Pubblicato il: 12/04/2024
Gli effetti del cannabidiolo sulle articolazioni infiammate
Il cannabidiolo (CBD), come abbiamo visto in articoli precedenti, è utilizzato in molte terapie contro il dolore cronico o episodico, grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie.
Ma quali sono i suoi effetti sulle articolazioni doloranti? Cosa sostengono le ultime ricerche mediche e scientifiche a proposito? Insomma, il CBD può essere utile nel trattamento di infiammazioni delle articolazioni?
Lo vedremo nei prossimi paragrafi se avrete la pazienza di seguirci in questo rapido viaggio.
Capiamo quanto possa essere fastidioso avvertire costantemente un dolore localizzato e come molti pazienti, stanchi dei comuni anti-infiammatori, possano volgere il loro sguardo a terapie alternative e più naturali dagli effetti collaterali minimi se non inesistenti.
Ovviamente, si ricorre al CBD a scopi terapeutici, solo ed esclusivamente dopo un’indicazione del proprio medico curante.
Non ci stancheremo mai di ripetervelo: non ci si improvvisa dottori e occorre molta cautela prima di intraprendere questo tipo di cure.
Sì, perché se è vero che non sono stati riportati particolari effetti collaterali, meglio non rischiare ed esser prudenti, anche perché il cannabidiolo potrebbe interferire con altri farmaci.
Per cui, meglio non rischiare, fidarsi solo del proprio medico di fiducia e agire sempre nel rispetto delle norme vigenti.
Ecco, dopo queste doverose premesse, possiamo iniziare!
Cosa intendiamo per dolori articolari?
Specie con l’avanzare dell’età, ma capita anche a giovani sportivi, per cui non allarmatevi, molti di noi possono avvertire dolori articolari ben localizzati.
È un disturbo molto comune in tutte le fasce d’età, può capitare davvero a chiunque, in questo caso è un dolore davvero democratico, purtroppo!
Certo, negli anziani è più diffuso, ma può dipendere da tanti fattori che vedremo in seguito.
Per dolori articolari intendiamo la comparsa di manifestazioni più o meno dolorose, la soglia del dolore è molto soggettiva, che colpiscono parti del corpo come gamba, anca, ginocchio, piede, polso o spalla.
Queste patologie spesso sono dovute a infiammazioni e nella parte interessata si possono notare anche rilevanti gonfiori.
Da cosa può dipendere il dolore articolare?
Questo tipo di dolore può verificarsi in seguito a traumi o lesioni ma può essere legato anche a patologie ben riconoscibili; di seguito vi elencheremo quelle più comuni:
- artrite;
- artrite reumatoide;
- artrosi, artrosi cervicale;
- borsite;
- infezioni; influenza;
- ipotiroidismo;
- osteoporosi;
- sindrome premestruale;
- tendinite.
Solitamente questi disturbi vengono trattati con anti-infiammatori e anti-dolorifici, a volte, in casi specifici come quello di artrosi e artriti si consiglia moderata e leggera attività fisica, perdita di peso e fisioterapia.
Le articolazioni possono danneggiarsi o in seguito a traumi specifici, per logoramento fisiologico, dato dall’età, o per logoramento dato dall’uso eccessivo o scorretto (come nel caso di chi fa attività sportiva).
Questo tipo di dolore può essere davvero spiacevole, a volte ci si convive, a volte invece è talmente intenso che compromette le attività quotidiane, anche quelle più banali.
Perciò consigliamo di rivolgersi a medici specializzati ed effettuare tutti i controlli del caso per non tralasciare né trascurare nessun aspetto.
Il CBD come antinfiammatorio naturale
A volte il dolore cronico può essere davvero insopportabile, può diventare un compagno di viaggio molesto e sgradevole a cui non ci si abitua mai.
Una ripetuta e lancinante sofferenza può rendere la vita davvero difficile. Spesso causa sbalzi d’umore e costante malinconia che rovina le nostre giornate e fa soffrire non solo noi, ma anche chi ci sta accanto.
Ultimamente alcuni pazienti, sempre guidati dal proprio medico, stanno scoprendo terapie antidolorifiche a base di cannabidiolo.
