Cosa si intende per “sugar leaves” di marijuana? (E perché se ne parla così tanto)

Cosa si intende per sugar leaves di marijuana (e perché se ne parla così tanto) | Justbob

Pubblicato il: 08/10/2024

Scopri tutti i segreti delle “sugar leaves” di cannabis, le loro caratteristiche e proprietà e, se ci sono, i possibili effetti indesiderati

Eccoci di nuovo a parlarvi di un altro affascinante aspetto relativo all’universo cannabis.

Il tema, come sapete bene, è così vasto da sembrare infinito; insomma, non si smette mai di imparare!

E, finché ci saranno nuove informazioni, domande e curiosità, noi di Justbob continueremo a soddisfare ogni vostro dubbio riguardo lo sterminato campo della marijuana!

Oggi, per l’appunto, vi racconteremo che cosa sono le “sugar leaves”, che può essere tradotto in italiano con “foglie zuccherose” o forse sarebbe meglio dire “resinose”, ma non vogliamo anticiparvi nulla, più in là vedremo perché.

Quest’argomento sta suscitando molto interesse e noi, come al solito, tenteremo di fare chiarezza e dissipare ogni vostra perplessità a riguardo, con il solito linguaggio chiaro e immediato, senza indugiare troppo.

Prima di iniziare però vi ribadiamo come sempre che con questo nostro scritto non vogliamo assolutamente incoraggiarvi a intraprendere pratiche illecite, tutt’altro!

Justbob vi invita a rispettare tutte le leggi vigenti che si occupano di cannabis e ad attenervi scrupolosamente a esse.

Insomma, siate prudenti e adoperate massima cautela!

A questo proposito vi ricordiamo infine che sul nostro shop potete acquistare prodotti rigorosamente leciti e consentiti dalla legge a base di canapa legale tra cui l’olio di CBD.

Bene, grazie dell’attesa, ora possiamo partire!

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Che cosa sono le “sugar leaves” di cannabis?

Nel mondo degli appassionati di canapa, specie quello anglosassone, le sugar leaves stanno attirando molta curiosità, ma cosa sono di preciso? E che c’entra lo zucchero con l’erba?

Il dubbio è presto chiarito: le cosiddette “foglie zuccherose”, come si direbbe in italiano, sono componenti della pianta di cannabis, spesso sottovalutate ma ricche di potenzialità.

Queste piccole foglie sono visibili intorno ai germogli, facilmente riconoscibili perché ricoperte totalmente di tricomi.

Sì, ma che c’entra lo zucchero, direte voi?

Il rivestimento di tricomi dona loro un aspetto zuccherino, come se fossero spolverate da un generoso strato di zucchero a velo, ecco svelato l’arcano!

È utile specificare però che esse sono più piccole rispetto alle tipiche “foglie a ventaglio” della cannabis.

Infatti queste foglie particolari si sviluppano intorno ai fiori e sono ricche di tricomi, le strutture ghiandolari che producono resina.

E, sebbene siano meno potenti dei boccioli stessi, contengono comunque quantità significative di cannabinoidi e terpeni.

Ma facciamo un rapido ripasso, non vogliamo dare nulla per scontato, per cui è meglio rammentare che cosa sono tricomi, cannabinoidi e terpeni e in che misura siano presenti in queste foglioline così peculiari:

  • tricomi, sono minuscole ghiandole che producono e immagazzinano i principali composti attivi della cannabis, come il THC e il CBD. Nelle sugar leaves, i tricomi possono essere meno densi rispetto ai germogli, ma sono comunque presenti in quantità apprezzabili;
  • cannabinoidi, le “foglie zuccherose” contengono THC (tetraidrocannabinolo), il principale composto psicoattivo della cannabis, e CBD (cannabidiolo), noto per le sue proprietà terapeutiche. La concentrazione di questi cannabinoidi nelle sugar leaves è inferiore rispetto ai boccioli, ma sufficiente per vari utilizzi;
  • terpeni, questi composti aromatici conferiscono alla cannabis il suo caratteristico profumo e possono avere effetti sinergici con i cannabinoidi, migliorando l’esperienza complessiva dell’uso di cannabis.

tricomi ben riconoscibili in piantina di cannabis, con sugar leaves ben visibili | Justbob

Quali sono le proprietà delle “sugar leaves” e i loro possibili impieghi?

Queste foglie così ricche di tricomi hanno caratteristiche uniche che le rendono utili nonostante la loro potenza inferiore rispetto ai bud principali. Le proprietà principali includono:

  • aromi e flavonoidi, i terpeni contribuiscono agli aromi distintivi della cannabis, che possono variare dal dolce e fruttato al terroso e speziato;
  • versatilità, grazie alla presenza di tricomi, possono essere utilizzate in molteplici modi, dai prodotti commestibili agli estratti concentrati;
  • effetti terapeutici, le foglie contengono cannabinoidi che possono offrire sollievo da dolore, infiammazione e altre condizioni mediche, sebbene in misura minore rispetto ai fiori.

