CBD e melatonina: a cosa servono e cosa succede se vengono assunti assieme?

CBD e melatonina | Justbob

Pubblicato il: 13/02/2024

Interazioni, proprietà ed effetti indesiderati di due rimedi per la promozione di un corretto ciclo sonno-veglia

Il CBD e la melatonina sono due sostanze spesso indicate come possibili rimedi ai disturbi del sonno.

La seconda non ha bisogno di presentazioni: è una molecola presente in numerosi integratori naturali ben conosciuta dalla maggior parte del pubblico italiano. La prima, invece, rappresenta ancora un argomento tabù, visto che viene estratta dalla pianta della cannabis, considerata in Italia come illecita, se ne escludiamo le varietà light.

In questo articolo esamineremo le caratteristiche delle due sostanze per concentrarci, poi, sull’interazione tra CBD e melatonina, esplorando le potenzialità di un eventuale effetto sinergico nel trattamento dei disturbi del sonno.

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Un ripasso sulle caratteristiche principali del cannabidiolo

Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei composti chimici più studiati tra gli oltre cento cannabinoidi identificati nella pianta di Cannabis sativa. Tra questi figura anche il tetraidrocannabinolo (THC), noto per essere il responsabile degli effetti stupefacenti della pianta. A differenza di quest’ultimo, però, il CBD non possiede alcuna proprietà psicoattiva.

La sua popolarità è in costante crescita, sia per la legalizzazione di prodotti come la canapa light e l’hashish legale, sia per le sue numerose potenziali applicazioni terapeutiche. Studi scientifici, infatti, suggeriscono che il CBD possa avere effetti benefici in diversi ambiti, come il trattamento di ansia, dolore cronico e alcune forme di epilessia.

A tal proposito, però, è opportunno sottolineare come il suo utilizzo terapeutico, in Italia, sia consentito solo tramite preparazioni farmaceutiche approvate dalle autorità e dietro prescrizione medica. Gli altri prodotti a base di cannabidiolo acquistabili nei negozi fisici e online (vedi quelli presenti sul nostro shop Justbob), come l’olio di CBD, invece, non possono essere consumati: le destinazioni d’uso di queste ultime si limitano a una manciata, come la decorazione degli interni o la profumazione degli ambienti.

Il CBD esercita le sue proprietà interagendo con il sistema endocannabinoide del corpo, un complesso sistema di neurotrasmettitori e recettori che regolano funzioni fondamentali come il sonno, l’appetito, l’umore e la risposta al dolore. A differenza del THC, non si lega direttamente ai recettori cannabinoidi principali (CB1 e CB2) presenti nel corpo umano, ma modula la loro attività in modi complessi e indiretti, il che spiega la sua mancanza di effetti psicoattivi.

Nonostante il crescente interesse e l’uso diffuso, è importante notare che la ricerca sul CBD è ancora in una fase relativamente precoce. Mentre diversi studi hanno dimostrato risultati sicuramente promettenti, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i suoi effetti e potenziali benefici.

Compresse di melatonina | Justbob

Cos’è la melatonina e quali sono le sue proprietà?

La melatonina è un ormone naturalmente prodotto dal nostro corpo, più precisamente dalla ghiandola pineale situata nel cervello. Ha un ruolo cruciale nella regolazione dei ritmi circadiani, ovvero il ciclo sonno-veglia di 24 ore dell’essere umano.

La produzione di melatonina è influenzata dall’esposizione alla luce: aumenta al calare del giorno e durante la notte, contribuendo a promuovere il sonno, mentre diminuisce con la luce del giorno, aiutando così a mantenere lo stato di veglia.

Gli effetti della melatonina sul sonno sono oggetto di ampio studio. È noto che aiuta a migliorare il ciclo sonno-veglia, in base al fenomeno sopradescritto, specialmente in individui che soffrono di disturbi del ritmo circadiano, come il jet lag o di disturbi del sonno legati a turni di lavoro particolari. Pertanto, viene spesso utilizzata nel trattamento dell’insonnia, in particolare quando si rileva che questo disturbo sia causato, per l’appunto, da una cattiva regolazione del ciclo sonno-veglia.

