Modificato il: 23/10/2023
Canapa come carburante: è possibile o si tratta un un’utopia? Ecco che cosa dicono le ricerche
Solitamente si sente parlare di cannabis e cannabis light per quanto riguarda gli effetti delle loro sostanze sull’uomo, ma già da tempi lontani queste piante sono state utilizzate anche per realizzare prodotti e materiali con altri scopi.
Oltre che per produrre olio di CBD, hashish e farmaci, la canapa viene coltivata anche per produrre tessuti, materiali per l’edilizia, materiali plastici… e poi si può sfruttare la canapa come carburante.
Sì, hai capito bene.
Da questa pianta molto versatile è possibile ricavare anche l’etanolo e il biodiesel.
Qui puoi scoprire come si producono queste sostanze, su quali motori possono essere utilizzate e quali sono i vantaggi di utilizzarli e sostituirli al carburante che utilizziamo abitualmente.
Come si producono i biocarburanti dalla canapa?
Per capire come ricavare l’etanolo e come produrre biodiesel dalla canapa occorre partire da due parti differenti della pianta.
Il biodiesel viene ricavato dai semi della pianta di cannabis, mentre l’etanolo dai succhi e dagli oli ottenuti dai gambi.
L’etanolo, più precisamente, viene prodotto o tramite fermentazione della canapa o tramite pirolisi, mentre il biodiesel dalla lavorazione dell’olio dei semi (ogni seme possiede una quantità di olio pari al 35% del suo peso).
Quando si decide di coltivare la canapa legale per estrarre i biocarburanti, quindi, è possibile ricavare entrambi i prodotti dalla stessa piantagione.
Ma quali sono i vantaggi di produrre e utilizzare questi prodotti?
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Vantaggi e proprietà dell’etanolo di canapa e del biodiesel: ecco di quali si tratta
Utilizzare la canapa come carburante sotto forma di etanolo o biodiesel ha davvero tanti vantaggi, sia dal punto di vista del rispetto dell’ambiente che della salute dell’uomo e son solo.
I principali sono questi:
- Assenza di zolfo
- Assenza di cattivo odore
- Non inquina
- 3 volte meno infiammabile
- Sviluppa energia a livelli di calore più bassi rispetto ai derivati del petrolio
Se oggi tutti i mezzi di trasporto utilizzassero i carburanti ricavati dalla canapa, quindi, i cambiamenti sarebbero notevoli.
Pensa alla questione olfattiva.
In quante città ti è capitato di sentire uno sgradevole odore di gas di scarico delle auto da far venire mal di testa?
Sicuramente tantissime.
Ecco, utilizzare etanolo e biodiesel di canapa sarebbe un toccasana anche da questo punto di vista.
Alcuni studi, invece, sostengono che già dopo qualche anno si potrebbe riscontrare una diminuzione delle patologie riconducibili all’inquinamento atmosferico.
Insomma, il fatto che il carburante ricavato dalla canapa non inquini ha effetti positivi sotto vari punti di vista: rispetta la salubrità dell’aria (e di conseguenza dell’acqua), dei terreni e dell’uomo.
Ma per utilizzare questi carburanti è necessario essere dotati di motori particolari o possono essere utilizzati su qualsiasi auto o mezzo?
Canapa come carburante: dove si può utilizzare?
Davanti a tutti i vantaggi elencati nel paragrafo precedente, è possibile che ti stia chiedendo se i biocarburanti della cannabis o della canapa light possano essere utilizzati per alimentare qualsiasi motore o se prima del loro utilizzo occorrerà apportare qualche modifica.
Nessuna modifica!
L’etanolo della canapa può essere utilizzato su qualsiasi motore, ma c’è di più, è anche in grado di garantire prestazioni superiori rispetto a quelle ottenute con il carburante derivato dal petrolio.
I motori sui quali è possibile utilizzare l’etanolo e il biodiesel ricavati dalla canapa, quindi, sono sia quelli delle comuni automobili che quelli più sofisticati di navi e aerei.
Ma non solo.
Possono essere utilizzati anche per alimentare centrali termo-elettriche, gruppi elettrogeni e impianti aziendali, garantendo il funzionamento ottimale.
A dimostrare quanto appena detto ci sono dei test, tra i quali alcuni svolti in Europa per circa vent’anni.
Questi dimostrano che non solo i carburanti ricavati dalla canapa sono perfetti per essere utilizzati sui normali motori, ma ne allungano addirittura la durata in quanto hanno delle proprietà lubrificanti.
Dunque la maggior resa con la conseguente diminuzione dei consumi e la necessità di effettuare meno manutenzione, rendono i biocarburanti della canapa anche una soluzione decisamente più economica!
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Per concludere.
Come hai potuto leggere i biocarburanti ricavati dalla canapa sono una risorsa decisamente valida, che può sostituire a pieno titolo i carburanti ricavati dal petrolio altamente inquinanti che oggi utilizziamo quotidianamente.
L’abbondanza della canapa sativa a livello mondiale e la sua facile coltivazione, inoltre, rendono questa pianta una materia prima perfetta per sostituire le scorte di petrolio che presumibilmente, continuando con questo livello di consumi, si potrebbero esaurire attorno al 2050.
L’etanolo ricavato dalla canapa, infatti, proprio come avviene con i carburanti che utilizziamo oggi, può essere prodotto in grandi quantità per creare delle scorte da distribuire a livello mondiale, senza alcun problema di deterioramento.
Insomma, quello ricavato dalla canapa può essere un carburante a tutti gli effetti e, probabilmente con lo scarseggiare delle risorse petrolifere non sarà più un’utopia, ma una soluzione reale che farà del bene sia all’ambiente che all’uomo.
Detto questo, se sei appassionato di canapa legale e ami collezionare anche i suoi derivati, ti invitiamo a visitare il nostro shop.
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