Ma vediamo più nel dettaglio i possibili utilizzi, almeno nei paesi in cui ciò è consentito:

  • produzione di edibili, le sugar leaves possono essere utilizzate per preparare prodotti commestibili come brownies, biscotti, burro di cannabis e olio infuso. La decarbossilazione è un passaggio fondamentale in questo processo, poiché attiva i cannabinoidi presenti nelle foglie;
  • estrazione di kief, ovvero una polvere ricca di tricomi che può essere estratta dalle foglie setacciandole. Il kief, nei paesi in cui ciò è permesso, può essere utilizzato per l’hashish, o incorporato in altri prodotti di cannabis. Questo metodo è semplice e non richiede attrezzature complesse, rendendolo accessibile, nei paesi in cui è legale, anche a molti coltivatori domestici;
  • vaporizzazione, si tratta di un metodo meno irritante per la gola rispetto al fumo. Infatti permette di sfruttare i cannabinoidi senza gli effetti nocivi della combustione. La vaporizzazione, nelle nazioni in cui queste sostanze sono permesse, è considerata una delle modalità di consumo più salutari per chi utilizza cannabis;
  • produzione di hashish, ove tale pratica è legale, le sugar leaves possono essere utilizzate per produrre hashish attraverso metodi di estrazione con ghiaccio secco o acqua ghiacciata. Questi metodi separano i tricomi dalle foglie, producendo un concentrato potente e privo di solventi;
  • tè alla cannabis, per questo impiego è necessaria la decarbossilazione delle foglie prima dell’infusione in acqua calda. Negli stati in cui la legislazione lo consente, questa particolare bevanda offre un modo discreto di assumere cannabinoidi, senza attirare sguardi indiscreti.

I potenziali effetti benefici e quelli negativi delle “foglie zuccherose”

Negli stati in cui la legge lo consente, l’uso delle sugar leaves, come qualsiasi altro prodotto a base di cannabis, può essere “croce e delizia”.

Ma vediamo insieme quali sono i potenziali effetti positivi utili soprattutto in ambito terapeutico:

  • rilassamento, i cannabinoidi presenti possono aiutare a distendere i nervi, tranquillizzarsi e ridurre lo stress. Questo effetto è particolarmente utile per chi soffre di ansia o tensione, ma sempre sotto il controllo medico;
  • sollievo dal dolore, le proprietà analgesiche del THC e del CBD possono placare intense sofferenze, stati infiammatori e altri disturbi fisici;
  • aumento dell’appetito, molti test hanno dimostrato come sviluppi la cosiddetta “fame chimica”, utile per coloro che soffrono di disturbi alimentari o sono in trattamento chemioterapico;
  • proprietà antinfiammatorie, il CBD per esempio ha proprietà antinfiammatorie riconosciute e dimostrate che possono aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore associato a varie condizioni mediche.

Ovviamente, scusate se lo ribadiamo, parliamo di usi della cannabis a scopo medico, nei paesi in cui ciò è consentito; ma anche laddove è permesso, è raccomandata una prescrizione medica di uno specialista.

Insomma, occorre estrema prudenza e improvvisarsi terapisti o auto-prescriversi qualcosa non è mai una scelta saggia.

Ma veniamo al tasto dolente, vediamo gli effetti secondari negativi, imprevisti e indesiderati, della cannabis:

  • ansia e paranoia;
  • problemi respiratori, fumare le sugar leaves, anche se prive di THC, come qualsiasi materiale vegetale, può irritare le vie respiratorie e causare problemi a lungo termine. Teoricamente la vaporizzazione potrebbe essere un’alternativa meno dannosa in tal senso;
  • vertigini, nausea e disorientamento;
  • interazioni farmacologiche, i cannabinoidi possono interagire con altri farmaci, alterando la loro efficacia o causando effetti collaterali indesiderati. Per questo motivo, anche nelle nazioni in cui è consentito dalla legge, è sempre consigliabile consultare un medico prima di utilizzare prodotti a base di cannabis, specialmente se si assumono altri farmaci.

una piantina di marijuana ricca di tricomi | Justbob

Le ultime ricerche sugli effetti antidolorifici della cannabis

Ma quali sono le ultime novità scoperte dai ricercatori sulle proprietà antidolorifiche della cannabis?

Sappiamo ormai come gli endocannabinoidi, le molecole prodotte naturalmente dall’organismo, interagiscano con i recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide, modulando la percezione del dolore.