La melatonina, inoltre, viene studiata per le sue proprietà antiossidanti e il suo potenziale impatto su varie condizioni di salute, ma queste aree di ricerca richiedono ulteriori indagini.

Spesso questa molecola viene assunta sottoforma di integratore alimentare. In questo caso è importante sottolineare che, sebbene generalmente considerata sicura per l’uso a breve termine, gli effetti a lungo termine della supplementazione della molecola non sono ancora completamente compresi.

Come interagiscono tra di loro il CBD e la melatonina?

Il connubio tra CBD (cannabidiolo) e melatonina è un argomento di crescente interesse nella ricerca scientifica, specialmente nel campo dei disturbi del sonno. Queste due sostanze, pur avendo meccanismi di azione differenti, possono avere un effetto complementare quando utilizzate insieme.

Rivediamo rapidamente quali sono gli effetti di queste due molecole così da comprendere più facilmente in che modo possono interagire tra loro.

L’azione esercitata dal CBD sul corpo umano avviene principalmente attraverso l’interazione con il sistema endocannabinoide, che gioca un ruolo chiave nella regolazione di vari processi fisiologici, tra cui il sonno, l’appetito, il dolore e la risposta allo stress. Diversi studi hanno suggerito che il CBD può avere effetti ansiolitici e sedativi, soprattutto a dosi elevate, contribuendo potenzialmente a facilitare l’induzione del sonno in persone con disturbi legati all’ansia o al dolore cronico.

La melatonina, d’altra parte, è un ormone naturale che, come detto, regola il ciclo sonno-veglia. La sua produzione aumenta con la diminuzione della luce, segnalando al corpo che è ora di riposare.

In base a quanto riportato non è difficile immaginare gli effetti dell’assunzione concomitante di CBD e melatonina: se combinati il primo potrebbe potenziare gli effetti della seconda, regolando indirettamente il ciclo sonno-veglia attraverso la riduzione dell’ansia e del dolore, mentre la melatonina agisce direttamente su questa dinamica. Una simile combinazione, pertanto, potrebbe a rigor di logica essere particolarmente utile per le persone che hanno difficoltà ad addormentarsi proprio a causa di ansia, stress o dolore cronico.

Tuttavia, è importante considerare che la ricerca sul consumo  di cannabidiolo associato alla melatonina è ancora agli albori. Certo, da una parte alcuni studi preliminari suggeriscono potenziali benefici, ma dall’altra sono assolutamente necessari ulteriori studi per comprendere appieno l’efficacia e la sicurezza di questa combinazione, così come per stabilire dosaggi ottimali e modalità di somministrazione.

Gli effetti collaterali della melatonina e del CBD

Nonostante, come detto in precedenza, l’assunzione concomitante di melatonina e CBD non abbia, fino ad oggi, manifestato particolari controindicazioni, ma al contrario dagli studi appaia come una combinazione utile per determinati disturbi, non bisogna trascurare il fatto che esistono degli effetti indesiderati connessi al loro consumo.

Iniziamo con il cannabidiolo.

Anche se generalmente considerato sicuro, il CBD può causare effetti collaterali in alcuni individui. Questi possono includere stanchezza, diarrea, variazioni dell’appetito, secchezza della bocca, nausea e vertigini.

È importante notare anche che il CBD può interagire con altri farmaci metabolizzati dal fegato, poiché inibisce il sistema enzimatico del citocromo P450. Per questo motivo, anche qualora si risieda in un Paese nel quale il suo consumo è libero, è raccomandabile consultare un medico prima di iniziare un trattamento specifico, soprattutto se si assumono altri medicinali.

Passando alla melatonina, essa è generalmente considerata sicura per l’uso a breve termine, ma può causare alcuni effetti collaterali. Questi possono includere sonnolenza diurna, mal di testa, vertigini, nausea e, meno comunemente, sentimenti temporanei di depressione, tremori lievi, ansia lieve, crampi addominali, irritabilità, ridotta lucidità mentale, confusione o disorientamento. La melatonina può inoltre interagire con vari farmaci, inclusi anticoagulanti, farmaci per il diabete e sedativi. È altresì sconsigliata in persone con malattie autoimmuni.

