Coltivare marijuana outdoor: queste le caratteristiche tipiche delle varietà outdoor

Coltivare marijuana outdoor

Modificato il: 11/12/2024

Coltivare marijuana outdoor a dispetto delle condizioni climatiche? Si può, ma vediamo come!

Coltivare marijuana outdoor significa, semplicemente, praticare la coltivazione all’esterno. Si tratta di un metodo ampiamente apprezzato dai coltivatori di canapa light, poiché apporta numerosi vantaggi.

Se volete coltivare cannabis all’aperto ma non avete a disposizione spazi di grandi dimensioni è possibile coltivare le vostre piantine all’aria aperta anche nel giardino di casa, sul terrazzo o in serra. La cosa importante da rispettare è la posizione, per via dell’esposizione alla luce solare e il giusto equilibrio della temperatura, umidità e aria fresca. Vi assicuriamo che i risultati saranno sempre ottimi!

Tuttavia, è chiaro che consta di alcune difficoltà, soprattutto se si considerano i fattori climatici. Per tali ragioni la coltura outdoor della marijuana legale è indicata per lo più per coloro che hanno già una certa dimestichezza in questo campo.

Le varietà di erba legale più adatte ad esser coltivate outdoor sono quelle provenienti dalla specie Indica, perché rispetto alla Sativa non necessita di temperature troppo calde.

Andiamo ora ad approfondire la tematica della coltura all’aperto dell’erba light, non senza ricordare ai nostri lettori che sul sito di JustBob, noto shop di CBD online e hashish legale, sono disponibili prodotti di qualità e con percentuali di THC che rispettino le normative previste dal nostro Paese.

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Coltivare cannabis all’aperto: quali varietà scegliere?

coltivare erba legale all'aperto

Il primo consiglio che vogliamo dare ai breeder alle prime armi è quello di selezionare le varietà di marijuana legale per la coltivazione outdoor in base alla stagione in cui si vuole iniziare la semina.

In linea generale, il periodo più indicato è la primavera. Nonostante ciò, esistono anche specifiche varietà adatte al periodo invernale.

Per coloro che vivono in zone settentrionali, dunque più fredde, sarebbe meglio optare per varietà dalla fioritura più rapida.

In questo caso l’ideale sono i semi di marijuana autofiorente, le cui piante non sono legate al fotoperiodo e che, di conseguenza, fioriscono a prescindere dai cambiamenti stagionali.

Al contrario, coloro che vivono in zone più calde, hanno l’opportunità di scegliere qualsiasi tipologia di genetica: Indica, Sativa o Ruderalis.

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Quali sono i vantaggi della coltivazione outdoor?

Coltivare marijuana outdoor offre numerosi vantaggi rispetto alla coltivazione indoor.

Uno dei principali vantaggi è il costo ridotto: la coltivazione all’aperto non richiede l’acquisto di costose attrezzature per la luce artificiale, il riscaldamento e la ventilazione. Inoltre, permette alle piante di svilupparsi in un ambiente più naturale, il che può portare a piante più forti. L’aria fresca e la luce solare diretta contribuiscono a migliorare la qualità del raccolto, rendendo le nostre piante più aromatiche e potenti.

Inoltre, coltivare all’aperto può essere una scelta più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale associato alla coltivazione indoor. La coltivazione outdoor permette anche di sfruttare al massimo lo spazio disponibile, trasformando giardini, balconi e terrazzi in luoghi produttivi per la coltivazione della cannabis.

Le migliori varietà invernali

Coltivare cannabis outdoor implica prestare una particolare attenzione al clima, al periodo in cui si vuole iniziare la semina e ai diversi agenti atmosferici che potrebbero danneggiare la qualità finale del raccolto.

Ciò significa che sarebbe meglio optare per varietà più resistenti agli impatti esterni, così che possano resistere al freddo esterno. In tal caso, la scelta migliore ricade su varietà autofiorenti, che grazie alle numerose ibridazioni sperimentate negli anni, rendono la coltivazione outdoor più semplice.

Una delle migliori varietà invernali è senza dubbio anche tra le più amate: la White Widow. Originaria dei Paesi Bassi, è ben predisposta a condizioni climatiche più rigide.

La fioritura avviene in soli 60 giorni, producendo un raccolto il cui profumo è intenso e una delle qualità più apprezzate di questa varietà di cannabis legale.

Un’altra varietà famosa in tutto il mondo e consigliata per l’outdoor è la Northern Lights, una vera e propria queen della genetica Indica. Oltre ad esser resistente alle temperature invernali, è abbastanza semplice da coltivare e, per ottenere raccolti soddisfacenti, bisognerà attendere solo dalle 6 alle 8 settimane.

Di questa specifica varietà, si può mettere in evidenza la robustezza, caratteristica che la rende facilmente resistente anche ai parassiti e alla muffa.

Consigliamo di prestare una particolare attenzione alla coltivazione outdoor durante l’inverno, perché temperature troppo rigide sono la causa di rallentamenti nella crescita del raccolto, o addirittura potrebbero rovinare interamente i fiori.

