Pubblicato il: 24/05/2024
Come prevenire lo stress psico-fisico con queste comprovate metodologie
La società moderna con i suoi ritmi di lavoro sempre più convulsi può essere molto stressante e mettere a dura prova la nostra tenuta psico-fisica.
Ma non solo il lavoro, anche la pressione sociale, l’ansia, la frustrazione, gli impegni frequenti, le aspettative degli altri nei nostri confronti, il coniugare vita privata e lavorativa, tutti questi fattori possono contribuire a stressare notevolmente gli individui.
Per alleviare queste forme lievi o meno di stress psico-fisico, oggi più che mai, le persone tendono a preferire rimedi naturali ed evitare di ricorrere a medicinali come ansiolitici che spesso possono provocare effetti collaterali rilevanti.
In quest’articolo vi parleremo di quattro modi per combattere o prevenire la stanchezza psico-fisica, il logoramento nervoso e il sovraffaticamento, in poche parole: lo stress.
Infine vi parleremo delle proprietà rilassanti del CBD e della marijuana legale che si possono ben accompagnare con le tecniche di rilassamento che vi elencheremo.
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Ribadiamo però che il CBD non rientra tra i prodotti di canapa legale, per questo vi incoraggiamo a rispettare le norme che regolano la materia.
Speriamo che questo articolo possa esservi utile e darvi molti spunti per riconoscere i segnali dello stress, prevenirlo e alleviarlo quando si fa vivo.
Bene, possiamo iniziare!
Yoga
Con yoga intendiamo un gruppo di pratiche mentali e spirituali che sorsero tra gli induisti ma che si diffusero poi anche tra buddisti e giansenisti.
Il termine yoga deriva dal sanscrito ‘yuj’ che significa attaccare, unire, imbrigliare, aggiogare. Ciò si riferirebbe all’unione dell’uomo con la divinità, al suo disfarsi della zavorra fisica per ascendere, astrarsi e appunto unirsi con il trascendente.
Dal sanscrito all’inglese, la strada è breve, infatti ‘yoke’ per gli anglosassoni significa ‘giogo’.
Più in generale lo yoga è una tecnica per raggiungere l’equilibrio spirituale, la pace interiore e la serenità d’animo. Aiuta a non farsi dominare dalle passioni, a rimanere lucidi e non ritrovarsi in balia delle emozioni, per quanto intense.
In questo modo, sia davanti al successo che davanti al fallimento, chi riesce a padroneggiare tali tecniche, rimarrà impassibile senza perdere il controllo né in un senso, né in un altro.
In Occidente solitamente si distingue tra:
- asana (posture simili a esercizi di stretching);
- pranayama (esercizi di respirazione);
- rilassamento in savasana (posizione sdraiata).
Negli USA e in Europa quando si parla di yoga ci si riferisce specialmente alla forma ‘Hata’ yoga che si distingue per la pratica fisica di determinate figure chiamate ‘asana’.
Dal secondo dopoguerra i maestri yoga non sono molto rigidi sulle varie forme yogiche e incoraggiano gli allievi a trovare il loro stile personale per divenire alla fine del percorso quasi istruttori di sé stessi.
In Occidente lo yoga ha avuto due momenti di diffusione, uno verso la fine degli anni ‘60, durante il periodo hippy con il successo della cultura new-age, e ci riferiamo al Kundalini Yoga, introdotto in America da Yogi Bhajan nel 1969.
La seconda ondata di successo avvenne negli anni ‘80, quando Dean Ornish, allievo di Swami Satchidananda, introdusse il concetto di yoga salutare, specialmente per prevenire malattie cardiache.
Tale pratica venne quasi del tutto privata della sua carica mistico-religiosa e trattata semplicemente come una sorta di esercizio fisico per rilassarsi e prevenire tensioni muscolari e patologie mediche.
