Modificato il: 29/04/2024
NEL SEGUENTE ARTICOLO SCOPRIREMO COME LA CANNABIS, GIÀ UTILIZZATA IN AMBITO MEDICO COME TERAPIA DEL DOLORE IN PAZIENTI SOTTO CHEMIOTERAPIA, POSSA ALLEVIARE, SE NON ADDIRITTURA PREVENIRE, LA NAUSEA E IL VOMITO
Da cosa dipende la nausea?
La nausea è un disturbo che si manifesta con una sensazione di leggera spossatezza, spesso accompagnata da un forte desiderio di vomitare. Tipicamente si presenta con pallore, vertigini e sudorazione e può essere accompagnata da avversione verso il cibo o determinati odori, oltre a fastidi a livello dello stomaco e abbondante produzione di saliva.
Quali sono le cause scatenanti?
La nausea può avere diverse origini, tra cui fattori emotivi, esposizione a stimoli specifici come odori, immagini o sapori, l’assunzione di determinati farmaci e disturbi che coinvolgono vari organi, come l’apparato gastrointestinale, il sistema cardiocircolatorio, i reni o lesioni all’orecchio interno.
Inoltre, è importante considerare che problemi di natura psicologica possono contribuire alla manifestazione di questo disturbo.
Le patologie legate alla nausea sono diverse e numerose. È quindi essenziale identificare con precisione il disturbo sottostante per elaborare un protocollo terapeutico adeguato.
Recentemente, l’Università del New Mexico ha condotto una ricerca che evidenzia come la cannabis possa fornire un rapido sollievo dai sintomi della nausea, con un miglioramento visibile in pochissimo tempo e benefici a lungo termine.
Che cos’è la cannabis?
La cannabis viene chiamata anche canapa, è una pianta, le cui parti principali, cioè i fiori, le foglie, i semi e i gambi, sono utilizzate per produrre prodotti a base di CBD.
Contiene delle sostanze chimiche chiamate cannabinoidi, tra cui il THC, chiamato anche tetraidrocannabinolo, e il CBD, chiamato anche cannabidiolo; essi hanno effetti sul corpo e sulla mente.
Viene spesso consumata per i suoi effetti psicoattivi, che possono includere sensazioni di euforia, relax e alterazioni sensoriali.
Nel 2017 è stata legalizzata la produzione di cannabis ad uso medico, che può essere prescritta da medici autorizzati per trattare condizioni specifiche, come per esempio il sollievo dall’ansia o dal dolore.
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Il legame tra Marijuana e nausea
Così come il sistema oppioide reagisce agli oppioidi (morfina, codeina), l’organismo umano dispone di un sistema recettore distinto per i cannabinoidi: il sistema endocannabinoide (ECS) che influenza l’attività di molti altri sistemi del nostro organismo.
L’ECS svolge un ruolo fondamentale nel nostro sistema nervoso in quanto regola molti processi fisiologici, tra cui: la regolazione della risposta al dolore, l’appetito, la digestione, il sonno, l’umore, l’infiammazione e la memoria.
I principali fitocannabinoidi della pianta di Cannabis sono il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD) e funzionano in modo simile agli endocannabinoidi prodotti naturalmente dall’organismo.
Proprio questa somiglianza permette ai cannabinoidi della Marijuana di influenzare efficacemente il sistema nervoso ed alleviare così, tra gli altri, anche i sintomi della nausea.
La Cannabis è un ottimo rimedio contro la nausea: lo studio
La Cannabis è stata usata per curare la nausea per millenni e, sebbene la sua efficacia nel trattamento della nausea indotta dalla chemioterapia sia ampiamente riconosciuta anche oggi, il suo uso per questo disturbo non era mai stato approfondito.
Un gruppo di ricerca dell’Università del New Mexico ha ora effettuato un lavoro sistematico, analizzando i dati di 2.220 sessioni di auto-somministrazione di Cannabis registrate da 886 persone con l’app “Releaf”, progettata per aiutare gli utenti a gestire il consumo di cannabis e che ha consentito loro di registrare i cambiamenti in tempo reale nell’intensità dei sintomi.
