Modificato il: 07/03/2024
La particolarità dei componenti della cannabis: più potenti se uniti
L’effetto entourage è solo una delle curiose scoperte, che riguardano la cannabis ed i suoi derivati.
Sono diverse le informazioni che abbiamo a disposizione su questo singolare fenomeno. Se molti ne riconoscono l’esistenza, altri vorrebbero le prove incontestabili.
Per il momento, iniziamo con cercare di capire di cosa si tratta, in attesa di avere maggiori conferme dalla comunità scientifica.
È vero dunque che l’unione fa la forza?
Cos’è l’effetto entourage?
Si definisce effetto entourage il meccanismo attraverso il quale le varie sostanze presenti all’interno della pianta di cannabis esercitano la loro funzione in sinergia per indurre effetti diversi.
Semplificando il concetto il più possibile, l’effetto entourage sostiene che il gruppo delle sostanze contenute nella pianta della cannabis abbia un’azione più efficace se tutti i componenti agiscono simultaneamente, rispetto all’azione che avrebbero invece uno per uno.
Per capirlo meglio, osserviamo il modo in cui interagiscono THC e CBD.
Il CBD, come forse saprai, ha la capacità di mitigare l’effetto psicotropo del THC, che, se assunto da solo, potrebbe innescare degli effetti psicoattivi così potenti da arrivare in alcuni casi a sfociare in effetti collaterali, quali disturbo d’ansia e paranoia.
I noti effetti rilassanti e calmanti del CBD dunque, combinati alle caratteristiche psicomimetiche del THC, consentono di ottenere un risultato finale equilibrato.
Questo è un ottimo esempio di quello che viene definito come effetto entourage. Ma le sostanze contenute nella cannabis sono molte e di più e non si limitano al cannabinoide.
Vediamo quindi quali sono le principali e in che modo possono fare la differenza.
Leggi anche: Cosa sono gli edibles alla cannabis e quali sono i loro effetti
Non solo cannabinoidi: ecco cosa sono i terpeni
Come anticipato, l’effetto entourage non si limita a considerare l’interazione tra THC e CBD. Sembra infatti che anche gli altri componenti contenuti nella marijuana partecipino in modo attivo a suscitare un effetto globale più completo.
Ma quali sono quindi le altre sostanze che intervengono nell’effetto entourage? Si tratta dei terpeni. Vediamo insieme cosa sono e che funzione svolgono.
I terpeni hanno un ruolo importante nell’effetto entourage. Sono infatti al secondo posto, dopo i cannabinoidi, per ordine di influenza nel meccanismo. Da un punto di vista scientifico, i terpeni sono composti organici contenuti nella cannabis, e nella canapa light, ma non solo. Si trovano infatti nelle piante in generale e anche negli animali.
A cosa servono quindi i terpeni? La loro funzione è prettamente comunicativa. Mi spiego meglio.
Attraverso i terpeni, gli organismi viventi sono in grado di facilitare o scongiurare interazioni con altri organismi. Nel caso delle piante, per esempio, sono molto utili per catturare l’attenzione degli insetti responsabili dell’impollinazione. Allo stesso tempo, respingono eventuali parassiti o microrganismi nocivi.
Grazie ai terpeni inoltre è possibile riconoscere il caratteristico profumo di alcune piante o fiori.
È proprio servendosi di questi elementi, che è possibile isolare le fragranze e creare i noti oli essenziali. L’aroma di lavanda e agrumi, per esempio, è conferito dal linalolo e, come forse saprai, presenta proprietà rilassanti.
Avresti mai detto che è contenuto anche nella cannabis? Pare infatti che l’azione calmante del CBD sia enfatizzata ancor di più dall’interazione con questo terpene.
Il linalolo però non è l’unico. Il pinene per esempio, riconducibile al profumo di pino, è presente nella conformazione della marijuana e pare avere anch’esso importanti proprietà terapeutiche.
Ma torniamo a noi… Per comprendere appieno il meccanismo dell’effetto entourage, è bene avere qualche informazione in più.
Come dicevo prima infatti, affinché possa verificarsi, è fondamentale che si inneschi una vera e propria cooperazione tra i vari elementi costitutivi della cannabis e a questo proposito, non possiamo non citare i cannabinoidi.
Questi composti chimici vanno a interagire con il nostro sistema endocannabinoide, costituito di tutta una serie di recettori distribuiti nel corpo umano, e non solo. Anche gli animali infatti ne sono provvisti.
Il nostro organismo produce quelli che sono conosciuti come endocannabinoidi e se ne serve per regolare diverse funzioni fisiologiche. Ma il sistema si è dimostrato sensibile anche ai cannabinoidi non necessariamente auto-prodotti.
Le funzioni fisiologiche, come l’appetito per esempio, possono essere influenzate anche da quelli che si trovano all’interno della cannabis.
I più noti, probabilmente anche perché presenti in concentrazioni maggiori, sono senza dubbio CBD e THC. Apparentemente, le loro funzioni possono subire l’influenza dei terpeni, anche se condurre degli studi specifici in merito si rivela piuttosto difficile.