Dal 2001 la popolarità dello yoga negli Stati Uniti si è espansa ulteriormente. Pensate che negli USA il numero di persone dedite allo yoga è passato dai 4 milioni del 2001 ai 33 milioni del 2023.
Anche in Italia i dati sono di tutto rispetto, infatti si contano ben tre milioni di praticanti assidui.
Lo yoga moderno intende favorire un miglioramento posturale, il rilassamento psico-fisico, ridurre lo stress e prevenire dolori alle articolazioni causati da uno stile di vita sedentario.
Capiamo bene il successo dello yoga in questi tempi di lavoro sedentario e ritmi di lavoro sfibranti!
Alcune ricerche del 2013 hanno dimostrato l’efficacia immediata dello yoga posturale contro la lombalgia e hanno ipotizzato anche sia benefico nel lungo termine.
Nel 2015 il Dipartimento di Salute Australiano ha valutato positivamente gli effetti dello yoga per il rilassamento e i dolori articolari e muscolari, includendolo tra le terapie alternative coperte dall’assicurazione sanitaria.
Lo studio dello yoga si sta diffondendo in molte scuole, elementari e medie, poiché parrebbe utile non solo come mero esercizio fisico, ma per favorire la consapevolezza e l’equilibrio dei ragazzi, specie in una fase delicata come quella dello sviluppo.
Uno studio del 2022 ha notato come lo yoga sia un fedele alleato nella riduzione di stress e burn-out e che porti benefici reali sull’umore generale, infatti contribuirebbe a una migliore regolazione del sistema nervoso simpatico e del sistema ipotalamico-pituitario-surrenale, diminuendo i sintomi depressivi e ansiosi.
Inoltre David Emerson e altri colleghi stanno tuttora studiando i benefici dello yoga in chi soffre di stress post-traumatico e insieme hanno fondato il Trauma Center presso il Justice Resource Institute di Brookline, nel Massachusetts.
Questa particolare forma di yoga è stata chiamata Trauma-Sensitive Yoga e sembrerebbe molto utile per dare conforto in chi la pratica favorendo il rilassamento e contrastando l’esaurimento nervoso.
In conclusione, lo yoga contribuirebbe a contrastare la depressione e varie forme d’ansia e viene utilizzato con successo per trattare l’insonnia, lo stress, il dolore cronico e l’affaticamento.
Tali studi sono ancora in fase di perfezionamento per cui vi terremo aggiornati.
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Meditazione
La meditazione viene spesso associata alle pratiche yogiche.
Ma cos’è nello specifico?
Abbiamo visto come in questo determinato periodo storico molti soffrano di stress, causato dallo stile di vita frenetico o da ritmi di lavoro eccessivi.
L’individuo moderno è oberato di pensieri e si sente spesso sopraffatto da mille scadenze e impegni. La sua mente non è mai calma e serena; come fare allora a placare quel terribile rumore di fondo, quel sottofondo incessante di pensieri intrusivi?
A tal proposito, ecco che la meditazione può venire in soccorso.
Essa infatti consente di mettere in pausa i cosiddetti ‘vritti’, i vortici di pensiero, l’eccessiva attività onirica e le associazioni continue di pensieri che non danno tregua.
La mente ha necessità di pace e di stabilità per ritrovare un suo equilibrio.
Ma attenzione, meditare non significa non pensare a nulla, ma rallentare i propri pensieri, ordinarne il flusso, ristabilire le proprie priorità e placare la propria tachipsichia (il flusso continuo e implacabile di pensieri) come la chiama Emmanuel Carrère in Yoga.
Ma praticamente, come fare a meditare?
Il modo più consueto è quello di sedersi in un tappetino, in ginocchio, magari a gambe incrociate sul cuscino, tenendo le ginocchia più basse rispetto alle anche.
Si consiglia di tenere la schiena dritta con il mento parallelo al pavimento, gli occhi chiusi e di prestare attenzione al proprio respiro assecondandone il ritmo, rallentandolo gradualmente, senza forzare alcunché.
