Modificato il: 14/06/2024
Cosa sono i tricomi della marijuana light, come osservarli e quali informazioni ci danno riguardo i fiori di cannabis
Se hai la passione per l’erba light, avrai sicuramente sentito parlare dei tricomi della cannabis, difficilmente osservabili a occhio nudo ma estremamente importanti per la pianta e i fiori di Canapa Sativa L.
Ma cosa sono e dove si trovano i tricomi? Quali sono le loro funzioni nella pianta di marijuana?
Oggi risponderemo a queste e altre domande, facendo chiarezza sui tuoi possibili dubbi a riguardo.
Iniziamo subito!
Tricomi: cosa sono e qual è la loro funzione?
Il termine tricomi definisce, in botanica, i peli che crescono sulla superficie di alcune piante. Non a caso, la parola tricoma deriva dal greco “Tríchōma”, che significa “crescita di peli”.
Nella cannabis, i tricomi sono minuscole escrescenze che crescono sull’intera pianta di canapa simili, più che a dei peli, a dei minuscoli funghi.
La loro funzione è quella di attrarre gli insetti benefici, allontanare i parassiti e proteggere la pianta dai raggi UV e dagli agenti atmosferici.
Infatti i tricomi della cannabis producono una particolare resina, un composto denso, appiccicoso ed altamente aromatico che contiene cannabinoidi, terpeni e flavonoidi. Lo strato di resina è fondamentale per evitare che il vento, gli sbalzi di temperatura e i raggi ultravioletti danneggino la pianta, mentre gli aromi prodotti dai terpeni funzionano come deterrenti per i parassiti e per i predatori.
Possiamo dunque affermare che queste piccole ghiandole abbiano una funzione altamente protettiva per la cannabis e siano dunque fondamentali per la salute della pianta. Inoltre, essendo i produttori di cannabinoidi come CBD e THC, sono altamente ricercati dagli estimatori di canapa, i quali analizzano attentamente i fiori di erba legale per valutarne la qualità!
Leggi anche: CBN: il cannabinoide benefico che si sposa con CBD e THC!
Ti stai forse chiedendo come osservare i tricomi? Allora passa pure al seguente paragrafo!
Dove si trovano i tricomi della pianta di cannabis e come vederli?
Devi sapere che queste piccole ghiandole crescono su tutta la pianta di marijuana; si concentrano maggiormente sui fiori e, secondariamente, sulle foglie, i rami e il fusto della marijuana… Ma sono molto difficili da vedere a occhio nudo!
Per vederli dovresti munirti di una lente di ingrandimento o, se vuoi osservarli ancor più dettagliatamente, di un microscopio in cui posizionare i fiori di canapa light.
Se ciò che puoi vedere a occhio nudo è la resina cristallina, che rende le infiorescenze di canapa light brillanti, ciò che potresti vedere al microscopio è ancor più affascinante.
Infatti i tricomi assumono diverse forme, ma 3 in particolare sono caratteristiche delle piante di cannabis.
Ecco quali:
- Tricomi bulbosi, molto piccoli e presenti sull’intera superficie della pianta, dunque su fusto, rami, foglie e fiori. Difficili da individuare anche al microscopio, presentano dimensioni che vanno dai 10 ai 15 micrometri e si compongono di poche manciate di cellule.
- Tricomi sessili: leggermente più grandi dei bulbosi, si compongono di un gambo e di una testa, similmente ai funghi. Sono poco più grandi dei bulbosi, tanto che si possono individuare facilmente con una lente d’ingrandimento.
- Tricomi capitati-peduncolati: sono molto più grandi rispetto alle altre due tipologie, tanto che possiamo individuarli osservando i fiori da molto vicino (preferibilmente con una lente d’ingrandimento). Si sviluppano come dei gambi composti da cellule epidermiche e ipodermiche, le quali si accumulano fino ad arrivare a una cellula basale che si attacca a una testa ghiandolare più grande. La testa, racchiusa in uno strato di cuticola cerosa, è il centro della sintesi dei cannabinoidi e dei terpeni.
Sebbene tutte e 3 le tipologie di tricomi producano cannabinoidi, i captati-peduncolati sono quelli che ricoprono maggiormente i bud di marijuana, nonché i maggiori produttori di resina ricca di CBD (nel caso della cannabis legale) e THC (nel caso dell’erba illegale in Italia).
Nello specifico, la più alta concentrazione di cannabinoidi si verifica quando i tricomi raggiungono la piena maturazione: è in questa fase che i coltivatori di canapa legale raccolgono i fiori per poi essiccarli e sottoporli a concia!
Come riconoscere i tricomi maturi?
I tricomi della cannabis sono molto importanti per la pianta per via della loro funzione protettiva… E per l’uomo perché contengono cannabinoidi e molecole aromatiche (terpeni)!
Sebbene il tasso di produzione di tricomi sia diverso da pianta a pianta – in quanto dipende dalla genetica e dalla salute della cannabis -, in tutte le piante di marijuana le più elevate concentrazioni di cannabinoidi e terpeni si verificano quando i tricomi giungono a maturazione.
Ma come capire quando i tricomi, e dunque i fiori di canapa, sono maturi?
I coltivatori, lente di ingrandimento alla mano, si focalizzano sulle infiorescenze e osservano principalmente il colore delle ghiandole produttrici di resina:
- una resina trasparente indica che i bud di marijuana sono ancora immaturi.
- I tricomi lattiginosi e, in parte, trasparenti, indicano che i fiori sono quasi pronti per la raccolta.
- Quando i tricomi sono in gran parte lattiginosi e, in misura inferiore, color ambra… Allora è arrivato il momento di cogliere i bud e farli essiccare. I fiori di marijuana ricoperti da terpeni di questo colore sono di eccellente qualità poiché raccolti durante la massima produzione di cannabinoidi e di terpeni, dunque potenti e aromatici.
- Tricomi in gran parte ambrati e in minor misura lattiginosi: in questo caso la cannabis è un po’ troppo matura e la produzione di THC (nel caso della classica ganja) e CBD (nel caso della canapa light) lascia spazio alla produzione di CBN, un ulteriore cannabinoide non psicotropo.
Per riconoscere marijuana di qualità dovresti dunque indagare sul colore dei tricomi e verificare che conferiscano ai fiori non un colore ambrato bensì sfumature color latte e brillanti.
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