Modificato il: 13/01/2024
Da sempre i coltivatori tengono conto delle fasi Lunari per semina e raccolto. Anche chi coltiva cannabis dovrebbe prendere in considerazione le fasi Lunari, e i motivi sono diversi
Da tempo sappiamo che alcuni agricoltori organizzano il proprio lavoro, dalla semina alla raccolta, sulla base delle fasi lunari, una consuetudine che a volte seguono anche i coltivatori di cannabis professionisti. La Luna influenzerebbe infatti la circolazione della linfa nelle piante e dunque la crescita delle piante, che può essere più rigogliosa se la semina avviene durante un preciso ciclo lunare: ecco perché molti agricoltori basano le proprie attività sul calendario lunare.
Approfondiamo l’argomento, a partire dalla descrizione delle fasi e dei cicli lunari e come queste influiscano sulle pratiche di coltivazione delle varietà di cannabis.
Fasi e cicli lunari: quali sono e come influiscono sulle coltivazioni di cannabis
La Luna compie diversi moti: il moto intorno al proprio asse, il moto di rivoluzione attorno alla Terra e il moto di traslazione intorno al sole.
Le fasi lunari dipendono da quanta superficie del nostro satellite viene illuminata dal sole: distinguiamo due fasi principali con alcune fasi intermedie.
- Novilunio o Luna nuova
- Luna crescente
- Primo quarto
- Gibbosa crescente
- Plenilunio o Luna piena
- Gibbosa calante
- Ultimo quarto
- Luna calante
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Durante il novilunio, o Luna Nuova, la parte illuminata è il lato della luna nascosto alla nostra vista; al contrario, durante la fase di luna piena è l’emisfero rivolto verso di noi a essere illuminato.
Secondo chi segue il calendario lunare, alcune attività di coltivazione della cannabis dovrebbero essere svolte solo con la luna piena o, viceversa, durante le fasi di mezzo o di novilunio. In particolare, la semina dovrebbe avvenire durante determinate “lune”.
Novilunio: durante questa fase non si dovrebbe lavorare le piante, ma rivolgere la propria attenzione solo alla potatura delle piante ammalate. Secondo chi segue la coltivazione lunare, il periodo di luna nuova è l’ideale per la raccolta.
Plenilunio: ecco la fase perfetta per la semina e la germinazione: la luna illuminata per intero aiuta la linfa delle piante a salire verso l’alto, e l’attrazione gravitazionale permette di velocizzare la germinazione. Inoltre, la Luna aiuta a depositare l’umidità dell’aria al suolo, insieme alla temperatura un fattore cruciale per la germinazione: ecco perché è consigliato seminare durante questa fase.
Mezzaluna: le fasi di mezzo tra Luna piena e Luna nuova sono l’ideale per aiutare la pianta a combattere parassiti, malattie e infestanti, mentre sono sconsigliate semina e potatura.
Durante la Luna crescente, quando la linfa della pianta sale, si dovrebbe procedere al taglio dei cloni e a fornire i principali nutrienti alle piante di cannabis: i coltivatori “lunari” pensano che le piante assorbano le sostanze dal suolo in modo ottimale, evitando di raccogliere in quanto i boccoli, troppo pieni di acqua, faticherebbero a essiccarsi in modo corretto.
In fase calante, mentre le parti visibili del satellite cominciano a diminuire, si può procedere a irrigare e concimare i terreni. Si possono anche trattare i problemi di salute della pianta, come le infestazioni, ma la semina non è consigliata.
Fasi lunari e coltivazione della cannabis: cosa c’è di scientifico?
La coltivazione lunare è un metodo antico, utilizzato da molti popoli del passato, che seminavano, raccoglievano o trattavano i terreni a seconda delle fasi lunari.
Molti autori classici parlavano dell’influenza della luna sulle attività umane, tra cui l’agricoltura: tra questi, Plinio e Plutarco. Civiltà storiche come quella degli Egiziani e dei Maya attribuivano alla luna dei poteri legati alla fertilità, così come i Nativi Americani, che si basavano sui cicli della Luna per decidere quando seminare.
Nel XX secolo, Rudolf Steiner ha creato l’agricoltura biodinamica, che dava un ruolo fondamentale alla Luna e alla posizione dei pianeti sulle attività agricole, mentre l’agronoma Maria Thun ha stilato un calendario delle semine, in cui una grande importanza veniva attribuita ai cicli della Luna su semina e raccolta.
Secondo il calendario lunare, per i coltivatori di cannabis le lune di aprile/maggio (Luna dei fiori) e le lune di raccolta, tra settembre e ottobre, sono le più importanti. Tuttavia, bisogna dire che ancora mancano ricerche scientifiche che dimostrino, in modo solido, l’influenza della luna sulla coltivazione di cannabis.
Di certo, la Luna influenza molti aspetti della vita sulla Terra (vedi le maree), quindi i coltivatori di cannabis possono tenere conto del calendario lunare e testare se effettivamente seminare durante la Luna piena porta a risultati migliori.
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In conclusione
Anche se non abbiamo prove scientifiche definitive e solide che confermino l’influenza della Luna sulla crescita sana delle piante di cannabis, molti coltivatori professionisti prendono in considerazione il ciclo lunare per decidere quando seminare, quando raccogliere, quando fare un trapianto o preparare il substrato.
Avere con sé un calendario Lunare può contribuire a ottenere raccolti migliori: seminando durante le fasi di plenilunio, ossia di Luna piena, chi segue questo metodo sostiene che sia possibile favorire la germinazione dunque una crescita più rigogliosa delle piante di cannabis.
Un’importante caveat: questo articolo è stato pubblicato a puro scopo informativo dal momento che in Italia la coltivazione della cannabis è sempre vietata, in qualsiasi caso, fatta eccezione per le aziende autorizzate a coltivare quelle varietà che rientrano nel novero della canapa light, dalle quali possono essere ricavati numerosi articoli da collezione come l’olio di CBD e l’hashish legale.
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