Bene, studi recenti confermano che i cannabinoidi possono ridurre efficacemente l’allodinia e l’iperalgesia, forme di dolore neuropatico spesso resistenti ai trattamenti tradizionali.

Infatti, il recettore CB1, presente in aree chiave del sistema nervoso centrale, svolge un ruolo cruciale nel mediare l’effetto analgesico dei cannabinoidi.

Inoltre, i recettori CB2, localizzati principalmente nel sistema immunitario, contribuiscono all’effetto antinfiammatorio e immunosoppressivo, riducendo il dolore cronico.

La cannabis, utilizzata da millenni per le sue proprietà terapeutiche, oggi con non mai, è oggetto di numerosi studi che ne esplorano le basi molecolari e i potenziali benefici clinici.

La ricerca ha identificato composti come il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD) che, attraverso la loro azione sui recettori endocannabinoidi, possono offrire sollievo dal dolore senza gli effetti collaterali severi degli oppioidi.

Ma non solo, l’interazione tra cannabinoidi esogeni e endogeni suggerisce nuovi approcci terapeutici per gestire condizioni croniche debilitanti come il dolore neuropatico e la fibromialgia.

In conclusione, il sistema endocannabinoide rappresenta una promettente area di ricerca per lo sviluppo di nuove terapie analgesiche, offrendo speranza a chi soffre di dolore cronico e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

Tali ricerche, seppur ci sia grande ottimismo, sono ancora in fase di definizione ma sarà nostra premura tenervi aggiornati sulle ultime scoperte.

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Conclusioni

Eccoci arrivati alla fine del nostro approfondimento sulle “sugar leaves”, altrimenti dette “foglie zuccherose” o “resinose”.

In quest’articolo abbiamo analizzato nello specifico che cosa sono, le loro caratteristiche e proprietà, i potenziali effetti collaterali e i possibili usi in ambito terapeutico.

L’universo cannabis è infinito, non si smette mai di imparare e anche noi scopriamo di continuo sempre qualche novità o qualche ultima tendenza in voga.

Aggiornarvi, fornirvi informazioni e notizie sempre nuove, per noi è sempre un grande piacere. E, finché ci sarà qualcosa da raccontare, potete stare sicuri che saremo pronti a soddisfare ogni vostra curiosità sul mondo della marijuana light.

Però, cari appassionati, vi ricordiamo come sempre che Justbob vi invita a rispettare le normative vigenti in fatto di cannabis, perciò vi consigliamo sempre massima cautela e prudenza per non incorrere in sanzioni di alcun tipo.

Noi siamo qui solo per informarvi e non vogliamo in alcun modo promuovere nessuna pratica illecita.

Bene, detto questo, speriamo che l’articolo vi sia piaciuto, e di rivedervi presto su queste pagine!

Takeaways

  • Le “sugar leaves” sono piccole foglie di cannabis ricoperte di tricomi, che le fanno sembrare zuccherate. Sono meno potenti dei germogli ma contengono comunque cannabinoidi e terpeni.
  • Queste foglie sono aromatiche grazie ai terpeni e contengono cannabinoidi con potenziali effetti terapeutici, come il sollievo dal dolore e dall’infiammazione.
  • Le sugar leaves possono essere utilizzate per creare edibili, estrarre kief, vaporizzare, produrre hashish e preparare tè alla cannabis.
  • Possono offrire rilassamento, sollievo dal dolore, aumento dell’appetito e proprietà antinfiammatorie, particolarmente utili in ambito terapeutico nei paesi in cui è legale.
  • Possono causare ansia, paranoia, problemi respiratori, vertigini, nausea e interazioni farmacologiche. È fondamentale consultare un medico prima dell’uso, specialmente se si assumono altri farmaci.

FAQ

Che cosa sono le sugar leaves di cannabis?

Le sugar leaves sono piccole foglie di cannabis ricoperte di tricomi, che le fanno sembrare zuccherate. Sono meno potenti dei germogli ma contengono comunque quantità significative di cannabinoidi e terpeni.

Quali sono le proprietà delle sugar leaves e i loro possibili impieghi?

Le sugar leaves hanno proprietà aromatiche e contengono cannabinoidi con effetti terapeutici. Possono essere usate per creare edibili, estrarre kief, vaporizzare, produrre hashish e preparare tè alla cannabis.

Quali sono i potenziali effetti benefici e quelli negativi delle sugar leaves?

I potenziali effetti benefici includono rilassamento, sollievo dal dolore, aumento dell’appetito e proprietà antinfiammatorie. Gli effetti negativi possono includere ansia, paranoia, problemi respiratori, vertigini, nausea e interazioni farmacologiche.