Modificato il: 07/07/2023
Approfondimento sull’olio di CBD per i dolori cervicali: scopri in che modo si utilizza, in quali quantità e se funziona
Bruciore, irrigidimento, capogiri, mal di testa… Questi sono solo alcuni dei sintomi legati alla cervicalgia, una patologia che, periodicamente, porta una miriade di persone a cercare i più svariati rimedi.
Probabilmente sarà capitato anche a te o a un tuo caro di cercare un rimedio naturale miracoloso o un olio di semi o erba CBD per i dolori cervicali, che non ne vogliono sapere di sparire.
I più comuni farmaci, infatti, spesso non sono sufficienti a lenire i fastidi di questo disturbo, mentre in altri casi, i loro effetti collaterali superano i benefici.
A proposito di rimedi naturali, in questo articolo ci vogliamo concentrare sulla conoscenza dell’olio CBD, un prodotto ricavato dalle piante di cannabis (in particolare cannabis light) che sta avendo tantissimo successo.
Nelle prossime righe ti spiegheremo in che modo (dove consentito) questo prodotto viene utilizzato per combattere i dolori cervicali e ti forniremo tante altre informazioni utili.
Ecco ciò che dovresti sapere sull’uso dell’olio al CBD per la cervicale.
Dolore cervicale: come farlo passare con l’olio al CBD
La cervicalgia è uno dei disturbi più diffusi in tutto il mondo che, in chi ne soffre, provoca sofferenze più o meno intense.
Quando questa patologia si manifesta, c’è chi lamenta dolore solo in prossimità delle sette vertebre cervicali e chi anche nella zona delle spalle e degli arti superiori. Altri, invece, devono convivere anche con sintomi come mal di testa, vertigini e nausea.
Considerando che i dolori cervicali si fanno sentire abbastanza di frequente, sono tante le persone che, in alternativa ai farmaci tradizionali, decidono di fare affidamento ai rimedi naturali.
Probabilmente avrai sentito parlare dell’artiglio del diavolo, dell’arnica o di qualche mix di più oli essenziali e, magari, ne avrai anche provato qualcuno.
Ultimamente, però, c’è un altro rimedio che sta riscuotendo un enorme successo: si tratta dell’olio CBD.
Il CBD (o cannabidiolo) è un principio attivo non psicotropo estratto dalla cannabis che, in base ai dati scientifici ottenuti finora, sembra essersi rivelato un ottimo antidolorifico e antinfiammatorio per la cervicale.
Il metodo più diffuso per utilizzare quest’olio è erogarne qualche goccia sotto la lingua, in modo tale che l’organismo lo possa assorbire in tempi molto rapidi.
Altri, invece, preferiscono aggiungere l’olio a una bevanda calda o a qualche pietanza ma, in questo caso, gli effetti ci mettono un po’ più di tempo a manifestarsi (prima che il cannabidiolo raggiunga il flusso sanguigno deve passare per l’apparato digerente).
Un altro modo per usare l’olio al CBD per la cervicale, è aggiungere qualche goccia di prodotto ad un altro olio base, in modo da poterlo spalmare direttamente sull’area dolorante.
Leggi anche: CBD per l’artrosi: come usarlo per alleviare i dolori
Quanto olio di CBD si utilizza per i dolori cervicali?
Mentre in alcuni Paesi c’è già chi considera l’olio di CBD il miglior antidolorifico per la cervicale, per via della sua azione rapida e dei suoi scarsi effetti collaterali; in altri Paesi (come l’Italia) questo prodotto non si può ancora utilizzare liberamente, ma si può acquistare solo a scopo collezionistico.
Questo perché, attualmente, la quantità di ricerche e studi scientifici sul CBD è ancora scarsa, e si attendono ulteriori risultati per convalidare l’efficacia medica di questo principio attivo come antinfiammatorio e antidolorifico.
Da ciò ne consegue che anche le informazioni in merito alle dosi di olio da utilizzare (nei Paesi in cui è consentito) sono un po’ vaghe.
Ciò che sappiamo per certo, però, è che, in base ai dati positivi raccolti sia da vari sondaggi sia da alcuni test effettuati su umani e altre specie animali, pare che il CBD sia in grado di alleviare dolori e infiammazioni al collo anche se assunto in piccolissime quantità.
Dove l’olio di CBD è già ampiamente utilizzato, per esempio, si consiglia di iniziare ad assumerne una dose minima di prodotto, per poi aumentare il quantitativo le volte successive, solo se veramente necessario.
In base all’entità del dolore, del peso corporeo di chi lo utilizza e di tanti altri fattori, infatti, la quantità di olio di CBD necessaria per alleviare il dolore causato dalla cervicalgia può variare di tanto.
Leggi anche: CBD come antinfiammatorio e antidolorifico: funziona?
Per concludere
Nonostante le ricerche sulle proprietà mediche del cannabidiolo continuino, sono già tanti i dati che dimostrano quanto i prodotti che lo contengono, come l’olio al CBD, possano essere utili per alleviare dolori e infiammazioni alla cervicale.
Sperando che anche in Italia si smuova presto qualcosa e che l’utilizzo del CBD venga pienamente approvato per la cura di tante patologie, non ci resta che attendere e acquistare i prodotti ad alto contenuto di cannabidiolo solo a scopo collezionistico.
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