Studi scientifici sulla cannabis: ecco i più curiosi

studi scientifici sulla cannabis

Modificato il: 04/07/2023

Impiego della cannabis: gli studi che hanno rilevato possibili effetti benefici

L’impiego di cannabis per scopo terapeutico è una realtà, seppur siano tanti gli studi condotti per assicurare effettivamente la sua efficacia.

In questo articolo vediamo alcuni tra i più curiosi e interessanti studi scientifici sul possibile impiego della marijuana, in ambito medico e non.

Studi sulla cannabis per la cura della sclerosi multipla

Sono state condotte varie ricerche sull’uso della cannabis e della canapa light in varie forme per curare la sclerosi multipla. Ai pazienti che si sono offerti di essere oggetto di indagine sono state somministrate varie forme di cannabis, come sigarette, capsule, mentre per altri ci si è serviti del famoso placebo, non somministrando quindi alcun farmaco.

ragazza con dolori da sclerosi multipla

Da questi studi è emerso che non c’era grande differenza tra chi avesse ingerito marijuana e chi lo avesse semplicemente creduto. Tuttavia, pare che quando i pazienti sono stati chiamati a dire quanto forte fosse il dolore da 1 a 10, la cannabis si è dimostrata trionfante, riducendo il dolore. 

Pertanto, non è ancora chiaro se la cannabis possa essere un alleato per tali pazienti, occorrerà effettuare ulteriori ricerche e approfondire. 

Studi sulla cannabis per il Parkinson 

Negli Stati Uniti sono stati recentemente condotti degli studi su come la marijuana potesse avere degli effetti benefici sui malati di Parkinson, una delle peggiori malattie neurodegenerative che colpisce l’1% della popolazione sopra i 60 anni.  

Secondo questi studi, il 44% degli statunitensi affetti da Parkinson e sclerosi multipla fa uso di marijuana. La marijuana medica pare abbia dei benefici a livello motorio e non, tra le queste si riscontrano: 

  • diminuzione di rigidità
  • diminuzione di bradicinesia
  • diminuzione dei tremori
  • alleviamento del dolore
  • miglioramento della qualità del sonno

Quindi è possibile dedurre che un uso cronico della marijuana possa essere funzionale per il miglioramento dei sintomi della malattia. Tra le altre cose, la marijuana e la cannabis legale potrebbero essere impiegate anche per alleviare i sintomi della depressione nei pazienti affetti da Parkinson.

D’altro canto, lo stesso studio riporta anche alcuni effetti collaterali dell’uso di cannabis, come aumento del peso, perdita della memoria e, contrariamente a quanto appena detto, depressione.

Leggi anche: Come si produce l’olio di CBD? Tutti i metodi di estrazione del cannabidiolo

Studi sulla cannabis per il cancro: oncologia pediatrica

Un altro studio interessante condotto nel Centre for Child Health Research nel 2021 indaga su come possa essere impiegata la cannabis per la cura del cancro.

Pare che i cannabinoidi possano “avere degli effetti anticancerogeni su alcuni tipi di tumore come ad esempio tumore al seno, melanoma, tumore al pancreas, linfoma e cancro al cervello”.

Sebbene si possiedano molti più dati sugli effetti anticancerogeni della cannabis negli adulti, si sa molto poco sugli effetti che potrebbero avere sui bambini. La maggior parte delle ricerche si è concentrata sulla leucemia, e pare che i cannabinoidi uccidano le cellule leucemiche.

Tuttavia, come suggerito da chi ha condotto la ricerca, non è possibile formulare una rigorosa conclusione sugli effetti della cannabis sui pazienti affetti da cancro.

olio di canapa per la cosmesi

Impiego dell’olio di canapa per uso alimentare e cosmetico 

Pare che l’olio di canapa (diverso dall’olio di CBD) possa essere impiegato per l’alimentazione e per uso cosmetico grazie ad una componente fondamentale, nota come terpene.

I terpeni sono delle biomolecole presenti nelle resine naturali e negli oli essenziali che svolgono varie funzioni, tra cui la protezione dagli insetti, dagli animali erbivori e dalle alte temperature.

I terpeni presenti nella cannabis sono principalmente quattro:

  • Betacariofillene, con effetti antinfiammatori e analgesici
  • Miocene, molecola che ritroviamo anche nel luppolo e nel mango, conosciuta per le sue proprietà rilassanti e lenitive
  • Linalolo, molecola che beneficia delle proprietà rilassanti della Lavanda
  • Limonene, molecola presente in alte concentrazioni nelle scorze di limone e arancio e ben conosciuto per le sue  proprietà digestiva e gastroprotettiva

Un’altra componente importante della cannabis è l’omega 3, impiegato per la produzione di unguenti, oli e creme. L’olio di canapa sembra quindi essersi rivelato un potente alleato non solo per la cura della pelle grazie ai suoi effetti idratante, rigenerante e antiossidante, ma anche per capelli crespi e rovinati.

Dagli studi finora condotti non è emersa ancora alcuna controindicazione nell’uso dell’olio di canapa, bensì numerosi benefici sia sui bambini che sugli adulti.

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Conclusioni

In conclusione, si sono analizzati alcuni studi sui possibili effetti benefici della cannabis, in particolare per la sclerosi multipla, per il Parkinson, per il cancro e, in ambito cosmetico, per la cura del corpo e per l’alimentazione.

Si è visto che la cannabis presenta potenzialmente molti benefici, ma necessita ancora di approfondimenti e ulteriori studi per assicurarne la sua efficacia e buona riuscita.

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