Modificato il: 02/05/2024
Non sai come riconoscere la cannabis di qualità? Ecco come fare
Riconoscere la differenza tra marijuana di alta qualità e quella di bassa qualità può risultare un lavoro difficile per coloro che non hanno esperienza nel settore, specialmente con un veloce colpo d’occhio.
Potrebbe sembrarti una banalità, la capacità di acquistare un prodotto di alta qualità e può effettivamente fare una grande differenza nell’esperienza complessiva.
In questo articolo ti vogliamo spiegare come riconoscere la marijuana migliore, leggendo gli indizi che ti può dare una pianta riguardo al suo stato di conservazione e di maturazione.
Ci sono diversi modi per valutare se l’erba è di bassa o alta qualità: ecco alcuni suggerimenti e consigli utili.
Qualità della pianta? Attenzione all’insieme dei dettagli
Per valutare se hai davanti delle infiorescenze di erba CBD di prima qualità, è fondamentale tenere presente che i dettagli da analizzare sono tanti.
Solo l’insieme di diversi aspetti positivi determina la presenza di un buon prodotto.
Se ti stai chiedendo quali sono questi dettagli, eccone alcuni:
Salute della pianta (assenza di muffe e parassiti);
Colore e struttura delle infiorescenze;
Presenza di tratti ermafroditi;
Odore e aroma delle infiorescenze.
Tutti i dettagli sopraelencati dipendono dal tipo di coltivazione a cui è stata sottoposta la pianta, dal periodo in cui è stata raccolta l’erba, ma anche dalla fase dell’essicamento e della concia.
Ma ora entriamo nei dettagli e cerchiamo di capire nella pratica come riconoscere hashish legale e marijuana di qualità facendo l’analisi della pianta.
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Aspetto della pianta: ecco che cosa va bene e che cosa è meglio evitare
Per iniziare a distinguere se si tratta di infiorescenze di erba light di prima qualità, comunemente conosciute come “top shelf”, la prima caratteristica facilmente esaminabile è l’aspetto.
Partiamo dal colore.
La canapa legale, se di ottima qualità, si distingue per una bella colorazione verde, che può variare dai toni più scuri e freddi, a quelli più luminosi e chiari.
Questo verde della pianta potrebbe avere anche delle particolari sfumature:
Se sono tendenti al viola, al rosato, o al blu abbiamo a che fare con piante di qualità;
Se, al contrario, tra le sfumature i colori più visibili sono il marrone chiaro, il giallo ed il rosso ruggine, non si può dire altrettanto. In questo caso è molto probabile che la pianta sia stata colpita dall’attacco di parassiti o muffe, o semplicemente che sia stata coltivata nel modo sbagliato.
Oltre alle sfumature giallognole e marroni però, anche le infiorescenze biancastre indicano che la pianta di canapa è stata esposta a luci troppo forti e ha subito delle bruciature.
Quindi, per quanto riguarda il colore, gli indizi che possono suggerire l’acquisto di una pianta di qualità sono le sfumature di un verde acceso e vivace, evitando tonalità che tendano al marrone, al giallo o al bianco.
Per quanto riguarda invece la struttura delle infiorescenze, il discorso si fa più complicato per via delle piante ibride.
Le infiorescenze di cannabis indica per essere considerate sane e di qualità dovrebbero apparire dense e “raccolte”, la canapa sativa invece, quando è buona è caratterizzata dalla presenza di infiorescenze leggere e soffici.
Le piante di canapa light ibride invece, possono assumere entrambe le caratteristiche, quindi l’unico modo per poter individuare una pianta di qualità (senza considerarne la categoria specifica di appartenenza) è di evitare le piante dotate di cime troppo spoglie e aperte.
Dal punto di vista visivo, è possibile esaminare anche il taglio delle foglie, il quale può influenzare la qualità del prodotto o fornire indizi sui tipi di trattamento a cui è stato sottoposto.
La cannabis leggera di prima scelta, generalmente per evitare che venga danneggiata, viene ripulita a mano, in modo da preservare in particolare i tricomi.
Se quindi ti dovessi rendere conto di avere a che fare con infiorescenze che sono state danneggiate in modo evidente dall’utilizzo di macchinari da taglio industriali, evita di acquistarle e di consumarle.
Per quanto riguarda l’analisi visiva, questi sono i dettagli principali che puoi esaminare per poter valutare se stai avendo a che fare con marijuana legale di qualità o no.
Analisi olfattiva: ecco quale dev’essere il profumo della marijuana di qualità
Ora che hai letto il paragrafo precedente, sai come riconoscere la marijuana di qualità dal punto di vista dell’aspetto, ma ora passiamo agli odori e agli aromi.
La cannabis light di qualità dev’essere subito riconoscibile dal suo odore persistente e pungente che a tratti ricorda l’odore di terra, ma se ricca di terpeni potrebbe addirittura ricordare l’odore del carburante diesel.
Se invece ti dovessi trovare davanti a delle infiorescenze di cannabis dal profumo molto tenue che ricordano l’odore del fieno, significa che la pianta è stata coltivata nel modo sbagliato, oppure ha perso i suoi aromi a causa di una scorretta conservazione.
Se ti stai chiedendo perché una pianta più profumata di un’altra può essere considerata migliore di un’altra, la risposta sta nei terpeni.
I terpeni sono dei gruppi di molecole che regolano l’intensità dei profumi, ma fungono anche da modulatori dell’effetto cannabinoide, quindi influiscono sull’esperienza di utilizzo sia dal punto di vista dell’effetto che del piacere.
Erba di bassa qualità: la brick weed
Nel riconoscere l’erba di bassa qualità, spesso ci si imbatte in una forma comune, nota come brick weed.
Come si manifesta?
La “brick weed” prende il nome dalla sua caratteristica presentazione: compressa in mattoni, appunto “brick”, per il trasporto o per la vendita.
Questo tipo di erba spesso appare secca, marrone e polverosa, con una consistenza compatta e rigida.
La compressione in mattoni può causa la rottura delle gemme, la presenza di steli e foglie indesiderate e una mancanza di freschezza generale.
L’odore e il suo sapore possono essere meno pronunciati rispetto alla marijuana di alta qualità, e l’effetto può essere meno potente a causa di una minore concentrazione di cannabinoidi come il THC e il CBD.
La “brick weed” è spesso associata a produzioni di larga scala, dove la cannabis viene coltivata illegalmente e poi trasportata e venduta in forma compressa per facilitare il trasporto e ridurre i costi.
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In conclusione
Dopo aver esaminato questa breve guida, avrai acquisito la capacità di riconoscere i principali indicatori di qualità di una pianta di cannabis.
Tuttavia, quando acquisti su Just Bob non dovrai preoccuparti di questo problema. Ogni prodotto è sottoposto a rigorose analisi e certificazioni, garantendo la massima qualità delle infiorescenze. Ci impegniamo per offrire solo il meglio sul mercato selezionando accuratamente ogni materia vegetale disponibile: scegliere JustBob infatti significa fare affidamento su uno dei migliori e-commerce disponibili per l’acquisto di prodotti di qualità.
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