Le 10 migliori canzoni sulla marijuana

Le 10 migliori canzoni sulla marijuana | Justbob

Pubblicato il: 26/04/2024

La cannabis è stata spesso protagonista di molte canzoni pop, scopriamo quali

La musica pop, dagli anni ‘60 a oggi, ha spesso utilizzato il tema della marijuana nelle sue canzoni.

Gli artisti, soprattutto negli anni ‘60 e ‘70, l’hanno citata spesso come simbolo di ribellione e spensieratezza.

Durante l’epoca della controcultura, specie statunitense, la marijuana ha rappresentato una vera e propria icona per il mondo rock, reggae e pop.

Dopo il ‘68 fiorirono movimenti giovanili che contestavano l’autorità e lo status quo gerontocratico, rimettendo in discussione ogni ruolo predefinito, da quelli di genere a quelli sociali.

Fu una ventata progressista di grandi cambiamenti che travolse il mondo della scuola e del lavoro, i rapporti tra genitori e figli e rimise in discussione anche le relazioni di coppia convenzionali.

La musica pop si fece portavoce di queste istanze giovanili, a volte si limitò a raccontarle, altre perfino a guidarle e incoraggiarle.

In questo contesto storico post sessantottino la marijuana divenne l’emblema della protesta e della messa in discussione di ogni valore dato per scontato, divenendo simbolo di un mondo nuovo basato sul libero amore, la pace e la libertà.

Di seguito proveremo a stilare una classifica, una top-ten, delle migliori canzoni sulla cannabis, senza ovviamente alcuna pretesa di oggettività!

È solo un gioco, un articolo che speriamo possa divertirvi, non vogliamo naturalmente incoraggiare alcuna pratica illegale.

Vi invitiamo a fare un giro su Justbob e dare un’occhiata ai nostri prodotti a base di marijuana legale.

Ma bando alle ciance! Allacciate le cinture, accendete le casse e sintonizzate la radio: possiamo iniziare il nostro viaggio!
Pullmino colorato hippie in tipico stile anni '60-'70 | Justbob

La marijuana nel pop dagli anni ‘60 a oggi

Quella degli anni ‘60 fu un’epoca di grandi sperimentazioni e curiosità, di critica sociale e speranze in un futuro migliore; i giovani contestavano lo stile di vita dei genitori e la loro stessa percezione del mondo.

Il successo della cannabis in quegli anni, nasceva, anche inconsciamente, dalla necessità di alterare la stessa percezione sensoriale, per vedere le cose di tutti i giorni da un altro punto di vista mai considerato prima, per stimolare la creatività e il pensiero anti-conformista, aspetti indispensabili proprio per cambiare quel mondo immutabile dei padri che per i giovani rappresentava sempre più una prigione da cui evadere con ogni mezzo.

Ideali e valori ingenui e utopistici sicuramente, ma che contribuirono a un grande cambiamento sociale, e che, la musica e la cultura pop raccontarono perfettamente, come vedremo in quest’articolo.

Tra gli anni ‘60 e ‘70, dalla beat-generation in poi, fiorirono molti gruppi rock anche psichedelici, protagonisti di quest’epoca di grandi libertà e contestazioni.

Pensiamo ai Beatles, gli Who, i Doors, Pink Floyd, Rolling Stones, Deep Purple, Led Zeppelin, Animals, Cream, Jefferson Airplane per non dimenticare anche solisti come Bob Dylan, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Neil Young e tanti altri ancora che citarono esplicitamente o meno l’erba nei loro dischi.

Molti di questi gruppi composero brani sulla marijuana e i suoi effetti euforizzanti o la citarono nei loro versi, ed esplorarono il tema delle sostanze psichedeliche in tutte le loro sfaccettature.

Negli anni ‘80, in piena epoca proibizionista reaganiana, la cannabis perse il suo valore politico e fu declassata come sostanza di pura evasione perdendo la sua carica sovversiva.

Furono gli anni dell’individualismo e dell’edonismo e altre sostanze ben più pericolose presero il posto della marijuana.

