Modificato il: 25/08/2023
La coltivazione di talee di cannabis risulta una scelta interessante per molteplici motivi, soprattutto in termini di velocità rispetto ai semi
Le talee di cannabis non sono altro che rami recisi dalla pianta madre, che possono essere trapiantati per dar vita a dei cloni della pianta stessa, con lo scopo di preservarne il patrimonio genetico.
Perciò la prima scelta da affrontare per un breeder professionista di cannabis light o classica è la seguente: talee o semi?
Molti coltivatori optano per la clonazione perché, in verità, è molto più semplice di quanto si possa pensare.
In più, se si sceglie di piantare talee di cannabis, si avrà la certezza di ricavare raccolti di fiori con caratteristiche specifiche.
Nonostante ciò, nei Paesi dove è consentito, è bene considerare anche le difficoltà legate alla coltivazione delle talee piuttosto che dei semi. Difatti, riprendendone appieno le caratteristiche, è possibile che la pianta presenti anche eventuali difetti.
Noi di Justbob, cannabis light shop di portata europea, approfondiremo nelle prossime righe la questione delle talee di cannabis, perché siamo convinti che il mondo della canapa vada conosciuto in ogni sua forma.
Lo sanno bene i nostri clienti, appassionati di prodotti a base di CBD per puro scopo collezionistico.
Ma torniamo alle talee di marijuana e andiamo a vedere di preciso di che si tratta e come ricavarle dalla pianta madre.
Cosa sono le talee di cannabis e come si ottengono?
Le talee della cannabis sono, in termini semplici, dei cloni ricavati da una pianta durante la fase vegetativa: i rami vengono recisi in maniera precisa e fatti radicare grazie all’immersione in acqua e appositi fertilizzanti, diventando a tutti gli effetti delle piante di canapa indipendenti, identiche alla madre.
Quando ci riferiamo alla pianta madre, bisogna chiarire che essa non dovrà mai fiorire, perché serve ai coltivatori esclusivamente per ricavarne delle talee. Dunque, consigliamo di selezionare una varietà vigorosa che, di norma, produrrebbe un elevato quantitativo di infiorescenze.
Così facendo, si otterranno cloni in salute (se curati bene) da poter sfruttare per tutto l’anno, in modo da effettuare numerose colture.
Quando si piantano le talee di canapa, bisogna ricordarsi che esse preleveranno tutte le caratteristiche intrinseche della pianta madre, età compresa. Per questa ragione, è bene sostituire, dopo un certo periodo di tempo, la pianta madre.
E’ opportuno non stressare la pianta, per cui è meglio clonarla per un massimo di 3/4 volte. Se si tratta del raccolto che più vi soddisfa, allora si potrà ricreare la pianta dalle talee estratte in precedenza.
In linea generale, la coltivazione di talee è poco adatta ai neo coltivatori, anche se si rivela la scelta più vantaggiosa rispetto ai semi di cannabis, con cui si parte da zero.
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Talee di cannabis: consigli preziosi per la scelta della pianta madre.
Come abbiamo già compreso, dove è consentita la coltivazione, le persone sanno che è dalla scelta della pianta madre che si rivelerà il futuro risultato sperato per le talee.
Prima di tutto, sarebbe meglio scegliere una genetica molto apprezzata da chi si appresta a coltivare, sia in termini di profumi che di aromi.
Inoltre, molti coltivatori si lasciano influenzare dalla quantità di resina che, di norma, la pianta produce.
Sarebbe meglio scegliere una pianta madre abbastanza resistente, soprattutto verso parassiti e muffa (alcuni dei peggiori nemici del raccolto, anche se si opta per la coltivazione con semi).
Nel caso si dovesse optare per una coltivazione indoor, ovvero al chiuso, è sempre bene selezionare genetiche dall’altezza contenuta e, ovviamente, con tempi di fioritura abbastanza veloci.
Tenendo a mente tali fattori, si potrà conoscere sin da subito cosa offrirà il raccolto finale della propria marijuana legale.
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Quali sono i vantaggi dell’utilizzo delle talee di canapa?
Lì dove la coltivazione è legale, lo scopo di qualsiasi breeder è ottenere dei raccolti di erba light soddisfacenti a livello di quantità e con una qualità all’altezza delle proprie aspettative.
Se parliamo di talee di cannabis, il primo vantaggio da evidenziare è la certezza di ottenere solo piante femmine, se la genetica della pianta madre è la medesima.
Inoltre, è già chiaro che si ha l’opportunità di preservare la genetica della pianta di cannabis legale o classica che sia, avendo la costante sicurezza del raccolto prodotto.
Le talee di cannabis risultano più efficienti se si vuole ottenere un risultato finale abbondante. Mentre alcune talee sono già in fase di fioritura, è possibile farne crescere delle altre.
Naturalmente, per mantenere il ritmo, bisogna prestare attenzione a diversi fattori: per ottimizzare il tutto, si predilige la coltivazione indoor, in modo da non doversi preoccupare delle condizioni climatiche esterne.
Rispetto ai tradizionali semi, coltivare talee di erba legale o classica richiede tempistiche più brevi e, in realtà, permette anche di risparmiare.
Come riportano i coltivatori dall’estero, una volta che si conosce la qualità del raccolto ottenuto dalla clonazione di una pianta madre accuratamente scelta, si avrà la certezza di conoscerne anche le percentuali di THC e CBD presenti, così da trarne benefici in base alle proprie esigenze.
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