Modificato il: 29/10/2024
Marijuana ibrida: guida alla scoperta di questa varietà
Cosa si intende per marijuana ibrida?
Se hai deciso di aprire questo articolo significa che anche tu hai questa curiosità e vorresti saperne di più.
Con il proposito di fare maggiore chiarezza, in questa guida abbiamo raccolto tutte le informazioni salienti in merito alla cannabis ibrida, ai suoi usi e benefici e ai suoi possibili effetti collaterali.
Che cos’è la marijuana ibrida e come viene prodotta
La cannabis ibrida contiene una combinazione di geni delle varietà sativa e indica.
La distinzione tra ceppi di indica pura e ceppi di sativa pura è per lo più priva di significato, perché è differenziata principalmente dal profilo terpenico e dal modello di crescita. Considera, infatti, che oggi la maggior parte delle piante di cannabis è ibrida.
Queste varietà sono solitamente definite:
- a dominanza sativa, che possono contenere terpeni più erbacei e dolci come il farnesene e il bergamotene;
- a dominanza indica, dove il mircene, terpene sedativo, è più dominante.
Il fatto che una pianta sia considerata ‘a dominanza indica’ o ‘a dominanza sativa’ dipende in larga misura dalla provenienza del lignaggio della specifica varietà, dalla sua morfologia e da questioni soggettive come il sapore e l’aroma della pianta.
Esistono centinaia di varietà ibride di marijuana, ognuna delle quali può offrire diversi benefici per la salute a seconda del loro lignaggio e della loro composizione chimica.
Ma come viene realizzata?
La cannabis ibrida viene creata incrociando una varietà con un’altra (nota come cultivar) e, più nello specifico, unendo piante maschili e femminili di ceppi diversi. Ad esempio, un coltivatore di cannabis può incrociare un maschio puro di indica con una femmina pura di sativa per produrre un ibrido 50/50. Durante il processo di riproduzione, la pianta maschio impollina la pianta femmina, producendo semi di entrambe le piante e, quindi, di entrambi i ceppi.
La progenie delle piante maschio e femmina incrociate mostrerà le qualità di entrambe, anche se a volte si possono ottenere fenotipi che assomigliano più a un genitore che all’altro.
Gli ibridi, infatti, partecipano spesso a programmi di selezione per ottenere le qualità più forti e desiderabili dalle piante madri.
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Potenziali benefici per la salute e usi della marijuana ibrida
La cannabis ibrida offre gli stessi potenziali benefici per la salute e gli stessi usi della cannabis pura e autoctona che non è stata incrociata con un’altra varietà. Ricordiamo anche che la canapa light ha ottimi benefici sull’organismo.
Ma diamo comunque un’occhiata ai suoi principali impieghi.
Diminuzione di ansia e depressione
Anche se questo non vale per tutti, alcune persone possono essere in grado di ridurre i malesseri di depressione e ansia da lievi a moderati con la cannabis.
In particolare, il cannabidiolo (CBD) ha dimostrato di poter aiutare a gestire diversi disturbi, come ad esempio:
- ansia;
- panico;
- ansia sociale;
- disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
Ma dato che la cannabis non ha gli stessi effetti per tutti, è importante rivolgersi sempre al proprio medico curante, così da capire quale possa essere la soluzione migliore e scartare l’ipotesi di qualche interazione tra cannabis e farmaci.
Miglioramento della qualità del sonno
Alcune varietà ibride di cannabis possono aiutare a combattere l’insonnia. Come per la depressione e l’ansia, il cannabinoide CBD è particolarmente benefico per le persone che cercano di dormire meglio (soprattutto nella sua derivazione di olio cbd).
Alleviamento del dolore cronico
Il sollievo dal dolore è uno dei motivi più comuni per cui le persone utilizzano la marijuana terapeutica (sempre sotto stretta supervisione del medico).
È stato dimostrato che la cannabis aiuta ad alleviare molti tipi di dolore, tra cui quello muscolare, articolare e neuropatico.
Inoltre, le persone affette da cancro e sottoposte a chemioterapia possono avvertire forti dolori nervosi che la cannabis potrebbe limitare. Il dolore neuropatico è uno dei più difficili da trattare, il che rende una medicina a base di piante come la cannabis ancora più importante.
Riduzione delle infiammazioni
L’infiammazione è una delle principali cause di malattia, comprese le condizioni autoimmuni debilitanti come il morbo di Crohn e molti tipi di cancro.
Alcuni studi hanno scoperto che la cannabis potrebbe contribuire alla riduzione dei tumori e a debellare le cellule tumorali. Ad ogni modo, saranno ovviamente necessari ulteriori approfondimenti per confermare questa tesi.
Cannabis ibrida: ci sono effetti collaterali?
Gli effetti collaterali della cannabis sono generalmente lievi e transitori.
Le varietà ibride di cannabis comportano gli stessi possibili rischi della Cannabis sativa o della Cannabis indica pura; ma vediamo nello specifico quali potrebbero essere:
- occhi rossi;
- bocca secca;
- paranoia o allucinazioni;
- mal di testa;
- nausea;
- stordimento;
- stanchezza.
Questi effetti collaterali possono essere più probabili se si è alle prime armi con la cannabis o nel caso in cui se ne fosse consumata troppa in poco tempo. Ecco perché, lo ribadiamo, è fondamentale seguire il preciso dosaggio prescritto dal medico.
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Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto cosa si intende per marijuana ibrida e come questa viene realizzata. Inoltre, abbiamo dato uno sguardo generale ai principali benefici di questa varietà e ai suoi possibili effetti collaterali.
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