In base a quanto detto, quando si considera l’uso congiunto di CBD e melatonina, è fondamentale considerare il potenziale effetto cumulativo di questi composti, soprattutto per quanto riguarda gli effetti indesiderati sopracitati.

Persona che fa cadere delle gocce di olio di CBD sulla mano | Justbob

Qual è il dosaggio ideale di cannabidiolo e di melatonina?

Nota bene: il seguente paragrafo è stato redatto a puro scopo informativo, poiché, come già spiegato chiaramente nella prima parte dell’articolo, il consumo di CBD in Italia è vietato, salvo quello contenuto nei farmaci a base di cannabis autorizzati dalla normativa in materia.

Ad ogni modo, in tema di dosaggio di CBD, è importante sottolineare che non esiste un dosaggio universale, poiché la dose ideale varia a seconda dell’uso previsto e della sensibilità individuale.

In generale, le informazioni reperibili nei Paesi dove il consumo è consentito consigliano di iniziare con un dosaggio basso e aumentarlo gradualmente fino a raggiungere l’effetto desiderato. Ad esempio, per l’ansia, alcuni studi hanno previsto dosi da 300 mg al giorno, mentre per il trattamento del dolore potrebbe essere necessario arrivare fino a 600 mg al giorno.

È essenziale iniziare con dosi basse, soprattutto se combinato con melatonina, per valutare la risposta individuale e minimizzare il rischio di effetti collaterali.

Per quanto riguarda la melatonina, invece, il dosaggio raccomandato varia di solito tra 0,5 mg e 5 mg, assunti poco prima dell’orario di andare a letto. Questo ormone, infatti, agisce molto rapidamente, pertanto è meglio ingerirla circa 30-60 minuti prima di coricarsi. Anche in questo caso, è consigliabile iniziare con un dosaggio più basso e aumentarlo se necessario, sempre sotto la supervisione di un professionista sanitario.

Quando si combinano CBD e melatonina, è cruciale considerare l’effetto potenziato che possono avere quando usati insieme. Pertanto, si raccomanda di iniziare con monitorare attentamente gli effetti prima di incrementare la dose.

Alternative al CBD e alla melatonina per la promozione del buon riposo

Oltre a CBD e melatonina, esistono diverse alternative e modifiche allo stile di vita che possono favorire un sonno migliore. Queste opzioni si concentrano su pratiche naturali e cambiamenti comportamentali, offrendo un approccio olistico al miglioramento della qualità del sonno.

Alcune erbe e integratori naturali, ad esempio, sono conosciuti per le loro proprietà rilassanti e possono aiutare a migliorare il sonno.

Tra queste la camomilla è spesso consumata come tisana per i suoi effetti calmanti. La valeriana è un altro popolare rimedio fitoterapico per l’insonnia, utilizzato per il suo potenziale effetto sedativo.

È importante ricordare che, sebbene naturali, questi rimedi possono interagire con alcuni farmaci e possono non essere adatti a tutti, quindi è consigliabile consultare un medico prima dell’uso.

Tecniche come la meditazione mindfulness, lo yoga e la respirazione profonda possono ridurre lo stress e promuovere il rilassamento, facilitando l’addormentamento. La pratica regolare di queste tecniche può aiutare a stabilire un ritmo sonno-veglia più regolare e migliorare la qualità del sonno.

Non vanno trascurate tutte quelle abitudini che rientrano nella cosiddetta igiene del sonno: queste includono mantenere orari regolari per andare a letto e svegliarsi, creare un ambiente confortevole e rilassante nella camera da letto, limitare l’esposizione alla luce blu (come quella degli schermi di smartphone e computer) prima di coricarsi ed evitare caffeina e pasti pesanti nelle ore serali.

In aggiunta, l’attività fisica regolare può migliorare la qualità e la durata del sonno. Tuttavia, è consigliabile evitare esercizi intensi nelle ore vicine al momento di andare a letto, poiché possono sortire l’effetto opposto, stimolando eccessivamente l’organismo e compromettendo il riposo.