Dopo una vita intera passata a utilizzare ripetutamente analgesici o antidolorifici dai numerosi effetti collaterali, si può diventare assuefatti, o peggio, sviluppare intolleranze e subire danni all’organismo.
Per evitare l’uso di oppiacei o medicinali ben più aggressivi e potenzialmente pericolosi, specie in pazienti a rischio con funzioni corporali già compromesse, molte ricerche si sono concentrate sull’utilizzo di CBD nelle terapie contro il dolore.
Il cannabidiolo è un antinfiammatorio naturale che può rivelarsi molto utile nel trattamento del dolore articolare, agisce indirettamente sui recettori del sistema endocannabinoide, riequilibrando l’organismo, placando lo stimolo doloroso e riducendo la sensazione di sofferenza.
L’olio CBD può essere utile per tutti i tipi di dolore, da quelli muscolari a quelli articolari, cronici o acuti, infiammatori o neuropatici.
Ma come funziona scientificamente il nostro sistema endocannabinoide e come agiscono i recettori?
Nel nostro organismo sono presenti endocannabinoidi (prodotti quindi dal nostro stesso organismo) come l’anandamide (AEA) e il 2 arachidonoilglicerolo (2-AG).
Milioni di nostri recettori interagiscono con i cannabinoidi elaborando e traducendo le informazioni; questa rete regola numerose funzioni fisiologiche (tra cui il sonno, la fame e appunto la sensazione del dolore).
Per attivare questi recettori si possono utilizzare anche cannabinoidi non prodotti dal nostro stesso organismo, come i fitocannabinoidi.
È ormai appurato come il CBD agisca sui recettori CB1 e CB2 contribuendo a ridurre l’infiammazione e ad alleviare il dolore.
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Cosa dicono gli studi più recenti sull’uso di CBD contro i dolori articolari?
Molte recenti ricerche hanno appurato come il CBD possa contribuire a ridurre anche drasticamente le infiammazioni.
Per esempio secondo uno studio dell’Università Insubria di Varese il cannabidiolo può essere molto utile contro l’artrosi, infatti tale sostanza è in grado di limitare la produzione di citochine, molecole responsabili dello stato infiammatorio.
Inoltre il CBD agisce sull’endocannabinoide anandamide legato alla percezione del dolore rivelandosi perciò utile nel trattamento sia del dolore acuto ed episodico che in quello cronico.
Secondo un ulteriore studio pubblicato sul Journal of Pain il CBD sarebbe privo di rilevanti effetti collaterali e non servirebbe solo contro il dolore cronico neuropatico e infiammatorio ma anche nel trattamento di altre patologie come l’insonnia grave, l’epilessia e numerosi disturbi psichiatrici resistenti a terapie farmacologiche.
Anche in una successiva revisione scientifica il CBD non si dimostrerebbe utile solo nelle terapie contro il dolore, ma anche nei disturbi del sonno contribuendo a un notevole miglioramento della qualità della vita in pazienti sofferenti già abbastanza provati da patologie importanti.
Quindi, abbiamo visto le proprietà analgesiche e lenitive del CBD e di come sia efficace per alleviare il dolore dato da artriti e artrosi, ma anche varie disfunzioni muscolari e articolari.
A questo proposito ci viene in soccorso una ricerca pubblicata dal Journal Cannabis Research:
secondo questo test l’assunzione di circa 5/6 mg al giorno di CBD produrrebbe una notevole riduzione del dolore articolare e del relativo gonfiore.
I pazienti testimoniano un rilevante miglioramento delle loro condizioni e una riduzione dell’intensità del dolore.
A riprova di ciò, un sondaggio condotto su 400 pazienti a cui è somministrato CBD contro l’artrite, riporta come ben il 60,5% degli intervistati ha rinunciato ad altri antidolorifici e antinfiammatori in favore del CBD.
Non solo, secondo i ricercatori di Harvard, il CBD sarebbe utile per curare osteoartriti.
Il cannabidiolo infatti non riduce solo l’infiammazione ma contribuirebbe a eliminare le cellule coinvolte nella degradazione della cartilagine articolare.
