CBD antidolorifico? Assolutamente sì! Ecco gli studi che lo dimostrano

CBD antidolorifico

Modificato il: 24/10/2024

Il CBD è un antidolorifico e un antinfiammatorio naturale che deriva dalla canapa. Ecco gli studi che confermano le proprietà del cannabidiolo

Dall’avvento della cannabis light e dei prodotti da essa derivati, come l’olio di CBD, il cannabidiolo è diventato sempre più famoso in Italia e in numerosi altri Paesi del mondo.

Ma che cos’è il cannabidiolo, in acronimo CBD?

Si tratta di un cannabinoide non psicoattivo contenuto in elevate percentuali nella marijuana legale (e in minori quantità nella marijuana ad alto THC), e interagisce in maniera benefica con il nostro organismo.

Ad esempio, il CBD è antidolorifico, antinfiammatorio e presenta molte altre proprietà attualmente studiate in molteplici istituti di ricerca.

Oggi vogliamo concentrarci proprio sull’effetto antidolorifico del CBD, parlandoti degli studi condotti a riguardo e delle sue potenzialità terapeutiche naturali.

Preparati a leggere attentamente questo articolo!

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Che cos’è il CBD (in breve) e in che modo può essere un efficace aiuto per placare il dolore

Il CBD, acronimo di cannabidiolo, è un cannabinoide, ovvero un principio attivo che si trova in natura nelle piante di canapa. Possiamo trovarlo in elevate quantità sia nei fiori di cannabis legale che in altri prodotti come l’olio di CBD, l’hashish CBD e perfino prodotti a uso topico.

gocce di canapa per dolori

A differenza del THC, il CBD non ha effetti psicotropi, dunque non agisce in alcun modo sulla nostra psiche. Agisce invece sa livello corporale limitando le infiammazioni, i dolori, la spasticità muscolare e numerose altre problematiche, spesso legate a patologie anche gravi.

La ricerca riguardo gli effetti del CBD usato come antidolorifico, quasi come un medicinale, è promettente, tanto che molte persone utilizzano le gocce di canapa per dolori cronici legati all’artrosi come alternativa agli oppioidi. Eppure l’olio di CBD non è (ancora) reputato un prodotto terapeutico, poiché sono necessari ulteriori studi per confermare i benefici del cannabidiolo sull’uomo. Nonostante ciò, gli effetti benefici riscontrati negli anni sono diversi: viene usato per la gestione del dolore, per migliorare la qualità del sonno e dell’umore.

Nello specifico, diversi studi hanno dimostrato che il CBD interagisca con il nostro sistema endocannabinoide, composto dai recettori endocannabinoidi del nostro cervello e del sistema immunitario.

Tali recettori sono esattamente delle piccole proteine legate alle cellule il cui compito principale è quello di captare segnali e aiutare le cellule a rispondere agli stessi. Quando i recettori interagiscono con il CBD, ricevendo i segnali del cannabinoide, rispondono in diversi modi: i più evidenti sono l’attenuazione del dolore e delle infiammazioni, ma non mancano l’immunoregolazione, gli effetti antiemetici, antispastici e molto altro ancora.

In particolare, sembra che il CBD sia estremamente efficace per contrastare il dolore cronico, il dolore neuropatico, l’emicrania e perfino il dolore legato al cancro.

Vediamo ora i due argomenti maggiormente oggetto di studio sull’uomo: il cannabidiolo come antidolorifico per combattere dolori cronici e causati da terapie per combattere il cancro.

Il CBD per artrosi, artrite e altre patologie che causano dolore cronico

L’effetto analgesico del CBD può aiutare le persone che presentano dolori cronici, ad esempio mal di schiena, artrite, artrosi e molto altro ancora.

Ad esempio, uno studio del 2016 (Transdermal cannabidiol reduces inflammation and pain-related behaviours in a rat model of arthritis, pubblicato sull’Eur J Pain), ha valutato i benefici del cannabidiolo nei topi da laboratorio affetti da artrite.

I topi hanno ricevuto 0.6, 3.1, 6.2 o 62.3 milligrammi di CBD per 4 giorni consecutivi. I ricercatori hanno notato che i topi a cui erano state somministrate basse dosi di cannabidiolo non hanno riscontrato grossi benefici, mentre nei topi che avevano assunto almeno 6.2 mg di CBD al giorno si è verificata una netta riduzione sia del dolore che del gonfiore articolare.

Gli studiosi ipotizzano che le terapie a base di CBD potrebbero aiutare le persone che soffrono di artrite, ma anche i nostri amici a quattro zampe (infatti esiste l’olio CBD per cani), evitando l’assunzione continua di farmaci analgesici, i quali presentano effetti collaterali anche molto gravi.

Nonostante ciò, sono necessarie ulteriori ricerche sull’uomo per poter confermare con certezza questa ipotesi.

I benefici del cannabidiolo nelle persone affette dal cancro

Il CBD come antidolorifico risulta un potenziale aiuto anche per i pazienti affetti da tumore, in particolare per la riduzione degli effetti collaterali della chemio e della radioterapia.

In particolare, gli studi del National Cancer Institute (NCI) sul CBD affermano che questo cannabinoide possa essere un valido alleato dei pazienti oncologici, in quanto capace di attenuare nettamente i gravi effetti collaterali delle terapie.

cbd analgesico contro dolori da chemioterapia

Le ricerche condotte sull’uomo offrono buoni risultati per quanto riguarda la riduzione dei seguenti sintomi in seguito all’assunzione del CBD:

  • dolore

  • nausea

  • vomito

  • inappetenza

Un altro studio sui cannabinoidi pubblicato sul Journal of Pain and Symptom Management (JPSM) dimostra che l’uso combinato di THC, CBD e oppioidi abbia un effetto antidolorifico superiore a quello dato dall’utilizzo dei soli oppioidi.

Ciò significa che i due principi attivi della cannabis presentano un evidente effetto analgesico.

Anche in questo caso, però, sono necessari ulteriori ricerche sull’uomo che possano confermare i benefici del CBD come contrasto a dolori cronici e derivanti da altre terapie.

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In conclusione

L’effetto analgesico della canapa light è fortemente oggetto di studi che, però, sono stati condotti prevalentemente in laboratorio (in provetta e sui topi). Gli studi condotti direttamente sull’uomo sono, per il momento, esigui. Ecco perché il cannabidiolo non è stato ancora ufficializzato come principio attivo terapeutico.

Di conseguenza, i prodotti a base di questo composto non possono essere venduti come terapeutici, nonostante conservino tutti gli effetti positivi del cannabidiolo.

Ci auspichiamo che le ricerche su questo composto naturale proseguano a gonfie vele e possano aiutare numerosi pazienti a contrastare dolori e altre sintomatologie.