Il problema principale consiste nel fatto che è praticamente impossibile standardizzare i parametri di ricerca. Come forse saprai, la cannabis è fortemente legata alle condizioni in cui cresce. La composizione del terreno, i metodi utilizzati per la sua coltivazione e altri fattori incidono enormemente sulle sue caratteristiche finali, tra le quali appunto il profilo terpenico.
Di conseguenza, portare avanti delle ricerche ufficiali è quasi impossibile, dal momento che ogni varietà di marijuana presenta una composizione di cannabinoidi e terpeni a sé stante.
Esistono degli studi, che però si basano sull’interazione dei diversi componenti isolati, proprio per riuscire a gestire meglio le quantità esaminate. Tuttavia, la teoria dell’effetto entourage continua a destare curiosità, anche se per il momento non è stata ancora provata a livello scientifico.
Ma quali sono i benefici del CBD, amplificati dall’effetto entourage?
Come ti dicevo prima, l’effetto entourage potenzia gli effetti dei vari componenti. Non sarà difficile quindi comprendere, come i benefici che paiono essere attribuiti alla marijuana siano ancor più evidenti nel caso di prodotti che contengano sia cannabinoidi che terpeni.
Esistono in commercio diverse opzioni, se il paese in cui ti trovi lo prevede, che ti permetteranno di toccare con mano la potenza di tale compresenza. In particolare, vediamo quali sono gli effetti terapeutici che l’olio di CBD pare avere.
Non solo è ricco di proteine e omega 3, ma si dice che offra una miriade di benefici per la salute. Sembra infatti che l’assunzione quotidiana di CBD possa portare a un miglioramento della salute e del benessere.
L’estratto di canapa full-spectrum proviene dai fiori della pianta di canapa ed è dunque pieno di cannabinoidi e terpeni, che offrono molti potenziali benefici per la salute. I prodotti CBD possono essere ingeriti o usati topicamente. Ecco solo alcuni dei benefici che molti utenti dicono di sperimentare, quando usano regolarmente l’olio di CBD a spettro completo.
SALUTE DELLA PELLE
Secondo la US National Library of Medicine, l’olio di canapa è utile per il trattamento dell’eczema e di una serie di altre malattie della pelle come la dermatite, la dermatite seborroica, l’eczema varicoso, la psoriasi, il lichen planus e la rosacea.
L’olio di canapa inoltre è pieno di vitamine e acidi grassi che aiutano a costruire e mantenere una pelle sana, che pare rafforzata dal suo utilizzo e più capace di resistere alle infezioni batteriche, virali e fungine.
Gli acidi grassi nell’olio di canapa poi aiutano anche a nutrire la cute e a proteggerla dall’ossidazione, principale causa dei segni dell’invecchiamento.SOLLIEVO DAI DOLORI
Il CBD è forse ancora più conosciuto come antidolorifico. È infatti noto per ridurre l’infiammazione dall’interno e alleviare la tensione muscolare. Nel 2020 appunto, una ricerca ha evidenziato come i cannabinoidi dell’estratto di canapa a spettro completo abbiano avuto successo nel trattamento del dolore.DORMIRE
Dormire abbastanza nella nostra era digitale è diventata una sfida per molte persone. Ma anche in questo caso possiamo contare sull’aiuto del CBD, che pare avere la capacità di ridurre l’ansia e influenzare di conseguenza qualità e quantità del sonno. Il CBD infatti è utilizzato con successo nel trattamento di disturbi come l’insonnia.ANSIA
Non si può parlare del corpo ignorando la mente. L’ansia, peraltro, può causare tutta una serie di ulteriori problemi, se non viene considerata attentamente. Il CBD aiuta ad alleviare molti sintomi associati allo stress quotidiano e sembra promuovere una forte risposta immunitaria.
Insomma, l’olio di CBD pare avere numerosi benefici per la nostra salute. Considera inoltre che le proprietà di cui hai appena letto sono da considerarsi valide per qualunque prodotto a base di CBD, dagli oli agli hashish.
Nel caso poi di estratti a spettro completo, i benefici saranno amplificati ulteriormente grazie all’ormai noto effetto entourage.
In sintesi, quali sono i vantaggi della sinergia tra terpeni e cannabinoidi?
L’effetto entourage, in sostanza, afferma che gli effetti dei singoli componenti della cannabis, possano essere migliorati e amplificati, se questi vengono assunti in contemporanea.
Partendo da questo presupposto, è importante identificare quali siano i principali elementi interessati da questo processo e in che modo la loro interazione possa apportare dei benefici a chi ne fa uso.
Oltre ai cannabinoidi, i terpeni si dimostrano parte integrante dell’effetto entourage e questa scoperta ha portato all’elaborazione di prodotti derivati dalla cannabis, detti a spettro completo, che non isolassero un componente in particolare, ma che offrissero le potenzialità della sinergia tra tutti gli elementi presenti naturalmente nella marijuana.
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