Uno studio del 2017 condotto sui topi ha inoltre registrato come il CBD riduca i dolori articolari cronici. I roditori non hanno avuto alcun effetto collaterale e il test si è concluso con successo.
Il cannabidiolo parrebbe utile anche per curare mal di schiena, e un sondaggio del 2021 riporta come abbia ridotto il dolore cronico nel 59% dei pazienti consentendo al 67,6% di loro di ridurre notevolmente, se non eliminare, altri antidolorifici.
Molti pazienti affetti da sofferenze croniche possono avere disturbi legati all’ansia, temono di non guarire mai e che il dolore possa tornare da un momento all’altro. Bene, anche in questi casi di forte ansia e stress il CBD può essere utile per limitare questi stati d’angoscia.
Ci sembra degna di nota anche una ricerca degli scienziati del dipartimento di Neuroscienze del Trinity College di Dublino che ha dimostrato come l’assunzione di CBD possa proteggere le articolazioni colpite dall’artrite e contribuire perfino alla riparazione della cartilagine.
Il dottor Manfred Fankhauser pone poi l’attenzione su come il CBD, più che un antidolorifico, sia un eccellente antinfiammatorio naturale.
Secondo lo studioso il cannabidiolo si è rivelato efficace nella cura dei reumatismi ma soprattutto combinato con il THC (nei paesi in cui tale pratica è legale).
Infine citiamo anche un’ultima ricerca dell’Università di Düsseldorf sull’effetto del cannabidiolo sui fibroblasti sinoviali dell’artrite reumatoide.
I ricercatori hanno condotto test su 40 pazienti con artrite reumatoide reduci da intervento chirurgico di sostituzione dell’articolazione del ginocchio.
Gli scienziati hanno rilevato come il CBD abbia notevoli effetti positivi sulla produzione di citochine nei fibroblasti sinoviali dell’artrite reumatoide, riducendo sensibilmente l’infiammazione congiuntamente alla sensazione dolorosa.
Vi abbiamo elencato sommariamente alcuni studi per mostrarvi lo stato dell’arte a proposito degli effetti del CBD sui dolori articolari ma vorremmo tenere ben saldo un punto: le ricerche mediche e scientifiche sono ancora in corso, alcune ancora in fase preliminare, perciò occorre cautela e prudenza prima di approcciarsi alla materia.
Soprattutto, ribadiamo ai lettori di non intraprendere alcuna terapia senza il parere positivo del proprio medico.
Quanto CBD assumere contro il dolore e come
La maggior parte degli specialisti sembra unanime a riguardo:
in caso di dolori articolari si stima siano sufficienti 25 mg al giorno, massimo 75 mg, per via orale.
Alcuni preferiscono applicarlo localmente, sulla parte interessata, con gel o creme.
L’uso topico sarebbe più efficace per alleviare il dolore in molti casi.
Ovviamente lo status legale del CBD a scopo medico varia da paese a paese per cui vi incoraggiamo sempre ad agire nel rispetto della legge e sotto prescrizione medica.
Effetti collaterali del CBD nelle terapie anti-dolorifiche
Abbiamo visto come il cannabidiolo abbia effetti collaterali negativi trascurabili e non rilevanti. Molti pazienti per questo lo preferiscono a comuni analgesici o antinfiammatori che possono causare non pochi effetti secondari indesiderati.
Tra gli effetti del CBD possiamo annoverare una certa sensazione di stanchezza ma non è stato finora riportato nessun caso grave di astenia o apatia nei soggetti a cui si è somministrato.
Inoltre sono stati registrati anche episodi di diarrea e di alterazione seppur momentanee dei valori epatici, ma questi sono casi verificatosi dopo un sovradosaggio (sopra i 1500 mg di CBD al giorno, ma questo è davvero raro e poco fattibile).
Il cannabidiolo è stato anche eliminato dalla sostanze dopanti dall’AMA (Agenzia Mondiale Antidoping) e la FDA (Food and Drug Administration) ha incluso il CBD tra gli integratori alimentari autorizzati.
