Modificato il: 28/08/2023
Tutto ciò che devi sapere sui tempi di reazione del tuo organismo all’assunzione del CBD!
I modi per assumere il CBD sono diversi, ne consegue che i tempi di reazione e durata siano differenti per ognuno. I fattori che influenzano queste tempistiche dipendono anche dalle caratteristiche metaboliche di chi lo assume, come peso corporeo, età e tolleranza alla sostanza.
È doveroso specificare anche che in Italia l’olio di CBD può essere utilizzato legalmente solo per via topica, sulla pelle quindi. Per essere più chiari, l’ingestione non è consentita dalla legge.
Le informazioni che sto per darti, dunque, hanno il solo scopo di essere condivise con te, in attesa di eventuali nuove disposizioni da parte del Governo.
Torniamo ora al nostro caro olio di CBD.
Come dicevo, i tempi di insorgenza degli effetti variano al variare della modalità di assunzione.
Vediamo insieme quali sono i principali, quanto impiegano a fare effetto e perché, sempre laddove il tuo paese lo consenta.
Perché il metodo di assunzione incide sui tempi di assorbimento?
Com’è possibile che la stessa sostanza si comporti diversamente in base a come decido di assumerla? Che differenza può fare scegliere di mettere due gocce di CBD sotto la lingua o di aggiungerlo al mio infuso preferito?
Beh, la differenza c’è e di seguito provo a spiegarti in cosa consiste. Anche se apparentemente non stai compiendo azioni molto diverse tra loro, i tempi di reazione del tuo organismo varieranno eccome.
Il CBD andrà in ogni caso a finire nel tuo flusso sanguigno, arrivando a raggiungere così tutte le parti del corpo e i relativi recettori CB1 e CB2.
Stimolando il sistema cannabinoide, infatti, il cannabidiolo interagisce con i vari recettori presenti nel sistema immunitario, nel cervello e in una moltitudine di altri organi e tessuti.
I tempi di azione del cannabidiolo dipendono direttamente dalla lunghezza del tragitto che esso deve percorrere per raggiungere i recettori CB1 e CB2.
Vediamo ora quali sono le principali possibilità di somministrazione e quanto impiegano a scatenare gli effetti del CBD.
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Fumare il CBD o vaporizzarlo.
Molti consumatori di cannabis scelgono il metodo della vaporizzazione delle infiorescenze, soprattutto perché non coinvolge la combustione, impossibile da evitare se invece si sceglie di fumarle, come accade nel caso dell’hashish al CBD.
Tuttavia, queste due modalità condividono il cammino verso i ricettori. In entrambi i casi, infatti, il CBD entra in circolo attraverso gli alveoli polmonari.
Una volta raggiunti gli alveoli, il cannabidiolo è finalmente pronto a immettersi nel flusso sanguigno. Se inalato, infatti, deve superare solo una sottile barriera per raggiungere il sangue.
Questo si traduce in tempi di reazione brevissimi. Per questo motivo fumare e vaporizzare sono i metodi preferiti della maggioranza dei consumatori di cannabis.
Inoltre, il CBD assunto attraverso questi metodi ha un tasso di biodisponibilità molto alto. Ciò significa, in parole povere, che quasi la totalità del CBD inalato è in grado di oltrepassare la barriera e generare un effetto sull’organismo.
Parlando invece di durata dell’effetto, è piuttosto difficile fare una stima precisa. Quello che sappiamo riguarda l’emivita delle varie modalità di assunzione e cioè la quantità di tempo necessaria affinché la concentrazione del principio attivo nel corpo si dimezzi.
In questo caso specifico, l’emivita del CBD di una dose ipotetica di 20 mg è di 1-2 ore.
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Ingerire il CBD mediante cibi o bevande
Scegliendo questa modalità, si aprono diverse possibilità. Esistono infatti molti modi di ingerire l’olio di CBD e tra i più comuni citiamo le capsule, le tinture (estratti da deglutire), i cibi e le bevande infusi con CBD.
Per chi desidera una maggiore discrezione, questi metodi sono ideali, in quanto non è possibile riconoscere la presenza del cannabidiolo, a meno che tu non voglia comunicarlo.
Un ulteriore vantaggio dell’ingestione è quello di non mettere a rischio i polmoni, come invece succede fumando la cannabis. Recentemente, infatti, abbiamo assistito a un notevole incremento dell’offerta di prodotti edibili a base di CBD, come biscotti, caramelle, brownies e tanto altro.
Questo metodo ti dà la possibilità di assumere la tua dose di CBD attraverso tantissimi alimenti, giocando con la tua creatività. I tempi, però, sono molto più lunghi rispetto a quelli d’inalazione o, come vedremo, di somministrazione sublinguale.
La ragione è molto semplice: il CBD deve essere digerito prima di poter essere immesso nel flusso sanguigno.
Il processo digestivo, come sai, ha bisogno dei suoi tempi. È necessario, infatti, che i cibi vengano scomposti dagli acidi e dagli enzimi e una volta terminato questo processo potranno essere metabolizzati dal fegato. Solo dopo saranno pronti per essere immessi nel flusso sanguigno.
Gli effetti del CBD assunto per via orale non saranno tangibili prima che siano trascorsi almeno una trentina di minuti. L’emivita del CBD in questo caso si aggira attorno alle 23 ore.
Anche se ha bisogno di più tempo per entrare in circolo , il cannabidiolo assunto in questo modo ti permette di integrarlo facilmente nella tua routine quotidiana e, come dicevo sopra, ti garantisce una discrezione senza pari. Inoltre, l’effetto dura più a lungo.
Assumere il CBD per via sublinguale
L’ultimo metodo di assunzione di CBD di cui ti voglio parlare consiste in quello per via sublinguale. Per poter essere assunto in questo modo, il cannabidiolo deve essere sotto forma di olio o, meglio ancora, di tintura.
La somministrazione per via sublinguale è tipica dell’ambito medico-sanitario, grazie ai ridottissimi tempi di assorbimento che questa modalità richiede. La rapidità con cui infatti è in grado di raggiungere il flusso sanguigno è notevole e, non dovendo essere digerito, mantiene un alto livello di biodisponibilità.
Proprio sotto la lingua, troviamo lo strato più sottile del rivestimento del pavimento orale della bocca e questa porzione di mucosa è ricchissima di capillari. È proprio questa la ragione della capacità così elevata di assorbire i principi attivi di questa zona del cavo orale.
Scegliendo questa opzione, ci vorranno circa 15 minuti per percepire gli effetti del CBD e la sua emivita è variabile. Si stima un intervallo che va da 1 a 10 ore per una dose compresa tra 5 e 20 mg.
In conclusione, quanto dura l’effetto dell’olio di CBD?
Abbiamo visto come la durata dell’effetto dell’olio di CBD dipende da diversi fattori, come la concentrazione dell’olio, la dose somministrata, le modalità di assunzione e le caratteristiche metaboliche di ognuno di noi.
È difficile prevedere in modo abbastanza accurato i tempi di reazione dell’organismo e la durata degli effetti indotti dall’assunzione di CBD.
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