In quegli anni la marijuana rimase bandiera dei gruppi reggae, di Bob Marley e di Peter Tosh e dei nascenti gruppi rap come Run DMC, Public Enemy, Ice T, N.W.A., per citarne solo alcuni.

Negli anni ‘90 il vessillo dell’erba sventolò ancora sul mondo hip-hop, artisti come Redman e Method Man, Snoop Dogg, Cypress Hill e Beastie Boys divennero quasi dei portabandiera della cannabis.

Nei successivi anni 2000, fino a oggi, la cannabis è stata spesso citata non solo da rapper ma anche da artisti punk (come NOFX e Ska-P), ma anche da quelli pop, molto più mainstream, divenendo una sostanza quasi sdoganata nel grande pubblico.

Se negli anni precedenti gli artisti più conosciuti si riferivano all’erba con nomignoli e nomi in codice, oppure con metafore spesso criptiche, intuibili da pochi, oggi nel pop si gioca a carte scoperte e la marijuana è citata esplicitamente senza tanti convenevoli o eufemismi.

Pensiamo a Robbie Williams, Amy Winehouse, Miley Cyrus, Rihanna, Madonna, Justin Timberlake e molti altri ancora.

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La marijuana nella musica italiana

Finora abbiamo parlato di musica statunitense e britannica ma anche artisti nostrani hanno spesso affrontato il tema cannabis nei loro brani, per esempio:

  • Stefano Rosso- Una storia disonesta (1977): il cantautore romano divenuto famoso proprio con questo brano dal noto e iconico ritornello “Che bello, due amici una chitarra e lo spinello…”, vero e proprio canto generazionale;
  • Eugenio Finardi- Legalizzatela (1979): tratta dall’album dal titolo emblematico ‘Roccando rollando”, è un vero e proprio inno alla legalizzazione della cannabis. Il pezzo recita: “C’è solo bisogno di cambiare Il modo di pensare, uno che si fa è uno normale con un hobby un po’ particolare. Niente di speciale, niente di male”;
  • Rino Gaetano- I love you Maryanna (1973): il pezzo in questione prodotto da Antonello Venditti è il primo singolo dell’artista che si firmò con lo pseudonimo Kammamuri’s. Ha versi in italiano, spagnolo, inglese e francese, ed è un omaggio alla nonna scomparsa, Marianna, oltre che all’erba;
  • Neffa- La mia signorina (2001): questa canzone fu una vera hit, prima in classifica per mesi, cantata da grandi e piccini, nasconde una velata, poi sempre più esplicita ode alla marijuana. Inizialmente il grande pubblico non colse i riferimenti, quando poi il pezzo divenne così famoso, era ormai troppo tardi e tutti, anche i più insospettabili, si ritrovarono a cantare: “Io e la mia signorina stiamo bene insieme…”;
  • Punkreas- Canapa (2002): è un brano poco conosciuto ma un cult del punk italiano.

Il testo è un manifesto della legalizzazione e un inno anti-proibizionista, alcuni suoi versi recitano:

“E pensare che la cannabis sativa potrebbe risanare questo mondo alla deriva, potrebbe soppiantare petrolio e derivati, la plastica e i farmaci cui siamo abituati. Sarà per questo che è vietata, ai despoti non piace la gente rilassata e l’energia pulita”;

  • Articolo 31- Ohi Maria (1994): la madre di tutti i brani italiani sulla marijuana: una canzone d’amore per la cannabis. Il pubblico, forse ancora troppo ingenuo, colse i riferimenti quando ormai era diventata una hit. Attirò ire di politici e giornalisti, scatenò interpellanze parlamentari, censure, boicottaggi, ma fu del tutto inutile: ancora oggi è la canzone sulla cannabis per eccellenza.
    J-Ax, ospite a Sanremo, la cantò al Festival nel 2023, suscitando l’ilarità del pubblico, anche di quello più incravattato, specchio dei tempi della morale che cambia…
  • J-AX e il Cile- Maria Salvador (2015): più di vent’anni dopo J-Ax, stavolta da solista, ci riprova e anche a questo giro compone una hit, un singolo ascoltatissimo in quell’estate. La canzone non provoca lo sdegno di Ohi Maria, forse i tempi della legalizzazione sono maturi, si pensò, ma fu l’ennesimo fuoco di paglia; il ritornello recitava:
    “Oh Maria Salvador, te quiero mi amor! Tetra-idro rivoluzione, tra le note di questa canzone. Non è verde soltanto l’invidia che divora la società, ma è verde una foglia che vibra, piccolo spazio pubblicità”;
  • Ghali- Marijuana (2017): vi rimandiamo al nostro articolo ‘Ghali: testo e storia di Marijuana’ in cui ne abbiamo lungamente scritto, analizzandone background e riportandone il testo integrale.