Nonostante i numerosi pareri favorevoli ci sembra corretto anche proporvi i dubbi di molti studiosi, per esempio ricercatori dell’Università di Harvard, invocano molta prudenza.
Come giustamente fanno notare il CBD potrebbe interferire con altri medicinali e gli effetti che potrebbero verificarsi sono a oggi ancora in fase di studio e analisi.
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Conclusioni
Eccoci arrivati alla fine del nostro articolo.
In conclusione il CBD è utile per curare i dolori delle articolazioni?
Parrebbe proprio di sì.
A suffragio di questa affermazione così perentoria vi abbiamo presentato numerosi studi clinici e varie ricerche mediche e scientifiche che lo dimostrerebbero.
Abbiamo visto infatti come il CBD sia un antinfiammatorio naturale molto efficace per alleviare il dolore e il gonfiore in pazienti affetti da artriti, artrosi e comuni mal di schiena.
Gli antidolorifici e gli analgesici comunemente prescritti spesso possono causare non pochi problemi all’organismo, specie quando il soggetto è fragile e già indebolito da altre terapie, per cui è comprensibile come molti pazienti siano sempre più interessati a terapie naturali contro il dolore cronico.
Il cannabidiolo recentemente è molto usato nelle terapie contro i dolori articolari e muscolari e i suoi effetti collaterali sono davvero rari.
Il CBD si è quindi dimostrato utile per trattare dolori articolari provocati da traumi e lesioni, o legati a patologie di varia natura, e secondo molte ricerche sarebbe meno aggressivo sull’organismo dei comuni antidolorifici.
Ovviamente vi invitiamo ad agire nel rispetto delle norme vigenti e non assumere CBD a scopo medico con leggerezza senza aver consultato prima il vostro medico.
Capiamo che a volte il dolore può essere così intollerabile che offusca la capacità di giudizio e fa agire impulsivamente ma è sempre meglio comportarsi con prudenza ed esclusivamente sotto la guida e il parere favorevole di uno specialista.
Speriamo di aver risposto alle vostre domande e aver chiarito ogni vostra perplessità sul tema.
A presto su Justbob!
Takeaways
- Il cannabidiolo (CBD) possiede proprietà anti-infiammatorie che possono essere utili nel trattamento delle infiammazioni delle articolazioni.
- Studi recenti hanno dimostrato che il CBD può contribuire a ridurre le infiammazioni articolari, limitando la produzione di molecole infiammatorie e riducendo la sensazione di dolore.
- Il CBD può essere efficace nel trattamento del dolore articolare cronico, offrendo una soluzione naturale con minori effetti collaterali rispetto agli antidolorifici tradizionali.
- Gli specialisti raccomandano un dosaggio giornaliero di circa 25-75 mg di CBD per via orale per il trattamento dei dolori articolari. L’applicazione topica tramite gel o creme può essere più efficace in alcuni casi.
- È fondamentale consultare sempre il proprio medico prima di intraprendere qualsiasi terapia a base di CBD per il dolore articolare, in quanto possono esserci interazioni con altri farmaci e è necessario rispettare le normative vigenti.
Domande & Risposte
Quali sono gli effetti del cannabidiolo sulle articolazioni infiammate?
Il cannabidiolo (CBD) è noto per le sue proprietà anti-infiammatorie, il che lo rende utile nel trattamento delle articolazioni infiammate. Il CBD agisce indirettamente sui recettori del sistema endocannabinoide, riducendo l’infiammazione e alleviando il dolore articolare.
Come funziona scientificamente il CBD sulle articolazioni?
Il CBD agisce sui recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide, contribuendo a ridurre l’infiammazione e ad alleviare il dolore articolare. Questo avviene attraverso il riequilibrio dell’organismo e la riduzione dello stimolo doloroso.
Cosa dicono gli studi più recenti sull’uso del CBD contro i dolori articolari?
Studi recenti hanno dimostrato che il CBD può ridurre le infiammazioni articolari, contribuire alla riduzione del dolore e persino alla riparazione della cartilagine danneggiata. Il CBD è considerato una terapia promettente per disturbi come l’artrite e l’artrosi.