Il CBD fa ‘sballare’? Vediamo insieme gli effetti del cannabidiolo

Il CBD fa sballare? Vediamo insieme gli effetti del cannabidiolo | Justbob

Pubblicato il: 24/06/2024

Il cannabidiolo è una sostanza psicoattiva? Ha effetti psicotropi? Vediamo insieme come interagisce col sistema endocannabinoide

Se siete arrivati fin qui sicuramente vi state chiedendo se il cannabidiolo possa avere effetti psicotropi sull’organismo, o detto più gergalmente se il CBD faccia ‘sballare’.

Bene, in quest’articolo vedremo nello specifico cos’è il cannabidiolo, quali sono le sue proprietà e i suoi effetti, come interagisce con i recettori del sistema endocannabinoide e se ha particolari effetti collaterali sull’uomo.

Come al solito, ci teniamo a sottolineare che il nostro approfondimento ha il solo obiettivo di informarvi e soddisfare le vostre curiosità a riguardo, e non intende in alcun modo incoraggiare pratiche illecite o potenzialmente rischiose per la salute.

A questo proposito vi ricordiamo che su Justbob trovate vari prodotti a base di olio di CBD, nel più rigoroso rispetto della legislazione attuale, sia europea che italiana.

Concluse queste doverose e necessarie premesse vi lasciamo alla lettura dell’articolo, buona lettura!

Cosa si intende per cannabidiolo?

Il cannabidiolo, conosciuto anche con la sigla CBD, è una sostanza cannabinoide ricavata dalla Canapa Sativa, ed è considerato un riequilibratore naturale dell’organismo.

L’omeostasi è il processo di autoregolazione del corpo umano, fondamentale per far fronte ai continui cambiamenti esterni e interni che minacciano la stabilità fisiologica. Ecco il CBD può avere un ruolo fondamentale per garantire questo delicato e precario equilibrio.

Il CBD ha delle proprietà molto rilevanti, riconosciute scientificamente, tra cui quelle antinfiammatorie e antidolorifiche, oltre che analgesiche e antiossidanti.

Per questi motivi è sempre più utilizzato sia a scopo terapeutico che nelle industrie cosmetiche e farmaceutiche.

Il CBD si può trovare in varie forme:

  • capsule;
  • oli;
  • integratori;
  • alimenti;
  • cristalli;
  • creme, gel e lozioni.

È insapore e inodore, solitamente ha un colore verdognolo o giallo, a volte più chiaro o scuro, a seconda della sua concentrazione e dai residui vegetali presenti.

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Come il CBD interagisce col sistema endocannabinoide

Il CBD rafforza il sistema immunitario e ha importanti proprietà benefiche, ma come interagisce esattamente con il nostro organismo?

Gli esseri umani sono dotati di un sistema endocannabinoide che produce da solo cannabinoidi senza alcun apporto esterno, come:

  • l’anandamide (AEA);
  • 2-arachidonoilglicerolo (2-AG).

Il primo è stato scoperto nel 1992, in sanscrito significa ‘beatitudine’ ed è responsabile dell’omeostasi, del sistema di ricompensa e di piacere.

Ma non solo, l’anandamide contribuisce a ridurre le infiammazioni, a ridurre la percezione del dolore e sembrerebbe essere anche un naturale e potente regolatore dell’umore.

Il secondo endocannabinoide, detto 2-AG, invece è legato indissolubilmente all’anandamide ed è responsabile anch’esso del rafforzamento del sistema immunitario e dei processi di omeostasi, lavorando in sinergia con gli altri endocannabinoidi.

Entrambi questi endocannabinoidi inoltre influiscono sul senso di sazietà e sul ciclo di sonno/veglia; la loro produzione varia da persona a persona e dipende dalla dieta, dall’esercizio fisico, dal metabolismo e dal sonno.

Gli enzimi come le idrolasi dell’ammide degli acidi grassi (FAAH) e le lipasi acide del monoacilglicerolo (lipasi MAG), si assicurano che gli endocannabinoidi vengano utilizzati correttamente, e li scompongono quando non sono più necessari.

Il sistema endocannabinoide (conosciuto anche come ECS) è composto dai recettori CB1 e CB2 che recepiscono e trasmettono tutte le informazioni fornite dai cannabinoidi interni ed esterni (come i fitocannabinoidi) innescando il processo.

Ecco, gli effetti del CBD sul nostro organismo dipendono da questo processo che abbiamo appena visto certo, la faccenda è un po’ tecnica, ma speriamo di essere stati chiari.

Numerose piantine di cannabis in una piantagione rigogliosa | Justbob

Qual è lo status legale del CBD?

Nel 2017 il cannabidiolo è stato dichiarato non tossico dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e, due anni più tardi, l’OMS, lo ha rimosso dalle sostanze stupefacenti, bensì ponendo in evidenza le sue rilevanti e importanti proprietà utilizzabili in ambito medico.