Leggi anche: CBD e umore: come il cannabidiolo influisce sul benessere mentale (e non solo)

In conclusione

Il CBD e la melatonina rappresentano due sostanze dalle caratteristiche peculiari e dalle potenzialità terapeutiche importanti, specialmente nel campo dei disturbi del sonno. Il primo, privo di effetti psicoattivi, mostra promessa nel trattamento di ansia, dolore cronico e disturbi correlati. La melatonina, d’altra parte, regola i ritmi circadiani e aiuta nel trattamento dell’insonnia. La loro combinazione può offrire una sinergia potenzialmente efficace, ma la ricerca in questo campo è ancora agli albori e richiede ulteriori studi per confermare efficacia e sicurezza.

Allo stesso tempo, non bisogna dimenticare le alternative naturali e i cambiamenti nello stile di vita che possono promuovere un riposo migliore. Pratiche come la meditazione, lo yoga, l’uso di erbe rilassanti e l’adozione di un’adeguata igiene del sonno rappresentano strumenti preziosi per migliorare la qualità del riposo, senza incorrere negli effetti collaterali tipici di alcuni trattamenti farmacologici.

In ultima analisi, il benessere del sonno è un aspetto fondamentale della salute generale e richiede un approccio olistico e personalizzato. Sia il CBD che la melatonina possono avere un ruolo in questo contesto, ma il loro uso deve essere parte di un piano più ampio che consideri tutti gli aspetti della salute e del benessere individuale.

Takeaways

  • Il CBD e la melatonina sono due sostanze promettenti per la gestione dei disturbi del sonno. Mentre il CBD agisce sul sistema endocannabinoide per ridurre ansia e dolore, la melatonina regola i ritmi circadiani, facilitando il sonno.
  • La combinazione di CBD e melatonina potrebbe offrire benefici complementari. Il CBD, riducendo l’ansia e il dolore, può potenziare l’effetto induttivo del sonno della melatonina. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questa sinergia e stabilire dosaggi sicuri ed efficaci.
  • Entrambi i composti possono causare effetti indesiderati. Il CBD potrebbe causare stanchezza, diarrea e interazioni farmacologiche, mentre la melatonina potrebbe provocare sonnolenza diurna e altri disturbi. È importante monitorare attentamente gli effetti e consultare un medico prima dell’uso concomitante.
  • Non esiste un dosaggio universale per il CBD e la melatonina. Si consiglia di iniziare con dosaggi bassi e aumentare gradualmente sotto supervisione medica. Inoltre, è fondamentale considerare il potenziale effetto cumulativo e le interazioni con altri farmaci.
  • Oltre al CBD e alla melatonina, esistono alternative naturali e modifiche allo stile di vita che possono migliorare il sonno. Pratiche come la meditazione, lo yoga e l’adozione di un’adeguata igiene del sonno possono contribuire a promuovere un riposo migliore senza gli effetti collaterali associati ai trattamenti farmacologici.

Domande & Risposte


Cos’è il CBD?

Il cannabidiolo (CBD) è uno dei composti chimici presenti nella pianta di Cannabis sativa. A differenza del THC, non ha effetti psicoattivi. Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide del corpo umano, il che può influenzare funzioni come il sonno, l’appetito e la risposta al dolore.

Cos’è la melatonina?

La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale nel cervello. Regola i ritmi circadiani e favorisce il sonno. La produzione di melatonina è influenzata dalla luce: aumenta di notte per promuovere il sonno e diminuisce durante il giorno.

In che modo il CBD e la melatonina interagiscono tra di loro?

Il CBD e la melatonina possono interagire sinergicamente per migliorare la qualità del sonno. Mentre il CBD agisce sul sistema endocannabinoide influenzando funzioni come il sonno e la risposta al dolore, la melatonina regola i ritmi circadiani e favorisce il sonno. La combinazione di entrambe può offrire un effetto complementare nel trattamento dei disturbi del sonno.