Modificato il: 20/10/2023
All’apparenza simili, differiscono sia per le proprietà che per l’utilizzo che se ne fa
Dal 2017 (anno in cui è entrata in vigore la storica legge 242 del 2016 che ha sancito la nascita della filiera della cannabis sativa e della canapa industriale in Italia) a oggi, abbiamo assistito a una crescita costante del mercato dei prodotti della cannabis.
Gli oli derivati dalla canapa risultano essere sempre più richiesti dai consumatori non solo italiani per via delle tante proprietà benefiche che essi sembrano offrire.
Visto il grande interesse, ci proponiamo di esaminare i due principali tipi, spesso confusi fra loro, di oli ricavati dalla pianta di canapa: l’olio di canapa e l’olio di CBD.
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Olio di canapa e olio di CBD utilizzano parti diverse della pianta
L’olio di canapa, o più esattamente, l’olio di semi di canapa e l’olio di CBD sono entrambi ricavati a partire dalla stessa pianta: la canapa industriale, che è una varietà a basso contenuto di THC, come la canapa light, creata tramite programmi di ibridazione.
Tuttavia, se l’olio di canapa si fa a partire dai semi della pianta, l’olio di CBD ne sfrutta principalmente i fiori, che contengono preziose molecole come i cannabinoidi e i terpeni, i quali servono a proteggere la pianta da agenti esterni come i parassiti o l’eccessivo calore.
Queste sostanze sono presenti anche nelle foglie e negli steli della pianta, ma solo in minima quantità.
L’olio di canapa, invece, si ottiene usando i semi della pianta, che non contengono cannabinoidi, ma sono ricchi di sostanze nutritive, come acidi grassi Omega-3, proteine e vitamine.
Fatta questa fondamentale distinzione, vediamo ora quali sono le potenziali proprietà benefiche di questi due oli derivati dalla canapa e come usarli al meglio per trarne vantaggio.
Olio di canapa: proprietà e utilizzi
L’olio di canapa è un olio vegetale ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi dell’omonima pianta.
È di colore verde, dall’intensità più o meno marcata, e all’assaggio si può riscontrare un sapore simile a quello delle nocciole.
La sua peculiarità? Essere una fonte alimentare ad alto valore nutrizionale: è ricco di acidi grassi omega-6 e omega-3 (presenti in rapporto 3:1, che è la proporzione ideale secondo i nutrizionisti) e contiene acido alfa linolenico, vitamine del gruppo B e microelementi fondamentali, come il fosforo e il magnesio.
Per questo motivo, e per il fatto di essere privo di THC, viene impiegato prevalentemente per uso alimentare, come condimento in cucina o come integratore, disponibile in gocce o capsule. Inoltre, può essere utilizzato anche come ingrediente nella preparazione di prodotti cosmetici.
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Olio di CBD: proprietà e utilizzi
Come abbiamo visto l’olio di CBD viene estratto dalle infiorescenze della pianta, che sono una preziosa fonte di cannabinoidi e terpeni.
La molecola più importante, in ragione delle sue potenzialità terapeutiche, è il cannabidiolo (CBD), che è un cannabinoide non psicoattivo ricavato dalla cannabis, noto per avere un effetto rilassante e sedativo.
A differenza del delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), il CBD non è una sostanza psicotropa e drogante e, pertanto, non vi sono particolari restrizioni nella commercializzazione di preparati basati su questo principio attivo.
Per quanto riguarda, in modo specifico, le proprietà benefiche dell’olio di CBD, quest’ultime sembrano essere molteplici:
- proprietà antinfiammatorie e lenitive: può essere utilizzato a livello di epidermide per ridurre tensioni e infiammazioni muscolari o per contrastare sia piccoli inestetismi come l’acne che vere e proprie patologie della pelle, ad esempio la dermatite, o la psoriasi.
- proprietà rilassanti e ansiolitiche: potrebbe essere utile per contrastare ansia e stress e per combattere l’insonnia e i disturbi del sonno, migliorando la qualità del riposo.
- proprietà neuroprotettive e antiossidanti: può essere impiegato per idratare la pelle e di rallentare l’invecchiamento cutaneo.
Si intuiscono, dunque, quali possono essere le vie di somministrazione di questo prodotto. L’olio di CBD può essere utilizzato per uso topico, ovvero applicato direttamente sulla cute, nel trattamento di problematiche della pelle, oppure per la cura quotidiana di viso e corpo.
Nei Paesi dove è consentito, l’olio di CBD può essere assunto per via orale, o meglio sublinguale: basta applicare alcune gocce sotto la lingua e lasciarle assorbire per ottenere un effetto quasi immediato.
Questa modalità è molto apprezzata sia per l’efficacia (tempi di assimilazione rapidi) che per la praticità di utilizzo (il flacone con contagocce ne facilita il dosaggio).
Olio di canapa e olio di CBD: quali sono le differenze?
Arrivato a questo punto dovresti aver intuito cosa differenzia questi due oli.
Semplificando, sono due le principali differenze.
- La prima e più importante è la composizione chimica: l’olio di CBD contiene cannabinoidi e terpeni, mentre l’olio di canapa ne è privo.
- La seconda riguarda gli ambiti di applicazione.
Per le sue potenziali proprietà antinfiammatorie e lenitive, l’olio di CBD viene utilizzato soprattutto (per uso topico) in campo medico. L’olio di canapa, invece, è impiegato in ambito alimentare e cosmetico, perché ricco di nutrienti.
Si tratta di differenze fondamentali, che attengono tanto alla struttura del prodotto quanto ai benefici legati al suo utilizzo.
In conclusione
Se ti stai chiedendo qual è l’olio più adatto a te, avrai capito che la scelta dipende dalle tue esigenze. L’importante è scegliere prodotti di qualità, così da scongiurare eventuali rischi per la salute e beneficiare subito dei vantaggi del suo utilizzo.
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