In Italia la situazione legale del CBD non è ancora ben definita, come abbiamo visto in un precedente articolo, il decreto del Ministro della Sanità, Orazio Schillaci, è stato ribaltato dal TAR, ma vi invitiamo a tenervi costantemente aggiornati, perché la materia può cambiare da un momento all’altro.

Però, stando alle norme attuali, nel nostro paese, è ancora vigente la legge 242 del 2016 che legalizzò coltivazione e commercializzazione della cannabis light.

Ma quando in Italia si può parlare di cannabis legale?

L’importante è che il prodotto non superi la soglia dello 0,6% di THC per la coltivazione e dello 0,5% per la vendita.

Cosa dice invece la legislazione europea a proposito di CBD?

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, il 19 novembre 2020, ha emesso un’importante sentenza che consente la commercializzazione del cannabidiolo in territorio europeo ma il prodotto non deve superare lo 0,3% di THC.

Cosa dice la ricerca medica a proposito?

Il cannabidiolo è dotato di notevoli proprietà benefiche per il nostro organismo e per questo è sempre più impiegato in ambito medico; il CBD infatti ha proprietà:

  • antidolorifiche;
  • antinfiammatorie;
  • antiemetiche;
  • antiossidanti.

Inoltre, come se non bastasse, il cannabidiolo:

  • rafforza il sistema immunitario;
  • può regolare il ciclo sonno/veglia;
  • stimola l’appetito;
  • attenua stati d’ansia e di angoscia anche rilevanti.

Ricerche recenti hanno studiato come il CBD sia utile anche nel trattare dipendenze da stupefacenti, epilessia e psicosi.

Gli studi sul CBD e il suo utilizzo in campo terapeutico per curare o alleviare sintomi di varie patologie sono ancora in fase di definizione, per cui vi promettiamo di tenervi aggiornati sulle scoperte più recenti.

Possibili effetti collaterali del cannabidiolo?

Il CBD è relativamente sicuro per l’uomo infatti è stato dichiarato non tossico dalle maggiori istituzioni sanitarie mondiali ma gli effetti che può provocare variano a seconda della persone.

Per esempio, la somministrazione di cannabidiolo viene sconsigliata a soggetti che stanno già intraprendendo altre terapie farmacologiche, proprio perché il CBD potrebbe interferire con altri medicinali e causare effetti collaterali indesiderati e imprevedibili.

Tra gli effetti secondari, seppur rari, riportiamo:

  • bocca secca;
  • ipotensione arteriosa;
  • diarrea;
  • inappetenza;
  • alterazioni dell’umore;
  • stordimento e sonnolenza.

Il CBD inoltre può essere dannoso per il fegato e la sua assunzione è sconsigliata a donne in gravidanza o in allattamento.

Ma non solo, solitamente si raccomanda di non utilizzarlo prima di mettersi al volante o durante lavori pericolosi per via dei suoi effetti rilassanti e sedativi che in certi soggetti possono sfociare in sonnolenza e letargia.

Come sempre invitiamo chiunque sia interessato a prodotti del genere di consultare il proprio medico, soprattutto per evitare interferenze con altri farmaci, e di assicurarsi che i prodotti a base di CBD siano provvisti di un ‘certificato di autenticità’.

Hippy euforici ballano durante un festival musicale | Justbob

Cosa intendiamo per ‘sballo’?

Eccoci arrivati alla domanda fulcro del nostro articolo:
insomma, il cannabidiolo, può far ‘sballare’?

Prima è meglio mettersi d’accordo su cosa intendiamo per sballo.

In modo colloquiale, specie nel linguaggio giovanile, si definisce ‘sballo’ un particolare stato euforico ed eccitazione derivato dall’assunzione di sostanze stupefacenti che alterano la comune percezione sensoriale.

Ma quali sono gli effetti più comuni dello sballo indotto dalla cannabis?

  • Buonumore e loquacità;
  • aumento dell’appetito;
  • riflessioni ‘profonde’;
  • aumento della creatività (o percezione di essere più fantasiosi);
  • riduzione dei freni inibitori;
  • aumento della socialità;
  • amplificazione sensoriale (tatto, udito, gusto, udito e vista, si acuiscono, o almeno, si percepisce tale sensazione).

Quando si parla di effetti delle cosiddette droghe leggere è meglio distinguere tra:

  • sballo fisico: notevole rilassamento che può diventare vero e proprio stordimento. sensazione di sollievo corporeo e distensione nervosa. In questi casi si parla di ‘sindrome del couch-lock’, ossia quella sorta di torpore e di apatia che fa ‘sprofondare’ sul divano chi assume lo stupefacente;
  • sballo cerebrale: chi assume la sostanza eccitante è investito da un flusso interminabile di pensieri, la sua energia cognitiva aumenta e il soggetto avverte una sensazione di iperstimolazione e iperattività mentale.

