e CBD: in quale parte della pianta di cannabis si trovano?
Il THC, il CBD e gli altri cannabinoidi si trovano nei fiori della cannabis e, in misura nettamente minore, nelle foglie (le quali contengono però dallo 0 al 4% di THC). Quanto la pianta di canapa cresce in condizioni ottimali le infiorescenze di marijuana, chiamate anche bud, producono grandi quantità di resina appiccicosa.
Tale resina viene emessa da delle minuscole ghiandole chiamate tricomi, e contiene sia cannabinoidi che altre sostanze tra cui i terpeni, ovvero i composti che determinano l’aroma delle varietà di cannabis.
La quantità di resina dipende anche dalla tipologia di cannabis: alcune, come la Gorilla Glue e la Charas , sono maggiormente portate a produrre più resina, tanto che i loro fiori sono estremamente appiccicosi (oltre che molto richiesti).
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