Per questo motivo, molti coltivatori scelgono ugualmente di utilizzare vasi: in caso di forti piogge, sarà più semplice spostare le piantine ed evitare di perdere tutto il lavoro svolto.

Coltivazione outdoor: cosa sappiamo sulle varietà autofiorenti?

coltura all'aperto di cannabis legale

Nel corso dell’articolo abbiamo spesso parlato di varietà autofiorenti, una novità che ha rivoluzionato il mondo delle coltivazioni di marijuana.

In effetti, si tratta dell’incrocio tra Indica/Sativa con la genetica Ruderalis, da cui traggono resistenza e capacità di adattarsi a diversi climi (anche da qui si può ricavare la canapa legale, come quella disponibile nel nostro shop online di Justbob.it).

La particolarità di tali ibridi risiede nella velocità con cui crescono e fioriscono. In linea generale, possono metterci anche solo 2/4 settimane. Inoltre, non necessitano cure costanti come le altre varietà; ecco perché sono le varietà più apprezzate dai meno esperti.

Le varietà autofiorenti, rispetto a quelle tradizionali, non devono seguire il fotoperiodo. In termini semplici, le genetiche così ibridate non hanno bisogno di 12 ore di luce e 12 di buio.

Ma la marijuana autofiorente offre un ulteriore vantaggio: provenendo in parte dalla Ruderalis, raggiungono un’altezza contenuta, che non va oltre i 2 metri.

I coltivatori hanno a propria disposizione un’ampia scelta di semi legali autofiorenti da coltivare outdoor, ma che, in realtà, si prestano bene anche per le coltivazioni indoor.

Coltivazione outdoor: a cosa prestare attenzione?

Per mantenere intatti i nutrienti e mantenere i terpeni, i coltivatori devono prestare attenzione a diversi fattori.

Ecco gli elementi principali da considerare per cominciare la coltivazione di canapa legale:

  • terreno;

  • clima;

  • acqua;

  • nutrienti richiesti dalla varietà.

Consigliamo di non annaffiare eccessivamente ogni singola pianta: potrebbe danneggiarne la crescita, al contrario di quanto normalmente si possa credere.

Allo stesso tempo, sarebbe meglio scegliere la zona che più appare esposta alla luce solare (7/8 ore possono bastare) e, magari, poco ventilate.

Esposizione alla luce solare: uno dei fattori più importanti

La luce solare è uno dei fattori più importanti. Le piante di cannabis richiedono una quantità significativa di luce per effettuare la fotosintesi e crescere rigogliose.

È essenziale selezionare un posto ben esposto al sole, dove le piante possano ricevere almeno 7-8 ore di luce solare diretta al giorno. La luce naturale non solo promuove una crescita sana, ma contribuisce anche alla produzione di terpeni, che determinano l’aroma e il gusto della marijuana. Pertanto, la scelta del luogo giusto può fare la differenza tra un raccolto mediocre e uno di alta qualità.

In questo contesto, l’esposizione alla luce solare diventa una delle chiavi del successo per la coltivazione outdoor, specialmente in un territorio come l’Italia, dove il sole è abbondante nella maggior parte delle regioni.

Carenza o eccesso d’acqua? Come mantenere l’equilibrio

È importante mantenere un equilibrio idrico adeguato per evitare sia l’eccesso che la carenza d’acqua.

Troppa acqua può causare problemi di muffa e radici marce, mentre troppo poca può rallentare la crescita delle piante. Il terreno deve essere ben drenato e ricco di nutrienti per supportare la crescita delle radici. Aggiungere compost o fertilizzanti organici può migliorare la qualità del terreno, fornendo alle piante tutti i nutrienti necessari per crescere forti e sane.

Inoltre, è consigliabile monitorare il pH del terreno per garantire che sia sempre ottimale per la coltivazione della cannabis. La gestione corretta dell’acqua e del terreno rappresenta una parte fondamentale di questa guida alla coltivazione outdoor, assicurando che le piante possano crescere in modo sano e vigoroso.

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Conclusione

Come abbiamo visto, la coltivazione outdoor può offrire numerosi vantaggi, tra cui costi di produzione ridotti e una maggiore resa in termini di qualità e quantità del raccolto. Tuttavia, richiede anche una buona pianificazione e attenzione ai dettagli.

Dalla scelta delle varietà più adatte al clima locale, alla gestione accurata di luce, acqua e terreno, ogni aspetto della coltivazione deve essere curato con attenzione. Seguendo i consigli e le informazioni fornite in questo articolo, anche i coltivatori meno esperti potranno coltivare outdoor, ottenendo piante di alta qualità che porteranno grande soddisfazione e gioia.

La coltivazione outdoor rappresenta non solo un modo efficace per produrre marijuana di alta qualità, ma anche un’esperienza appagante che permette anche a chi non è un coltivatore professionista di connettersi con la natura e di godere dei frutti del proprio lavoro in maniera diretta e gratificante.

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