Il CBD può far ‘sballare’ chi lo assume?

Eccoci finalmente al punto più importante per noi in questa sede: il CBD fa sballare?

È bene essere chiari su questo aspetto: il CBD non ha alcun effetto psicoattivo, nè psicotropo.

Il cannabidiolo infatti interagisce con i recettori CB1 del sistema endocannabinoide ma in modo indiretto. Più precisamente il CBD limita la produzione dell’enzima che scompone l’anandamide cosicché questo endocannabinoide resti in circolo nell’organismo.

Grazie a questo processo il cannabidiolo impedisce al THC di legarsi ai recettori CB1, attenuando i suoi effetti. Per questo motivo il CBD potrebbe perfino placare i cosiddetti ‘bad trip’, ovvero esperienze negative causate dalla marijuana, rilassando il soggetto in preda a panico o agitazione.

Il CBD insomma ha notevoli e riconosciuti effetti calmanti e rilassanti, ma nessun effetto stupefacente, non altera in alcun modo la percezone, e quindi no, non provoca alcun sballo, anzi può attenuarlo!

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Conclusioni

Eccoci arrivati al termine di questo viaggio alla scoperta delle proprietà del CBD e dei suoi effetti. Sempre più persone, abbiamo visto, sono incuriosite dal cannabidiolo specie per via dei suoi effetti calmanti e rilassanti, per cui ci è sembrata cosa utile fare un po’ di chiarezza sulla questione.

Molti cercano antidolorifici e antinfiammatori, ma anche prodotti in grado di rilassare i nervi e attenuare lo stress, il più naturali possibili, senza additivi chimici artificiali e soprattutto privi di effetti secondari negativi e indesiderati.

Il CBD sembra soddisfare questa richiesta di mercato sempre più in voga tra i consumatori.

Ma un timore diffuso sul cannabidiolo è il seguente: il CBD fa sballare?

E, a questo dilemma, noi abbiamo tentato di rispondere.

Bene, esplorando come il CBD agisce sui recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide, grazie al lavoro di ricercatori accreditati, abbiamo potuto concludere che no, il CBD non induce nessun effetto sballo in chi lo assume, anzi!

Infatti il cannabidiolo è usato perfino per limitare e inibire gli effetti psicoattivi e psicotropi del THC.

Inoltre abbiamo elencato i possibili effetti collaterali negativi del CBD, ma anche quelli benefici, utili in campo medico, e la legislazione che regola la sua vendita e il suo impiego.

Vi ringraziamo per l’attenzione e speriamo di aver soddisfatto la vostra curiosità; prima di lasciarvi però vi raccomandiamo di rispettare sempre le norme vigenti e avere sempre molta prudenza quando vi approcciate a pratiche simili.

Ci auguriamo di rivedervi presto su Justbob e vi invitiamo a dare un’occhiata al nostro shop in cui potrete trovare numerosi prodotti di CBD a base rigorosamente di cannabis legale.

Takeaways

  • Il cannabidiolo (CBD) è una sostanza cannabinoide derivata dalla Canapa Sativa, ritenuta un riequilibratore naturale dell’organismo, nonché priva di effetti psicoattivi.
  • Il CBD interagisce con i recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide in modo indiretto, limitando la produzione dell’enzima che scompone l’anandamide, un endocannabinoide fondamentale per l’omeostasi e il benessere fisiologico.
  • Il sistema endocannabinoide regola diversi processi fisiologici, tra cui l’appetito, il sonno, la percezione del dolore e dell’umore, ed è coinvolto anche nella risposta immunitaria.
  • Il CBD è ampiamente impiegato per le sue proprietà antinfiammatorie, analgesiche, antidolorifiche e antiossidanti, trovando applicazioni terapeutiche, cosmetiche e farmaceutiche.
  • Contrariamente a quanto si possa pensare, il CBD non provoca alcun tipo di “sballo” o effetti psicotropi, ma al contrario può attenuare gli effetti psicoattivi del THC, e ha notevoli effetti calmanti e rilassanti.

Domande & Risposte


Quali sono le proprietà del cannabidiolo?

Il cannabidiolo ha diverse proprietà benefiche, tra cui antinfiammatorie, antidolorifiche, analgesiche, antiossidanti e calmanti. È utilizzato sempre più spesso a fini terapeutici e nella produzione di cosmetici e farmaci.

Qual è lo status legale del CBD?

Il cannabidiolo è stato dichiarato non tossico dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2017 e rimosso dalle sostanze stupefacenti nel 2019. Le normative variano da paese a paese, ma in generale, il CBD è legale in molti paesi, purché rispetti determinate soglie di THC.

Il cannabidiolo è una sostanza psicoattiva?

No, il cannabidiolo non è una sostanza psicoattiva. Non ha effetti psicotropi e non induce sballo.