Le 6 varietà di cannabis più adatte per i climi freddi

Modificato il: 05/02/2024

Derivano da cultivar cresciute in territori dalle temperature rigide e hanno caratteristiche uniche per resistenza e velocità di fioritura

Il clima è un aspetto fondamentale per la coltivazione della cannabis. I professionisti autorizzati in Italia alla produzione di marijuana legale, e quelli che coltivano cannabis nei Paesi esteri nei quali è consentito, sanno bene quanto questa pianta sia sensibile al freddo: allo stesso tempo, esistono varietà in grado di resistere senza troppo tempo anche a climi freddi o temperati.

La genetica è la chiave per la coltivazione outdoor nei territori esposti a gelate e freddo intenso: le rigide condizioni climatiche non spaventano alcune cultivar che provengono da paesi come Russia o regioni glaciali come la Siberia.

Come sappiamo, la coltivazione outdoor consente di risparmiare su luci ed altre attrezzature, sfruttando al contempo i benefici dell’esposizione al sole: per ovviare a condizioni non sempre favorevoli, bisogna conoscere quali sono le varietà adatte a essere coltivate in esterno.

Quali fattori considerare quando si coltiva cannabis in un clima freddo

Ci sono alcuni fattori da prendere in considerazione quando si decide di coltivare la canapa o canapa light in climi freddi o temperati.

Temperatura: le piantine di cannabis soffrono il caldo, ma ancor di più il freddo. Al di sotto dei 15° C ne risente il metabolismo, che rallenta andando a influire sui processi biochimici; l’assorbimento dei nutrienti è ridotto, con conseguenze negative sul raccolto. Le gelate nella fase di germinazione rischiano di far morire le piantine, mentre nella fase di maturazione compromettere la produzione di buds.

Intemperie: vento e pioggia possono spezzare i rami delle piantine e compromettere un intero raccolto. Ecco perché quando si decide di coltivare all’esterno non bisogna trascurare se pioggia e vento sono fenomeni frequenti oppure no.

Umidità: freddo ed eccesso di umidità possono far ammuffire o marcire le cime delle piantine. Se si vuole coltivare outdoor, scegliere una varietà resistente ai danni dell’umidità, oltre ad alcune accortezze nella cura delle piante, può limitare i problemi.

Per avere buoni raccolti in clima rigidi, dunque, occorre prestare attenzione a questi fattori, controllando di frequente i parametri in modo da non compromettere il raccolto.

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Quali sono le caratteristiche delle varietà resistenti al freddo?

I cultivar più resistenti ai climi freddi fanno parte dei derivati dal genere Ruderalis, che cresce in regioni climatiche dalle temperature rigidissime, come Russia, Siberia e alcune territori della Cina: per essere più precisi, nelle regioni che si collocano non oltre i 50° Nord.
Si tratta di una varietà autofiorente, ossia che fiorisce senza lo stimolo della variazione del fotoperiodo.

Tuttavia, anche diverse varietà del genere Indica si prestano alle coltivazioni in regioni fredde, così come ibridi che combinano caratteristiche dell’uno e dell’altro cultivar: le varietà “veloci”.

Cannabis per i climi freddi: le 6 varietà migliori

Vediamo ora quali sono le 6 varietà più adatte a essere coltivate in regioni dal clima rigido.

Blue Cheese

Varietà che combina le peculiarità dei ceppi Original Cheese e Oregon Bluberry Blend, è adatta a regioni con estati non troppo lunghe. Fiorisce in circa 9 settimane e può garantire aromi particolari. La raccolta si aggira sui 500 grammi per pianta. Il trasferimento all’aperto è consigliato quando le gelate sono terminate.

Northen Lights

Si tratta di una cultivar a prevalenza indica ben conosciuto dai coltivatori professionisti, perfetta per le temperature più diverse, anche quelle più rigide, per via dei tanti incroci a cui è stato sottoposto. Resiste al vento, resiste alle malattie e ha una resa eccellente: ecco perché finisce di diritto tra le varietà migliore per i climi freddi.

Critical

Discendente delle varietà Afghan e Skunk, la varietà Critical è forte, presenta aromi eccellenti e garantisce raccolti abbondanti. Fa parte della “famiglia” anche la BCN Critical XXL, una selezione ancora più resistente grazie all’incrocio tra i semi di Critical Mass e cloni di Critical + e Critical Bilbo.

Kush e Special Kush

Altra cultivar in grado di adattarsi ai climi più diversi. Originaria delle montagne dell’Hindu Kush, questa varietà è a prevalenza indica e offre buoni risultati in termini di produzione e resistenza alle intemperie. Ottimo l’aroma, tra legno e agrumi. Lo Special Kush è un derivato della famiglia che può offrire raccolti di circa 500 grammi per pianta.

Purple Lemonade Auto

Varietà a prevalenza indica, fiorisce in circa 9 settimane e si caratterizza per i terpeni agli agrumi dolci. Anche questo cultivar resiste molto bene ai climi rigidi e non teme né le intemperie come vento e pioggia né gli insetti e patogeni.

White Widow

Concludiamo con una varietà ben conosciuta dagli esperti, eccezionale per resistenza al freddo e all’umidità: la White widow. 

Proprio la sua resistenza senza eguali a permettere anche ai coltivatori meno esperti di ottenere buoni risultati in termini di raccolta e di qualità del prodotto. Ecco perché è una varietà particolarmente apprezzata: unisce semplicità di coltivazione a caratteristiche di resistenza rare.

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In conclusione

Così come esistono varietà in grado di resistere al caldo, esistono varietà di cannabis più indicate a essere coltivate in climi freddi, che derivano perlopiù dal genere Ruderalis e sono in prevalenza autofiorenti, ma non mancano ibridi come le varietà fast e alcune varietà femminizzate a prevalenza indica.

La genetica è l’aspetto più importante da prendere in considerazione quando si sceglie la varietà da coltivare in regioni dal clima rigido: in combinazione con alcune accortezze, è possibile ottenere ottimi raccolti anche in territori dove il freddo si fa sentire per diversi mesi l’anno.

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