Foglie verdi di marijuana in primo piano | Justbob

Le 10 migliori canzoni sulla marijuana

Eccoci finalmente arrivati alla nostra top ten!

Le dieci migliori canzoni a tema cannabis scelte da noi.

Speriamo di non deludervi e non aver dimenticato nessuno, in tal caso ci scusiamo e vi invitiamo a comporre la vostra top ten.

La classifica è stata stilata secondo il nostro insindacabile giudizio, per qualsiasi rimostranza scriveteci per mail, ma sempre all’insegna del peace and love!

Troverete canzoni divertenti, gioiose, anche ironiche, e altre, più impegnate e politiche; abbiamo voluto rappresentare ogni sfaccettatura di questo vasto mondo.

Bene, possiamo cominciare:

  • When I Get Low I Get High- Ella Fitzgerald (1936):
    la canzone fu scritta da Marion Sunshine detta “Rumba Lady” e registrata dalla Fitzgerald con il batterista Chick Webb.
    Il brano jazz è molto vivace e veloce, il testo racconta di una donna che vive mille disavventure, è sfortunata nel lavoro e in amore, ma quando è giù ha un suo modo per tirarsi su…
    Il brano ricorda i tempi degli speakeasy, il proibizionismo era finito da tre anni, ma il tema marijuana era ancora tabù, per questo la canzone rimane un po’ allusiva, anche se oggi appare abbastanza esplicita;
  • Got to Get You Into My Life- Beatles (1966):
    i Beatles hanno scritto vari brani sul tema sostanze psicotrope ma abbiamo scelto questo, tratto dall’album Revolver.
  • Paul McCartney nella sua autobiografia chiarì che il pezzo si riferisse al suo uso assiduo di cannabis del tempo. Alcuni passi comunque non lasciano dubbi, come:
    “Ero solo, ho fatto un viaggio, non sapevo cosa avrei trovato là. Un’altra strada dove forse potrei incontrare qualche altro modo di pensare”.
    Il brano è stato eseguito anche dagli Earth, Wind & Fire, da Diana Ross e da Ella Fitzgerald;
  • Hits From the Bong- Cypress Hill (1993):
    un brano cult della scena hip hop anni ‘90. B-Real, ha inciso numerosi brani sulla marijuana ma probabilmente questo, insieme a I wanna get high, è il più iconico.
    I Cypress Hill sono tra i pilastri dell’hip hop old school e tra i primi del genere ad affrontare queste tematiche in modo così genuino;
  • Gin and Juice- Snoop Dogg (1994):
    Snoop Dogg non ha bisogno di presentazioni, è una vera e propria leggenda del rap e del mondo degli appassionati di cannabis. Alcune varietà di cannabis portano perfino il suo nome, altre citano i suoi brani.
    Il video fu un grande successo di MTV, in esso si vede un giovane Snoop organizzare una festa in casa approfittando dell’assenza dei suoi genitori.
    Prodotta da Dr. Dre fu nominata ai Grammy 1995 e vendette più di 500mila copie nei soli USA. Un manifesto degli anni ‘90!;
  • Because I Got High- Afroman (2000):
    il millennio non poteva aprirsi in modo migliore che con questo pezzo di Afroman, grande successo planetario. Primo in classifica nel Regno Unito, vendette più di un milione di copie negli USA.
    Fu un enorme successo anche in Italia con un mitico video trasmesso innumerevoli volte su MTV. Canzone divertente e spensierata all’insegna del buon umore;
  • Dooo It!- Miley Cyrus (2015):
    brano tratto dal quinto album dell’artista, Miley Cyrus & Her Dead Petz, sulle note del peace and love. La cantante elenca una serie di dubbi e domande esistenziali tipiche di chi è sotto effetto della marijuana e chiude con un’invocazione, alquanto energica e scurrile, di pace.
