Modificato il: 08/08/2024
Tutto ciò che devi sapere sulle carenze nutritive della pianta di cannabis
I coltivatori di marijuana e di erba legale sanno bene che identificare le carenze nutritive della cannabis sia indispensabile per garantire la sopravvivenza delle piantine. Diagnosticare precocemente i sintomi delle malattie e delle carenze della marijuana aiuta gli agricoltori ad avere un buon raccolto e a non veder morire le loro piante, ottenendo dei prodotti, come l’hashish CBD, di ottima qualità.
Non solo: bisogna essere in grado non solo di individuare i segni negativi ma anche di riportare la cannabis in salute.
Sei attanagliato dai dubbi e vorresti sapere tutto a riguardo? stai leggendo l’articolo giusto: oggi vogliamo esporti le principali carenze dell’erba light e spiegarti come riconoscerle con una sola occhiata.
Quali sono i nutrienti di cui potrebbe essere carente la cannabis light?
Le piante di cannabis, per poter sopravvivere, devono nutrirsi delle sostanze presenti nel terreno o nell’acqua di irrigazione nelle giuste quantità. Sviluppano malattie, o un blocco dei nutrienti, quando le seguenti sostanze nutritive sono assenti o presenti in misura insufficiente (come la maggior parte delle volte), o ci sono degli eccessi:
i macronutrienti, ovvero Azoto, Fosforo e Potassio (NPK),
magnesio,
calcio,
ferro,
rame,
boro,
zolfo,
zinco,
molibdeno,
manganese,
silicio.
Se le piantine di cannabis danno evidenti segni di difficoltà, il coltivatore di solito verifica il Ph. Se il Ph è perfetto (con valori compresi tra 5,5 e 7), allora il problema potrebbero essere le quantità di luce. Al contrario, se il Ph è inferiore o superiore a questi valori, i disagi della pianta sono sicuramente legati alle sostanze nutritive.
Tendenzialmente, le carenze più frequenti sono quelle di NPK, ovvero i tre macronutrienti azoto, fosforo e potassio. In alcuni casi, invece, le carenze sono di una o più di una delle altre sostanze minori.
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Sintomi e soluzioni alla carenza di fosforo nella canapa
Quando una pianta di canapa light non assorbe abbastanza fosforo, ne risentono la sua crescita e la sua vitalità. La pianta, dunque, cresce in maniera molto lenta e appare fragile e spenta. Uno dei segnali, se la canapa ha le foglie arricciate verso il basso e perde il colore verde acceso dai bordi delle foglie (che talvolta diventano marron), probabilmente presenta carenza di fosforo.
Di solito la carenza di questa sostanza avviene durante l’autunno e l’inverno oppure quando il terreno risulta eccessivamente umido e alcalino.
Anche in questo caso si risolve con l’apporto di maggiori quantità di fosforo mediante l’uso di fertilizzanti appositi: quando il fosforo del concime supera il 5%, allora è perfetto per riportare le piante di cannabis in salute.
Sintomi delle carenze nutrizionali
Le carenze nutrizionali nelle piante di cannabis possono manifestarsi attraverso una varietà di sintomi che indicano uno squilibrio nei nutrienti essenziali. Un’attenta osservazione dei segni fisici sulle piante è cruciale per una diagnosi tempestiva. Tra i sintomi più comuni troviamo:
Carenza di azoto: le foglie più vecchie alla base della pianta diventano gialle e secche, con un arrossamento degli steli. Questo sintomo spesso si estende alle foglie più giovani se non corretto tempestivamente.
Carenza di fosforo: la pianta mostra una crescita stentata, foglie arricciate verso il basso e decolorazione che va dal verde scuro al marrone sui bordi delle foglie.
Carenza di potassio: le foglie iniziano a seccare partendo dalle punte e dai bordi, sviluppando macchie marroni e gialle. La crescita della pianta si arresta bruscamente, e la fioritura può essere ritardata.
Carenza di magnesio: si manifesta con ingiallimento tra le vene delle foglie, che rimangono verdi solo lungo le venature principali.
Carenza di ferro: le foglie giovani diventano gialle, mentre le foglie mature mantengono il loro colore verde.
Carenza di zinco: le foglie mostrano strisce di decolorazione tra le venature e possono presentare crescita stentata e deformata.
Carenza di calcio: le foglie giovani mostrano segni di deformazione e arricciamento, con macchie marroni e morte dei tessuti nelle aree di nuova crescita. Le radici possono apparire sottosviluppate e deboli.
Questi sintomi, se non affrontati, possono compromettere seriamente la salute della pianta e la qualità del raccolto finale.