L’importante è rimanere immobili, sentire il proprio respiro e il proprio battito cardiaco, e restare imperturbabili qualunque cosa accada.
Inizialmente sarà molto difficile rimanere fermi, non guardare l’ora o il telefonino, non farsi distrarre dai rumori della casa, magari resistere a un piccolo prurito o a un fastidio, si potrà avvertire il bisogno di sgranchirsi le gambe, ma si deve resistere e rimanere immobili, concentrarsi sul respiro e liberare la mente.
Sembra assurdo, ma la cosa più difficile oggi è stare fermi e immobili, “mentre tutti intorno fanno rumore”, per citare Franco Battiato.
Alcuni per favorire la meditazione ripetono un mantra, una frase costante, ossessiva, quasi ipnotica, ma ovviamente non è obbligatorio.
Sì, perché ognuno trova il suo modo, non vogliamo fornire delle istruzioni fisse, ma solo qualche suggerimento per iniziare ad approcciarsi a tali pratiche.
Inizialmente si può iniziare con cinque minuti di meditazione, per poi gradualmente aumentare, dipende sempre dal tempo che si ha a disposizione e dalle necessità di ognuno.
Cinque minuti possono sembrare pochi ma possono essere un’eternità se non si cambia posizione. Capiamo che possa suscitare qualche perplessità, ma meditare, o semplicemente stare immobili e provare a mettere in pausa i propri pensieri, può essere davvero salutare e contribuire al rilassamento.
Spesso molti dolori articolari o contratture muscolari sono causati da tensioni nervose per cui distendersi e rilassarsi può rivelarsi utile sia per lo stress fisico che per quello mentale.
Meditare non è semplice, al principio però può essere utile anche solo allontanarsi dal telefonino e da mille notifiche, ma chi ha intrapreso questa strada ha notato come la sua armonia interiore sia migliorata così come l’autocontrollo e la concentrazione.
Sì, perché meditare permette di dominare le proprie emozioni e non essere in balia di scatti d’ira, sbalzi d’umore o momenti di sconforto.
Respirazione diaframmatica
Come avrete intuito le tecniche di rilassamento sono tutte legate tra loro.
La respirazione, questa cosa così semplice e scontata, è in realtà fondamentale per il rilassamento, sia nello yoga che nella meditazione.
Spesso chi è stressato ha il diaframma contratto e questo può provocare non pochi grattacapi, oltre che essere un brutto campanello d’allarme.
Per la maggior parte del tempo non facciamo caso al processo di respirazione, ma se ci pensiamo è sempre presente, è il nostro più fedele amico.
Anche se non ci rendiamo conto il nostro corpo si autoalimenta e si autoregola, indipendentemente dalla nostra volontà, la circolazione sanguigna, il battito cardiaco, ogni cosa nel nostro organismo avviene a prescindere da noi e concorre al nostro benessere generale.
Se prestiamo attenzione alla respirazione ci rendiamo conto che, in caso di stress, sarà più affannata o accelerata, a volte potremmo perfino respirare male, quasi in apnea, piccoli respiri mozzati e convulsi, ecco, questo è indice di stress e disagio interiore, e alla lunga può creare molti problemi.
Proprio per questo, inspirare ed espirare si rivela molto importante per alleviare i sintomi dello stress.
Inspirare lentamente con il naso, liberare la mente, ed espirare col naso, ancora più profondamente e distendere i nervi, rilassare la mente, rallentare i pensieri, può aiutare davvero a calmarsi.
Ecco, questa è la classica descrizione della respirazione nelle tecniche di rilassamento ma facciamo un passo oltre e parliamo di respirazione diaframmatica, che, secondo molti, favorisce ancor più la distensione.
Questa particolare forma di respirazione consiste nel gonfiare leggermente l’addome durante l’inspirazione, per poi espirare lentamente sgonfiando l’addome, contraendo delicatamente gli addominali.