    La sua esecuzione agli MTV Video Music Awards 2015 è ancora viva nella memoria dei fan. Famoso anche il suo video glitterato e zuccheroso, con quasi trenta milioni di visualizzazioni su Youtube;
  • Kaya- Bob Marley (1978):
    questo brano del re del reggae, è un vero e proprio inno alla marijuana, qua chiamata in gergo, ‘kaya’.
    Secondo la cultura rastafariana la ganja permette un contatto con il divino e infatti in questa canzone si parla di elevamento spirituale, abbandono di ansie e problemi quotidiani, mentre la pioggia cade, Bob invoca ripetutamente kaja, solo kaja…;
  • Legalize It- Peter Tosh (1976):
    Tosh, altro alfiere del reggae, ex membro degli Wailers, storico gruppo di Bob Marley, inizia la sua carriera solista proprio con questo singolo tratto dall’album omonimo.
    Il pezzo è un esplicito manifesto politico, un inno alla legalizzazione della cannabis in ogni sua forma; “legalizzatela e io la pubblicizzerò”, intona il cantante che chiama l’erba anche tampee, weed e ganja;
  • Roll Another Number (for the Road)– Neil Young (1975):
    il cantautore canadese qui canta: “Penso che me ne rollerò un’altra per il viaggio”, senza tante metafore.
    Il brano però non è affatto spensierato, fa parte di un disco lugubre, a tratti spettrale, molto malinconico. Qui il riferimento alla cannabis non è affatto gioioso, i tempi degli hippy son finiti, molti sono delusi dalla fine dell’utopia di Woodstock, e non resta che rimettere insieme i cocci e andare avanti.
    Canzone ideale per un malinconico post-festa;
  • Sweet Leaf- Black Sabbath (1971):
    ecco l’ultima canzone che vi proponiamo, la Sweet Leaf, ovvero Dolce Foglia, non lascia spazio agli equivoci.
    Questa dei Black Sabbath è una canzone d’amore con tutti i crismi ma dedicata alla marijuana. Certo, l’apertura con la tosse gracchiante e campionata del chitarrista Tony Iommi non è proprio benaugurante.
    Qua la voce di Ozzy Osbourne era al massimo della forma e i Black Sabbath al massimo della loro ispirazione e creatività e questo pezzo ancora oggi colpisce per la sua genuinità e immediatezza.
    Ozzy canta:
    “Persone perbene non sanno cosa sei, loro ti sbattono giù e poi non ti fanno entrare, mi hai dato una nuova fede e presto il mondo ti amerà, dolce foglia!”

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Conclusioni

Eccoci giunti alla fine del nostro articolo!

Ci siamo divertiti a compilare una classifica delle migliori canzoni sulla marijuana della storia (secondo noi, ovviamente, placate la vostra ira!)

Molti dei brani proposti sono divertenti e gioiosi, spensierati e ironici ma non solo; anche impegnati, politici e più seriosi.

A volte la marijuana è citata esplicitamente, a volte si allude a essa con metafore, ed è curioso notare come la sensibilità nel pubblico e negli artisti sia cambiata nel tempo.

Fare liste ed eleggere i migliori è sempre complicato, capiamo benissimo che potremmo aver scontentato qualcuno e aver dimenticato la vostra canzone preferita o il vostro artista di culto, ma speriamo di non avervi deluso troppo.

Così ci siamo espressi, il dado è tratto!

Siamo curiosi di leggere anche le vostre canzoni preferite, per cui scrivetecele pure per mail, non vediamo l’ora di leggerle e confrontarle con le nostre.

Anche perché la classifica del vicino, proprio come l’erba, è sempre più verde!

Vi aspettiamo sul nostro shop in cui troverete vari prodotti, adatti a tutti i gusti, a base di cannabis legale.

A presto su Justbob.