Nuove normative sulla vendita di fiori di canapa in Austria

Nuove normative sulla vendita di fiori di canapa in Austria

Pubblicato il: 15/03/2025

A partire dal 2025 l’Austria ha introdotto nuove normative riguardanti la vendita di fiori di canapa con un contenuto di THC inferiore allo 0,3%. Secondo una recente sentenza, questi prodotti non rientrano più nella categoria delle sostanze stupefacenti, ma sono ora regolamentati dalla legge sul monopolio del tabacco

A partire dal nuovo anno 2025 sono state introdotte nuove normative in Austria riguardanti i fiori di CBD.

Questa modifica legislativa avrà un impatto significativo su tutti i venditori di canapa in Austria, sia che abbiano negozi fisici che online, così come su tutti i fornitori esteri che esportano verso il Paese.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio le implicazioni di questa normativa, le conseguenze per venditori e consumatori e altre informazioni essenziali sul commercio della canapa legale e più precisamente delle infiorescenze CBD.

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Le nuove leggi sulla canapa in Austria dal 2025

Fino alla fine del 2024, i fiori di CBD venivano considerati derivati della canapa al pari di hashish, oli ed estratti. Tuttavia, con l’arrivo del nuovo anno 2025, la regolamentazione di questi prodotti ha subito importanti cambiamenti.

Attualmente, in Austria, i fiori di canapa con meno dello 0,3% di THC sono legali, una soglia condivisa anche da altri Paesi europei e non come Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Polonia e Svizzera. È importante precisare però che ogni nazione segue delle normative specifiche, per cui è sempre consigliabile verificare le leggi locali prima di acquistare o vendere questi prodotti.

Un punto chiave della decisione della Corte Amministrativa Suprema austriaca è stata la conferma che i fiori di canapa essiccati, quando combinati con il tabacco nelle sigarette, non generano effetti psicoattivi. Questo è uno dei motivi principali per cui non sono stati più classificati come sostanze stupefacenti.

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La sentenza della Corte Suprema austriaca sui fiori di CBD

Il 29 gennaio 2025 la Corte Amministrativa Suprema austriaca ha emesso una sentenza che segna un punto di svolta per il mercato del CBD.

L’organo, che ha giurisdizione sulle questioni amministrative e commerciali del Paese, ha stabilito che i fiori di canapa con un contenuto di THC inferiore allo 0,3% non sono classificati come sostanze stupefacenti, ma rientrano sotto il monopolio del tabacco.

Di conseguenza, la vendita di questi prodotti è ora riservata esclusivamente alle tabaccherie autorizzate, escludendo completamente i negozi di canapa e vietando la distribuzione tramite distributori automatici. Inoltre, punti vendita come ristoranti e stazioni di servizio potranno commercializzarli solo se acquistati da rivenditori ufficiali, conformemente all’articolo 40 della legge sul monopolio del tabacco (TabMG 1996).

Cosa cambia per i consumatori di fiori di CBD?

Il consumo di infiorescenze di CBD contenenti meno dello 0,3% di THC rimane legale in Austria, ma il loro acquisto presso negozi non autorizzati può comportare conseguenze legali. Per evitare problemi, è consigliabile acquistare solo presso tabaccherie autorizzate, che sono gli unici punti vendita ufficialmente riconosciuti dalla legge.

Inoltre, con l’introduzione della tassa sul tabacco, potrebbero verificarsi variazioni nei prezzi e nella disponibilità di questi prodotti.

Chi desidera rimanere aggiornato sulla normativa può consultare fonti ufficiali come l’ufficio delle dogane austriaco.

Impatto Economico: aumento dei prezzi

Un altro aspetto rilevante di questa nuova regolamentazione è l’introduzione di una tassa sul tabacco del 34% sui fiori di CBD. Questo comporterà inevitabilmente un aumento dei prezzi per i consumatori finali, poiché i rivenditori saranno obbligati a incorporare la tassazione nel costo di vendita.

Questa nuova imposta influenzerà sia i negozi fisici che quelli online, con un impatto diretto sui clienti abituali. Il mercato del CBD, dunque, si troverà di fronte a una nuova sfida in termini di prezzi e competitività.

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Autorizzazioni per i grossisti e determinazione dei prezzi

Anche i grossisti potranno vendere fiori di CBD, ma solo dopo aver ottenuto specifiche autorizzazioni previste dalla normativa vigente. Il rilascio della licenza all’ingrosso è regolato dall’articolo 6 della legge sul monopolio del tabacco (TabMG 1996) e dipende dalla corretta presentazione della documentazione richiesta.

Per operare legalmente, i grossisti devono inoltre ottenere un’autorizzazione come deposito fiscale o destinatario registrato, in base alla legge sulla tassa sul tabacco del 2022. Una volta completato questo processo, potranno distribuire i prodotti secondo le regole del monopolio.

Secondo l’articolo 9 della legge, i prezzi dei fiori di cannabis CBD devono essere comunicati per iscritto al Ministero delle Finanze e pubblicati sulla piattaforma elettronica del governo almeno cinque giorni lavorativi prima della loro applicazione. Solo dopo la pubblicazione ufficiale sarà possibile la vendita alle tabaccherie, che dovranno attenersi ai prezzi stabiliti.

Restrizioni sulla pubblicità dei fiori di canapa

La nuova legislazione prevede rigorose restrizioni sulla pubblicità dei fiori di canapa. Anch’essi da ora saranno considerati come prodotti da fumo e saranno quindi soggetti a restrizioni pubblicitarie o minori campagne promozionali nei media o nei punti vendita.

I commercianti e i produttori dovranno conformarsi alle nuove normative per evitare problemi legali e adottare nuove strategie di marketing.

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In conclusione

Le nuove disposizioni del gennaio 2025 sulla vendita dei fiori CBD in Austria hanno introdotto cambiamenti significativi per venditori e consumatori. Con l’applicazione della tassa sul tabacco e le nuove restrizioni sul commercio, è essenziale informarsi e adattarsi alle normative per evitare problematiche legali.

Per maggiori dettagli, è possibile consultare l’articolo ufficiale pubblicato dal Ministero delle Finanze austriaco.

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