Carenza di azoto nella canapa light
Se una pianta di marijuana legale soffre di carenza di azoto, i sintomi si vedono soprattutto sulle foglie sviluppatesi per prime, ovvero quelle che si trovano alla base e nella parte centrale del fusto. Tali foglie risultano gialle nelle punte e spesso appassiscono e si seccano; spesso il loro stelo diventa rosso fino a seccarsi completamente e portare alla caduta delle foglioline.
Pian piano, i sintomi dell’apporto insufficiente di questa sostanza si diffondono anche sulle foglie più giovani, arrivando fino alla cima della pianta di cannabis.
Di solito questa carenza sussiste durante la fase di fioritura, dunque è fondamentale intervenire in fretta affinché i fiori vengano preservati e il raccolto non venga rovinato dal basso apporto di azoto.
Cosa fare in questo caso? Apportare immediatamente maggiori quantità di azoto con l’aggiunta nell’acqua di irrigazione e/o nel terreno di un fertilizzante ricco di questa sostanza. Di solito i coltivatori utilizzano la farina di sangue, il guano di pipistrello e il vermicompost, che ora probabilmente ti faranno inorridire ma sono dei veri toccasana per delle piante con carenza di azoto.
Carenza di potassio nella canapa light
Quando una pianta di canapa non assorbe abbastanza potassio, i sintomi che mostra sono decisamente insoliti. All’inizio cresce rapidamente, ma le foglie inferiori iniziano a seccare a partire dalle punte, diventando di color marrone. Tutto ad un tratto, la pianta arresta la sua crescita il suo sviluppo.
Di solito le piante che presentano una carenza di questa sostanza nutritiva sono molto fragili. Inoltre possono apparire delle macchie sulle foglie di canapa, di tonalità giallognola, in particolare sulle foglie mature.
C’è un’altra conseguenza della carenza di potassio molto svantaggiosa per la resa della piantagione di marijuana: la fioritura può ritardare e i bud possono svilupparsi poco e male, portando a una resa inesistente o molto deludente.
La modalità ideale per risolvere la carenza di potassio è l’acquisto e l’utilizzo di un fertilizzante ad alto contenuto di questa sostanza, da aggiungere al terreno o all’acqua di irrigazione. I fertilizzanti più adatti a tal proposito sono seguenti:
cenere di legno;
solfato di potassio;
polvere di granito;
farina di Kelp.
Soluzioni alle carenze nutrizionali delle piante di cannabis
Affrontare efficacemente le carenze nutrizionali nelle piante di cannabis richiede una comprensione delle esigenze specifiche delle piante e l’adozione di soluzioni mirate. Ecco alcune strategie chiave per correggere le carenze nutrizionali:
Utilizzo di fertilizzanti specifici: utilizzare fertilizzanti ricchi dei nutrienti carenti è il metodo più diretto per correggere uno squilibrio.
Bilanciamento del pH del terreno: mantenere il pH del terreno tra 5,5 e 7 è fondamentale per assicurare che le piante possano assorbire correttamente i nutrienti disponibili.
Uso di micronutrienti: le carenze di micronutrienti come ferro, zinco e magnesio possono essere trattate con fertilizzanti;
Controllo dell’umidità del terreno: l’eccessiva umidità o la siccità possono impedire l’assorbimento dei nutrienti. Assicurarsi che il terreno abbia un buon drenaggio e irrigare le piante in modo appropriato.
Monitoraggio continuo: tenere un registro dei sintomi e degli interventi effettuati per ogni pianta aiuta a identificare pattern e a prevenire future carenze.
Adottando queste soluzioni, i coltivatori possono garantire che le loro piante di cannabis ricevano tutti i nutrienti necessari per crescere forti e produrre un raccolto di alta qualità. La gestione attenta delle carenze nutrizionali è una componente essenziale per il successo nella coltivazione della cannabis.
Quali sono le conseguenze delle carenze nutrizionali delle piante di cannabis?
Ogni carenza nutritiva dà alcuni sintomi ben specifici, ma i più comuni sono un forte rallentamento della crescita del fusto e una serie di malattie della pianta e delle sue foglie. Quando invece il problema è un eccesso di nutrienti, questo si manifesta con la morte della pianta o dei fiori, delle foglie e delle radici, che appaiono come bruciate.
Una situazione del genere incide notevolmente sulla qualità del prodotto finale. Affinché i nostri clienti ricevano i migliori bud di erba light, noi di Justbob ci assicuriamo personalmente che tutte le piantagioni siano curate al meglio e che gli agricoltori intervengano tempestivamente qualora riscontrassero delle problematiche o delle malattie nelle piante.
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In conclusione
Le carenze nutrizionali delle piante di cannabis light possono compromettere la crescita delle piantine e la loro resa. Spesso le piante con carenze nutritive muoiono o, in alternativa, si sviluppano poco e male, producendo fiori di scarsa qualità e con bassi livelli di CBD.
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