Modificato il: 25/08/2023
Approfondimento sull’olio di hashish: scopri come è fatto questo prodotto, perché è diverso dall’olio di semi di cannabis e come si usa
A proposito di marijuana è probabile che ti sia capitato di sentir parlare di olio di semi di cannabis, olio di CBD e olio di hashish. Ma si tratta sempre dello stesso prodotto?
La risposta è no.
Ci sono delle differenze sostanziali fra i tre prodotti e, per capire di quali si tratta, in questo articolo ci vogliamo concentrare in particolar modo su quello meno conosciuto: l’olio di hashish.
Come è fatto?
A che cosa serve?
Ecco tutto ciò che dovresti sapere sull’olio di hashish.
Cos’è l’olio di hashish? Differenza con l’olio di cannabis e al CBD
L’olio di hashish è una matrice resinosa che, solitamente, si ottiene dall’estrazione con solvente dalla pianta di cannabis o dall’hashish. Questa sostanza ha un aspetto abbastanza scuro e tendente al dorato che ricorda il miele, non a caso, esiste un particolare tipo di olio di hashish che viene chiamato proprio ‘miele di cannabis‘.
L’origine di questo prodotto non è recente, e con il passare del tempo e a seconda della zona geografica l’olio di hashish è stato realizzato in tanti modi differenti.
Nel diciannovesimo secolo, per esempio, col nome di olio di hashish si indicava il kief (o anche il charas) che veniva disciolto in altri oli vegetali per essere assunto oralmente o addirittura per essere sfruttato in cucina.
Negli anni ’70 si era diffuso l’olio di miele butano (estratto proprio con l’aiuto di questa sostanza, da cui prende il nome), ma solo per un breve periodo; si pensa, infatti, che la sua produzione sia cessata in seguito all’esplosione dell’impianto di fabbricazione.
Detto questo, passiamo a chiarire le differenze con l’olio di cannabis, un prodotto completamente diverso.
Mentre l’olio di hashish viene prodotto dalla resina estratta dalle infiorescenze delle piante di cannabis, l’olio di canapa viene estratto dai semi della pianta (sia cannabis classica che cannabis light).
Da questo ne consegue che l’olio di hashish è dotato di un’alta percentuale di cannabinoidi (THC, CBD, e così via), mentre l’olio di cannabis possiede soltanto l’apporto proteico e nutrizionale dei semi ed è privo di cannabinoidi, per questo viene utilizzato in cucina per condire tantissimi piatti.
Anche rispetto all’olio di CBD ci sono delle differenze.
Quest’ultimo, infatti, è realizzato in modo ancora diverso: si tratta di una miscela di oli vegetali (non per forza derivanti dalla cannabis o dalla canapa light) nella quale è stato disciolto il CBD puro.
Come l’olio di hashish anche l’olio di CBD non può essere utilizzato in cucina ma, dove consentito, viene assunto in piccole dosi a scopo ricreativo e curativo.
Inoltre, mentre nell’olio di hashish sono presenti tanti diversi cannabinoidi, nell’olio di CBD, come il nome stesso lascia intuire, sono presenti esclusivamente alte percentuali di cannabidiolo.
Perché si usa l’olio di hashish?
Come abbiamo già chiarito nel paragrafo precedente, l’olio di hashish è sostanzialmente un composto oleoso nel quale sono disciolti: resina dei fiori di cannabis, terpeni e cannabinoidi (tra i quali prevalentemente THC e CBD).
L’olio di hashish può essere consumato in svariati modi, ma prevalentemente fumandolo o vaporizzandolo (in gergo si dice ‘dabbing‘), oppure aggiungendolo al cibo.
Perché utilizzare questo prodotto?
Naturalmente per usufruire degli effetti dei cannabinoidi.
Le percentuali di THC contenute nell’olio di hashish possono oscillare tra il 40 e il 90% (sono molto elevate), e oltre a questo cannabinoide possono essere presenti percentuali variabili di tante altre sostanze prodotte dalla pianta di canapa.
Assumendo olio di hashish, quindi, gli effetti che si possono ottenere vanno da quelli psicotropi a quelli antinfiammatori, antidolorifici e rilassanti.
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Per concludere
Come abbiamo visto, le differenze tra l’olio di hashish, l’olio di CBD e l’olio di cannabis sono notevoli.
I primi due contengono cannabinoidi, mentre l’ultimo non ne contiene affatto.
Considerando quanto detto, ne deriva che il consumo dell’olio di hashish in Italia è considerato illegale (per via dei suoi effetti psicotropi legati al THC); mentre l’olio di canapa può essere tranquillamente acquistato nei market più forniti e utilizzato in cucina o per la cura del corpo, senza correre alcun rischio.
Anche l’olio di CBD può essere acquistato, ma solo a scopo collezionistico.
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