Solitamente si consiglia di procedere con un’inspirazione di cinque secondi e un’espirazione di sette secondi, comunque la seconda dev’essere sempre più lunga della prima. Una cosa molto importante: mai forzare tale processo ed essere sempre graduali e delicati, oseremo dire gentili.
La maggior parte delle persone che pratica questo tipo di respirazione, anche mentre cammina o esegue attività semplici quotidiane come lavare i piatti, ha riferito di notevoli benefici.
Mindfulness
La mindfulness è debitrice della meditazione e di alcune pratiche ascetiche del buddismo tibetano ma si differenzia da queste per vari aspetti.
Questo tipo di pratica è stata introdotta dal professore e biologo Jon Kabat-Zinn dell’Università di Medicina del Massachusetts.
Il professor Zinn fondò nel 1979 la Stress Reduction Clinic all’Università del Massachusetts in cui sviluppò le sue ricerche sulla riduzione dello stress e per il rilassamento.
Ma qual è la differenza con la meditazione?
Innanzitutto la mindfulness è più legata allo stress da lavoro e il suo scopo è il raggiungimento di una certa serenità d’animo che permetta di poter svolgere le proprie azioni quotidiane, specialmente il lavoro, in maniera più produttiva e meno dispersiva possibile.
Non ha quindi, al contrario della meditazione, nessuna connotazione mistica o religiosa, ma è una tecnica di rilassamento molto utilitarista con uno scopo ben preciso.
Questo suo stile pragmatico ha avuto molto successo negli USA prima e in Europa poi, intorno alla fine degli anni ‘90, primi anni 2000.
Per mindfulness si intende un atteggiamento mentale che coinvolge il concentrarsi sul presente in modo non giudicante. L’obiettivo è osservare i propri pensieri, emozioni e sensazioni fisiche nel momento presente senza cercare di modificarli o reagire a essi in modo automatico.
Risulta importante non essere severi con sé stessi, essere indulgenti col prossimo e per quanto possibile lasciar scivolare via ogni pensiero negativo. Con la mindfulness non si sfugge dai problemi reali ma bensì si impara a non sentirsi sopraffatti da essi, insomma cavalcare e governare l’onda e non esserne travolti.
La mindfulness, come notato da molti ricercatori, quindi consente di rilassare il corpo e lenire gli effetti dello stress, imparare a sopportare la pressione e non sentirsi oberati dal carico di lavoro.
Tale pratica è considerata la meditazione contemporanea per antonomasia, in quanto perfettamente adatta al sistema capitalistico e allo stile di vita Occidentale; un metodo di rilassamento puro e semplice, senza misticismi o teorie new-age, ma pragmatico e utile allo scopo.
Le proprietà rilassanti del CBD
Più su abbiamo visto varie tecniche di rilassamento utili per contrastare gli effetti dello stress psico-fisico.
In questo paragrafo invece vogliamo parlarvi del CBD (cannabidiolo) e delle sue riconosciute e ormai ben note proprietà rilassanti.
Il cannabidiolo può essere un valido compagno di viaggio per facilitare le tecniche elencate precedentemente, dalla meditazione allo yoga.
Ma quali sono gli effetti del CBD?
Il cannabidiolo è considerato una sostanza naturale dalle proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e soprattutto si rivela utile per lenire i sintomi dovuti allo stress.
Ricordiamo inoltre che il CBD non ha effetti psicoattivi e i suoi effetti collaterali sono davvero rari, anche se si sconsiglia solitamente di assumerlo insieme ad altri farmaci, per evitare complicazioni imprevedibili.
Come abbiamo visto in altri articoli il CBD interagisce con il nostro sistema endocannabinoide e, attivando i recettori CB1 e CB2, provoca un notevole effetto calmante, favorendo il rilassamento dell’individuo.