Risultati
La quasi totalità dei pazienti ha provato sollievo dalla nausea entro un’ora dall’assunzione di Cannabis. Sarah Stith, coautrice del lavoro, ha dichiarato: “Nonostante le crescenti preoccupazioni cliniche relative al vomito ciclico o alla sindrome da iperemesi nei consumatori di Cannabis, quasi tutti gli utenti hanno provato sollievo”.
Inoltre, è stato evidenziato che gli effetti benefici della pianta variano a seconda della specie, con la canapa light (sativa) molto più efficace rispetto alla variante indica.
Anche le caratteristiche del prodotto utilizzato influenzano la sensazione di sollievo nei pazienti, infatti è stato dimostrato che i fiori e i concentrati sono molto più utili in questo senso di edibili e tinture.
THC più efficace del CBD
Lo studio si è concentrato anche sugli effetti del tetraidrocannabinolo (THC) e del cannabidiolo (CBD), quest’ultimo utilizzato in ambito medico.
È emerso che il THC ha un maggiore effetto anti-nausea rispetto al CBD.
Jacob Vigil, altro coautore della ricerca, ha spiegato:
“I meccanismi alla base della capacità della Cannabis di ridurre rapidamente la sensazione di nausea, coinvolgono la capacità della pianta di attivare le risposte del recettore CB1 ad altri stimoli nel sistema nervoso centrale, come la corteccia insulare coinvolta nella “interocezione”, consapevolezza cosciente degli stati corporei interni, esempio di regione cerebrale naturalmente modulata in parte dagli endocannabinoidi che si sviluppano naturalmente nel corpo umano. Pertanto, non sorprende che i fitocannabinoidi che si sviluppano nella pianta di cannabis siano anche efficaci nello stimolare regioni cerebrali simili”.
Pro e contro
Sebbene siano innegabili i benefici della cannabis contro la nausea, è proprio l’uso prolungato di THC a destare preoccupazione nei ricercatori che ne hanno sottolineato i rischi, molti dei quali ancora da approfondire.
La dottoressa Stith infatti sostiene:
“I nostri risultati mostrano che la Cannabis è usata per trattare la nausea con un alto tasso di efficacia ma esistono preoccupazioni che la sua efficacia, rispetto alle opzioni convenzionali, possa indurre popolazioni ad alto rischio, come donne incinte e bambini, a consumare Cannabis”.
Come stimolare l’appetito
L’olio di CBD, estratto direttamente dalla pianta di cannabis, è particolarmente ricco di cannabidiolo, uno dei cannabinoidi presenti nella pianta, come il THC.
L’olio di CBD si è rivelato popolare per diversi scopi, tra cui la gestione del dolore, l’ansia e l’insonnia. Recentemente, diversi studi condotti negli ultimi anni hanno evidenziato il suo potenziale utilizzo come trattamento contro nausea e vomito, oltre che per stimolare l’appetito.
Ecco tre punti da seguire per un utilizzo corretto dell’olio di CBD:
Per poterlo utilizzare correttamente è necessario prima di tutto contattare un professionista e chiedere un consulto, specialmente se si stanno già assumendo altri farmaci o se ci condizioni mediche particolari. Il professionista sarà in grado di determinare quale sia il dosaggio corretto in modo da evitare spiacevoli inconvenienti da sovradosaggio;
Un altro passo fondamentale riguarda la scelta dell’olio, che deve essere di qualità;
L’ultimo passaggio riguarda l’assunzione: per poter sperimentare i benefici, è consigliabile assumere l’olio di CBD regolarmente, seguendo la stessa routine e dosaggio ogni giorno. Sarà il professionista a modificare il dosaggio qualora non ci fossero i risultati desiderati.
Leggi anche: Quale olio di CBD scegliere? 5 consigli per individuare quello più adatto
Conclusioni
In conclusione, “non è tutto oro quello che luccica” e gli effetti a lungo termine, oltre che sullo sviluppo, della Cannabis, rappresentano una lacuna significativa nella letteratura esistente sull’uso medico.
Fate quindi attenzione a non esagerare e intanto fatevi un giro nel nostro CBD shop JustBob dove troverete i nostri migliori prodotti come l’hashish CBD, la cannabis light e l’olio CBD.
Vi aspettiamo!