Non solo, il cannabidiolo viene utilizzato per placare stati d’ansia e d’angoscia anche cronici, ed è usato per trattare varie patologie psichiatriche, da forti esaurimenti nervosi ad attacchi di panico.
Il CBD quindi è un valido alleato per ristabilire l’equilibrio interiore (l’omeostasi), favorisce il rilassamento e, grazie ai suoi effetti sui recettori della serotonina, tale sostanza ha notevoli proprietà ansiolitiche.
Ultimamente molte persone tendono a preferire sostanze naturali ed evitare medicinali dai vari effetti collaterali, per cui il CBD sta riscuotendo grande successo, proprio perché del tutto naturale e dagli effetti secondari trascurabili.
Leggi anche: Il Club des Hashischins: la sua breve storia
Conclusioni
In quest’articolo abbiamo visto quattro tecniche di rilassamento, tra cui:
- yoga;
- meditazione;
- respirazione diaframmatica,
- mindfulness.
Queste tecniche sono tutte complementari tra loro e, specie le prime tre, possono far parte di una stessa modalità di rilassamento.
L’epoca attuale, così convulsa e frenetica, contribuisce ad accrescere lo stress nei lavoratori e nei cittadini di ogni genere ed età, per questo è comprensibile come molti siano interessati a queste pratiche.
Nell’ultimo paragrafo vi abbiamo parlato delle ben note proprietà rilassanti del CBD, una sostanza naturale sempre più diffusa grazie ai suoi effetti calmanti e antidolorifici.
Abbiamo visto infatti come il cannabidiolo possa favorire e rendere più semplici sia lo yoga che la meditazione e come sempre più persone stiano usufruendo dei suoi benefici.
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Speriamo di esservi stati utili, a presto su queste pagine!
Takeaways
- Praticare lo yoga può favorire l’equilibrio spirituale, la pace interiore e la serenità d’animo. Le sue tecniche di postura, respirazione e rilassamento possono ridurre lo stress, migliorare la postura e prevenire dolori muscolari e articolari.
- La meditazione offre un modo per placare i pensieri incessanti e trovare calma interiore. Praticare la meditazione regolarmente può aiutare a ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e promuovere una mente più lucida e serena.
- La respirazione diaframmatica favorisce il rilassamento del corpo e della mente. Inspirare lentamente e profondamente attraverso il naso, gonfiando leggermente l’addome, e espirare gradualmente attraverso il naso, contrarre delicatamente gli addominali, può aiutare a ridurre i sintomi dello stress e a promuovere un senso di calma.
- La mindfulness consiste nell’essere consapevoli del momento presente in modo obiettivo e non giudicante. Questa pratica permette di gestire lo stress, migliorare la produttività e mantenere la calma in situazioni stressanti, senza necessariamente adottare approcci mistici o religiosi.
- Il cannabidiolo (CBD) offre proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e ansiolitiche, senza gli effetti psicoattivi associati al THC. Integrare il CBD nelle proprie abitudini può contribuire a ridurre lo stress, alleviare l’ansia e favorire il rilassamento senza dover ricorrere a farmaci con effetti collaterali rilevanti.
Domande & Risposte
Come prevenire lo stress psico-fisico in modo naturale?
Per prevenire lo stress psico-fisico senza farmaci, si possono utilizzare diverse tecniche naturali come lo yoga, la meditazione, la respirazione diaframmatica e la mindfulness.
Che benefici offre lo yoga per contrastare lo stress?
Lo yoga offre diversi benefici per contrastare lo stress, tra cui miglioramento posturale, rilassamento psico-fisico, riduzione dei sintomi depressivi e ansiosi, e benefici sul sistema nervoso simpatico.
Quali sono le proprietà rilassanti del CBD?
Il CBD (cannabidiolo) è noto per le sue proprietà rilassanti, tra cui effetti antinfiammatori e antidolorifici, effetti ansiolitici e benefici sulla serotonina.